Uomo politico libanese (Shibaniyah, Beirut, 1924 - Parigi 1985). Cristiano-maronita, magistrato, fu segretario della presidenza della Repubblica (1958-67), poi governatore della Banca centrale (1967-76). [...] Sconfitto di misura nelle presidenziali del 1970 da S. Franjieh, gli successe nel 1976, quando, in piena guerra civile, fu eletto grazie alle sue posizioni moderate e all'appoggio siriano; restò in carica ...
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Figlio (n. 1131 - m. Beirut 1162) di Folco V d'Angiò e di Melisenda, figlia di Baldovino II, divenne re di Gerusalemme nel 1144, alla morte del padre, sotto la reggenza dell'ambiziosissima madre. Dopo [...] aver preso parte, giovanissimo, a imprese guerresche, tra cui l'infelice spedizione su Damasco (1148), si fece cedere con la forza dalla madre il potere (1152). L'anno successivo espugnò Ascalona, concedendola ...
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Scrittore tedesco (Beirut 1845 - Berlino 1909); figlio di un diplomatico, passò i primi anni nel Levante. Entrò nell'esercito prussiano (1863) e partecipò alle campagne del 1866 e 1870. Abbandonato il [...] servizio, entrò anch'egli in diplomazia, collocandosi politicamente fra i conservatori. Coerentemente si atteggiò anche come poeta, rispecchiando i sentimenti degli ambienti nazionalistici nell'epoca del ...
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Giornalista libanese (n. Beirut 1954) naturalizzato italiano. Di famiglia ebraica, dopo aver lavorato al quotidiano Lotta continua, a Il Lavoro di Genova e a Il manifesto, dal 1983 è stato inviato politico [...] del settimanale L’Espresso. Dal 1993 al 1996 vicedirettore e, fino al 1998, corrispondente de La Stampa, è stato per alcuni mesi direttore del TG1 per la RAI (2000). Nel 2001 è passato all'emittente televisiva ...
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Gesuita arabista (Mardīn, Turchia, 1859 - Beirut 1927), prof. all'univ. cattolica di Beirut, fu attivissimo cultore degli studî di letteratura araba classica, cui diede, specie con l'edizione di testi [...] e con la direzione della rivista al-Mashriq, importanti contributi ...
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Regista e attore libanese (n. Beirut 1941). Di padre francese e madre libanese, si è avvicinato al teatro durante gli studi in Medicina (Università di Saint Joseph). Ha debuttato nel 1962 nel ruolo di [...] essersi ritirato dalle scene per un periodo - tra il 1973 e il 1977 ha vissuto nei campi profughi della periferia di Beirut e ha partecipato alla creazione della comune al-Marayjah -, nel 1977 ha fondato la compagnia al-Hakawati. Grazie a spettacoli ...
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Ecclesiastico cattolico melchita (Aleppo 1878 - Beirut 1967). Sacerdote nel 1905, entrò nella Società dei missionarî di s. Paolo, della quale fu poi superiore. Metropolita di Tiro (1919), quindi (1933) [...] di Beirut, nel 1947 fu designato dal sinodo dei vescovi melchiti e nel 1948 confermato da Pio XII patriarca di Antiochia dei Melchiti; nel 1965 fu creato cardinale da Paolo VI. Svolse una parte di rilievo nel concilio Vaticano II. ...
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Storico dell'islamismo (Gand 1862 - Beirut 1937), gesuita. Insegnò arabo nell'univ. St. Joseph di Beirut dal 1882 fino alla morte, salvo il periodo 1908-19 (nel 1911-14 insegnò arabo al Pontificio istituto [...] biblico di Roma). Nello studio delle origini e della formazione dell'Impero arabo, a una erudizione immensa unì una vivace critica della tradizione storiografica indigena, con un giudizio in genere sfavorevole ...
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Uomo politico libanese (Bikfaya 1905 - Beirut 1984). Fondatore (1936) e leader dal 1937 della Falange libanese, deputato dal 1960, ricoprì tra il 1958 e il 1970 numerosi incarichi ministeriali. Fautore [...] della destra maronita, in particolare dopo lo scoppio della guerra civile (1975). Il figlio Bashir (Bikfaya 1947 - Beirut 1982), comandante militare della Falange, fu eletto presidente della repubblica nell'ag. 1982 (durante l'occupazione israeliana ...
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Poligrafo e giornalista arabo-cristiano (Beirut 1861 - Il Cairo 1914). In Egitto, ove trascorse la maggior parte della vita, svolse una intensa attività culturale, divulgando i risultati della scienza [...] occidentale nel campo dell'antichità e della letteratura araba, e della storia culturale dell'Islam, il cui gusto egli promuoveva contemporaneamente anche con romanzi, drammi, novelle. Fu il creatore del ...
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prosiriano
(pro-siriano), s. m. e agg. Chi o che è favorevole alla causa siriana. ◆ Fonti giordane hanno denunciato l’infiltrazione di palestinesi pro-siriani legati ad Ahmed Jibril: «Vogliono estendere l’incendio al nostro paese». (Guido...
odiocrazia
s. f. (spreg.) L’odio, l’avversione e l’ostilità eretti a sistema di scontro politico e di conquista del potere. ◆ le frange di quella che è stata definita «l’odiocrazia militante» di sinistra sono pur sempre residui di un ideologismo...