Filologo ed esegeta cattolico (La Préterie, Aveyron, 1857 - Tolosa 1938), gesuita; prof. di esegesi neotestamentaria alla facoltà orientale di Beirut (1907), fu tra i primi e più intelligenti esegeti che [...] sentirono, agli inizî del sec. 20º, la necessità di un maggiore impegno dei cattolici nelle ricerche storico-critiche sulle origini cristiane; molti i suoi scritti, tra cui si ricordano: La Bible et l'histoire ...
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Imprenditore e uomo politico libanese (n. Tripoli 1955). Dopo il master in Business Administration (conseguito all’American University di Beirut), ha completato gli studi presso l’Harvard University e [...] l’Institut Européen d’Administration des Affaires (INSEAD). Cofondatore della compagnia di telecomunicazioni Investcom, è stato ministro delle Infrastrutture e dei trasporti (1998-04) e primo ministro ...
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(Hajji) Capo politico e religioso palestinese (n. Gerusalemme 1895/1897 - Beirut 1974). Di famiglia eminente, divenne nel 1921 Gran Mufti di Gerusalemme con il sostegno dell’Alto commissario britannico. [...] Per il ruolo avuto nella rivolta araba del 1936-37, dovette rifugiarsi in Europa, dove ricercò l’appoggio nazista in funzione antinglese e antisionista. Nella prima guerra arabo-israeliana (1948), fu a ...
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Uomo politico, economista e antropologo afghano (n. Lowgar 1949). Di etnia Pashtun, laureatosi nel 1973 presso la American University di Beirut, si è perfezionato in Antropologia nel 1977 alla Columbia [...] University. Già funzionario della Banca Mondiale, ministro delle Finanze (2002-2004) e consigliere capo del presidente H. Karzai, candidatosi alle presidenziali svoltesi nel 2009 ha ottenuto solo il 3% ...
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Uomo politico siriano (n. Ḥamāh 1914 - m. in Giordania 1996). Dopo gli studi in legge all'università St. Joseph di Beirut e in quella di Damasco, si avvicinò alla vita politica simpatizzando con il Partito [...] nazionale sociale siriano. Nel 1943 fu eletto membro dell'Assemblea nazionale. Terminata la guerra di Palestina (1948), cui prese parte, entrò nel governo dittatoriale di Adīb ash-Shīshaklī come ministro ...
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Orientalista italiano (Roma 1850 - ivi 1912). Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1869, insegnò teologia nell'univ. di S. Giuseppe a Beirut (1879-89) e lingue orientali nell'univ. Gregoriana di Roma e poi [...] (1909) nel Pontificio istituto biblico. Pubblicò alcuni testi siriaci, una grammatica siriaca e una ebraica (1907) ...
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Archeologo (Héricourt 1895 - Neuchâtel 1973); direttore del servizio delle antichità della Siria e del Libano (1929-41), poi dell'Istituto francese di Beirut (1945-66). Membro dell'Institut de France (1952). [...] Autore di numerose ricerche sulle antichità della Siria, soprattutto a Baalbek e Palmira, raccolte in Antiquités Syriennes (7 voll., 1939-72) ...
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Emiro druso del Libano (1572-1635), della famiglia dei Banū Ma‛n. Riuscì a costituire uno stato di una certa importanza, comprendente Beirut, Ṣaidā, Bāniyās e la parte meridionale del Libano, attuando [...] una politica ora di alleanza e ora di contrasti con gli Ottomani. Osteggiato da questi ultimi per la sua crescente potenza, cercò alleati tra gli stati cristiani che si affacciavano sul Mediterraneo e ...
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Reeves, Keanu. – Attore statunitense (n. Beirut 1964). Protagonista di Piccolo Buddha (1993) di B. Bertolucci, ha in seguito preso parte ad alcuni film di azione (Speed ,1994; Johnny Mnemonic ,1995; Chain [...] reaction, 1996), fino al grande successo internazionale ottenuto con l'interpretazione di Neo nella trilogia The matrix (1999), Matrix reloaded e Matrix revolutions (entrambi del 2003), dei fratelli A. ...
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Archeologo francese (Uhrwiller, Basso Reno, 1913 - Parigi 1997), direttore dell'Institut français d'archéologie du Proche-Orient (IFAPO, 1973-80), di cui trasferì la sede da Beirut a Damasco durante i [...] difficili anni della guerra del Libano (in seguito ha collaborato con l'UNESCO per la salvaguardia del centro storico di Beirut); ha insegnato, dal 1951, lingua e letteratura greca nell'Università di Lilla e alla Sorbona e dal 1970 archeologia alla ...
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prosiriano
(pro-siriano), s. m. e agg. Chi o che è favorevole alla causa siriana. ◆ Fonti giordane hanno denunciato l’infiltrazione di palestinesi pro-siriani legati ad Ahmed Jibril: «Vogliono estendere l’incendio al nostro paese». (Guido...
odiocrazia
s. f. (spreg.) L’odio, l’avversione e l’ostilità eretti a sistema di scontro politico e di conquista del potere. ◆ le frange di quella che è stata definita «l’odiocrazia militante» di sinistra sono pur sempre residui di un ideologismo...