Archeologo (Mulhouse 1904 - Princeton 1972), attivo dapprima nel servizio francese delle antichità nel Levante, poi direttore della missione archeologica francese in Afghānistān (1945-64), quindi (dal [...] 1955) prof. dell'Istituto francese d'archeologia di Beirut, di cui divenne direttore nel 1967. Ha pubblicato varî studî e relazioni sui suoi scavi in Oriente, tra i quali più noti sono quelli di Lashkari Bazar (1948), di Surkh Kotal (1953), di Ai ...
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TRIPOLI di Siria (A. T., 88-89), o semplicemente Tripoli, in arabo Ṭarābulus esh-Shām
Arnaldo MOMIGLIANO
Virginia VACCA
Città della repubblica libanese, capoluogo del distretto omonimo, sui fiumi Nahr-Abū [...] Nel 1923 importò per 89 milioni di franchi ed esportò per poco meno di 21 milioni (circa un terzo rispetto al porto di Beirut); nel 1930 le sue importazioni erano rappresentate da 100 mila tonn. di merci, per un valore di 3,2 milioni di lire siriane ...
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Islamista, arabista ed etiopista (Torino 1892 - Roma 1964); già direttore generale degli Affari politici al ministero dell'Africa Italiana, quale ministro plenipotenziario, fu capo missione in Africa e [...] nel Vicino Oriente e direttore dell'Istituto italiano di cultura a Beirut. Fra i suoi numerosi studî, spesso fondamentali, nel campo semitico e in quello cuscitico, si ricordano: La dottrina dell'Islam (1935; 2a ed. 1940); Introduzione alla lingua ...
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L'archeologia del Vicino Oriente: Siria, Palestina e Levante mediterraneo
Lorenzo Nigro
Le esplorazioni francesi in Siria, in Palestina e nel Levante iniziarono con i sondaggi effettuati nel 1860 [...] , H. Seeden aveva potuto salvare dal saccheggio un'interessante necropoli a cremazione nell'entroterra di Tiro (1993-94). A Beirut è stato identificato l'insediamento preclassico, con la cinta di fortificazione del III e II millennio a.C. (L ...
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SURIANO, Francesco
Carlo ERRERA
Nato in Venezia nel 1450 di nobile famiglia, oriunda della Siria, peregrinava già dodicenne da uno ad altro mercato d'Oriente, trafficando nell'azienda del padre. Ritornato [...] all'ispirazione religiosa, entrò a far parte dell'ordine di san Francesco nel 1475; indi fu inviato guardiano dell'ordine a Beirut (1480), donde passò tre anni dopo al convento di Monte Sion in Gerusalemme. Ritornato poi per qualche anno in Italia ...
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VALENTI, Osvaldo
Paolo Puppa
VALENTI, Osvaldo. – Nacque a Costantinopoli (oggi Istanbul) il 17 febbraio 1906. Il padre, Michele, barone siciliano originario di Messina, commerciava in tappeti e oggetti [...] preziosi orientali. La madre, Idelty Karichlopulos, greca ma nata a Beirut, era figlia dell’archimandrita di Cipro.
Il nonno paterno aveva insegnato il mandolino alle favorite del sultano nell’harem della città natale del nipote. Valenti ebbe due ...
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Scrittore arabo libanese, nato a el-Fureikah nel 1876, ivi morto il 13 settembre 1940. Visse a lungo negli S. U. e assimilò quella lingua e cultura, pur senza dimenticare quella materna.
Una raccolta di [...] a lungo in Oriente, e dal contatto con le forze nuove dell'arabismo nacque la nota sua opera Mulūk al-‛Arab (I re degli Arabi, Beirūt 1924-25, voll. 2), utilizzata poi da ar-R. stesso in varî suoi libri in inglese, su Ibn Sa‛ūd e l'Arabia Sa‛ūdiana ...
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GISMONDI, Enrico
Alberto Vaccari
Orientalista, nato a Roma il 20 aprile 1850, morto ivi il 7 febbraio 1912. Entrò nella Compagnia di Gesù il 1° gennaio 1869. Per gli avvenimenti politici nell'anno seguente [...] filosofia, e poi in Francia, dove compì il corso teologico e si ordinò sacerdote nel 1878. Mandato l'anno appresso a Beirut in Siria, vi rimase (tranne il breve intervallo di un anno passato a Manresa in Spagna) sino al 1889, insegnando teologia ...
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Scrittore iraniano (Ispahan 1892 - Ginevra 1997). Nato nel 1892, data di cui egli stesso venne a conoscenza solo in tarda età, da un predicatore sciita costretto all'esilio per la sua attività nel movimento [...] costituzionalista del 1905, ricevette un'educazione di tipo occidentale, prima a Beirut e poi in Europa a Losanna, Digione e Berlino. Qui pubblicò la raccolta di racconti satirici Yakī būd yakī nabūd ("C'era una volta", 1921), con cui si inaugurò la ...
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Poeta arabo palestinese (Birwa, Galilea, 1941 - Houston, Texas, 2008). Profugo nella spartizione della Palestina del 1948, cercò poi di inserirsi nella società israeliana. Collaborò con giornali arabi [...] in Israele; strettamente sorvegliato e anche imprigionato, nel 1971 lasciò Israele e si stabilì al Cairo e successivamente a Beirut. Dal 1987 al 1993 è stato membro del comitato esecutivo dell'OLP. Nelle sue raccolte poetiche, riunite nel volume ...
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prosiriano
(pro-siriano), s. m. e agg. Chi o che è favorevole alla causa siriana. ◆ Fonti giordane hanno denunciato l’infiltrazione di palestinesi pro-siriani legati ad Ahmed Jibril: «Vogliono estendere l’incendio al nostro paese». (Guido...
odiocrazia
s. f. (spreg.) L’odio, l’avversione e l’ostilità eretti a sistema di scontro politico e di conquista del potere. ◆ le frange di quella che è stata definita «l’odiocrazia militante» di sinistra sono pur sempre residui di un ideologismo...