Poeta siriano (Damasco 1923 - Londra 1998). Ritiratosi (1966) dalla carriera diplomatica, si trasferì a Beirut, dove nel 1967 fondò una casa editrice (Manshurāt Nizār Qabbānī). La sua opera poetica, caratterizzata [...] Qālat lī᾿s-samrā' "Mi disse la bruna", 1944; Ḥabībatī "La mia amata", 1961; Ilā Bayrūt al-unthā ma῾a ḥubbī "Verso Beirut, la mia amata donna", 1977), trattò anche temi politici, soprattutto dopo la disfatta araba del 1967 (Shu῾arā' al-arḍ al-muḥtalla ...
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Islamista, arabista ed etiopista (Torino 1892 - Roma 1964); già direttore generale degli Affari politici al ministero dell'Africa Italiana, quale ministro plenipotenziario, fu capo missione in Africa e [...] nel Vicino Oriente e direttore dell'Istituto italiano di cultura a Beirut. Fra i suoi numerosi studî, spesso fondamentali, nel campo semitico e in quello cuscitico, si ricordano: La dottrina dell'Islam (1935; 2a ed. 1940); Introduzione alla lingua ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, affacciato sul Mediterraneo orientale (Mar di Levante), confinante a N e a E con la Siria, a S con Israele.
Nel territorio del Libano (arabo Lubnān) sono ben riconoscibili [...] ; essi nel 1920 fondarono a New York il circolo letterario ar-Rābiṭa al-Qalamiyya. Alla fine del 19° sec. apparvero a Beirut i primi periodici e riviste letterarie e nel 1939 venne pubblicato il primo romanzo libanese ar-Raghīf («La pagnotta») di T.Y ...
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Scrittore arabo libanese, nato a el-Fureikah nel 1876, ivi morto il 13 settembre 1940. Visse a lungo negli S. U. e assimilò quella lingua e cultura, pur senza dimenticare quella materna.
Una raccolta di [...] a lungo in Oriente, e dal contatto con le forze nuove dell'arabismo nacque la nota sua opera Mulūk al-‛Arab (I re degli Arabi, Beirūt 1924-25, voll. 2), utilizzata poi da ar-R. stesso in varî suoi libri in inglese, su Ibn Sa‛ūd e l'Arabia Sa‛ūdiana ...
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Scrittore iraniano (Ispahan 1892 - Ginevra 1997). Nato nel 1892, data di cui egli stesso venne a conoscenza solo in tarda età, da un predicatore sciita costretto all'esilio per la sua attività nel movimento [...] costituzionalista del 1905, ricevette un'educazione di tipo occidentale, prima a Beirut e poi in Europa a Losanna, Digione e Berlino. Qui pubblicò la raccolta di racconti satirici Yakī būd yakī nabūd ("C'era una volta", 1921), con cui si inaugurò la ...
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Poeta arabo palestinese (Birwa, Galilea, 1941 - Houston, Texas, 2008). Profugo nella spartizione della Palestina del 1948, cercò poi di inserirsi nella società israeliana. Collaborò con giornali arabi [...] in Israele; strettamente sorvegliato e anche imprigionato, nel 1971 lasciò Israele e si stabilì al Cairo e successivamente a Beirut. Dal 1987 al 1993 è stato membro del comitato esecutivo dell'OLP. Nelle sue raccolte poetiche, riunite nel volume ...
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Romagnoli, Gabriele. – Scrittore e giornalista italiano (n. Bologna 1960). Ha esordito come scrittore nel 1987 con il racconto Undici calciatori, incluso nell’antologia curata da P.V. Tondelli Under 25 [...] Blues. Dal 1997 al 1999 ha lavorato per La Stampa come inviato a New York, ha poi vissuto al Cairo e a Beirut. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Navi in bottiglia (1993), Louisiana blues (2001), L'artista (2004), Solo i treni hanno la strada ...
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Cristiana Baldazzi
Pseudonimo del poeta siriano naturalizzato libanese ‛Alī Aḥmad al-Sa‛īd (n. Qassabīn, Laodicea, 1930). È stato tra i fondatori della rivista Ši῾r ("Poesia"), aperta alla sperimentazione [...] a svincolare la poesia araba dagli schemi tradizionali.
Vita
Terminati gli studi presso l'università di Damasco si è trasferito a Beirut (1956). Nel 1957 ha fondato, insieme al poeta libanese Yūsuf al-H̱āl, la rivista letteraria Ši῾r ("Poesia"), la ...
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FILIPPO da Novara (Navarra)
Margherita Spampinato Beretta
Nacque verso il 1190 nell'Italia settentrionale, forse a Novara, come indica il suo nome. Nei suoi Mémoires si qualifica espressamente come "Lombart", [...] Enrico VI, ma trovò un fiero oppositore in Giovanni d'Ibelin, al quale Federico II contestava peraltro il possesso della contea di Beirut. Quando l'imperatore partì per la Siria, Giovanni d'Ibelin fu costretto a seguirlo e per circa due anni l'isola ...
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Scrittore, drammaturgo e saggista kenyota di lingua inglese (n. Limuru 1938); inizialmente si firmò James Ngugi. Direttore del Centro internazionale di scrittura e traduzione presso l'univ. della California [...] umani. Professore di letterature comparate alla New York University dal 1992, ha insegnato in diverse università (Yale, Beirut, Auckland). Attualmente insegna alla University of California. Nel 2004 ha interrotto il suo esilio facendo ritorno in ...
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prosiriano
(pro-siriano), s. m. e agg. Chi o che è favorevole alla causa siriana. ◆ Fonti giordane hanno denunciato l’infiltrazione di palestinesi pro-siriani legati ad Ahmed Jibril: «Vogliono estendere l’incendio al nostro paese». (Guido...
odiocrazia
s. f. (spreg.) L’odio, l’avversione e l’ostilità eretti a sistema di scontro politico e di conquista del potere. ◆ le frange di quella che è stata definita «l’odiocrazia militante» di sinistra sono pur sempre residui di un ideologismo...