Giumayyil, Bashir
Politico libanese (Bikfaya 1947-Beirut 1982). Figlio di Pierre G., comandante militare delle Falangi libanesi, fu eletto presidente della Repubblica nell’ag. 1982, mentre l’esercito [...] israeliano invadeva il Paese, ma morì dopo pochi giorni vittima di un attentato. Gli successe (sett. 1982) il fratello Amin ...
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Franjiyah, Suleyman
Politico libanese (Tripoli 1910-Beirut 1992), presidente del Libano dal 1970 al 1976. Di famiglia eminente nella comunità maronita di Tripoli, F. conquistò la presidenza grazie ai [...] voti del gruppo druso. Nel corso della guerra civile (1975-90), sostenne posizioni filosiriane, attirandosi critiche e vendette all’interno della stessa comunità maronita ...
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Giumayyil, Pierre
Politico libanese (Bikfaya 1905- Beirut 1984). Fondatore (1936) e leader dal 1937 delle Falangi libanesi, deputato dal 1960, ricoprì tra il 1958 e il 1970 numerosi incarichi ministeriali. [...] Fautore di una linea intransigente contro i gruppi della resistenza palestinese presenti in Libano dalla fine degli anni Sessanta, ebbe un ruolo di primo piano nello schieramento della destra maronita, ...
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Letterato e filologo arabo libanese (Kafr Simà, Beirut, 1800 - Beirut 1871). Ottimo conoscitore e scrittore dell'arabo classico, contribuì, con una feconda opera di lessicografo, con scritti di imitazione [...] classica, poesie, grammatiche, ecc., alla rinascita delle lettere arabe nel sec. 19º. È considerato l'ultimo grande rappresentante del genere della maqāma. n Anche il figlio Ibrāhīm (1847-1906) e altri ...
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Gran muftì di Palestina (Gerusalemme 1895/1897 - Beirut 1974). Dopo aver studiato al Cairo e a İstanbul, divenne tra le due guerre il campione della resistenza dei Palestinesi contro la penetrazione sionista. [...] Nel 1936 diresse l'insurrezione armata in Palestina, e l'anno dopo dovette fuggire in Siria e Iraq, dove prese parte (1941) al moto antibritannico; riparò infine in Italia e in Germania. Alla fine della ...
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Uomo politico libanese (Deir el-Qamar 1900 - Beirut 1987), cristiano-maronita. Deputato dal 1934, fu ministro degli Interni nel 1943, nel 1947-48 e nuovamente nel 1975-76. Presidente della Repubblica dal [...] 1952 al 1958, svolse una politica filo-occidentale, che fu fortemente contestata dall'opposizione panaraba. Dopo lo scoppio della guerra civile guidò il Partito liberale nazionale (di cui è stato presidente ...
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Scrittrice siriana (n. Damasco 1942). Trasferitasi dapprima a Beirut, dove fondò la casa editrice Manshūrāt Gh. as-Sammān, si è stabilita poi a Parigi da dove la dirige. La sua produzione poetica, ispirata [...] slancio, le numerose contraddizioni sociopolitiche che affliggono la realtà contemporanea (Raḥīl al-marāfi' al-qadīma "Viaggio negli antichi porti", 1973; Kawābīs Bairūt, 1976, trad. it. Incubi di Beirut, 1993; Bairūt 75, 1992, trad. it. Un taxi per ...
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Scrittore e uomo politico arabo (Shūf, Libano, 1869 - Beirut 1946), deputato al parlamento ottomano (1913), poi delegato della Siria alla Società delle Nazioni (1919). Mise la sua erudizione storica e [...] filologica al servizio della rinascita nazionale araba. Costretto all'esilio in Svizzera, S. fondò la rivista La Nation Arabe (1930). Fece ritorno in patria nel 1946 ...
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Shamoun, Camille
Politico libanese (Deir el-Qamar 1900-Beirut 1987). Di eminente famiglia maronita, prese parte alla lotta per l’indipendenza anti-francese e fu ambasciatore in Europa dopo il 1946. Divenuto [...] presidente nel 1952, dovette lasciare la carica nel 1958, dopo che il suo tentativo di riottenerla ebbe provocato una rivolta tale da richiedere l’intervento degli USA. Nella guerra civile iniziata nel ...
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Ventinovesimo generale della Compagnia di Gesù (Druten, Nimega, 1928 - Beirut 2016). Entrato nell'ordine nel 1948 e ordinato sacerdote nel 1961, ha svolto attività di insegnamento a Beirut e a Roma. Provinciale [...] della viceprovincia del Vicino Oriente (1974-81), visitatore degli istituti orientali romani, membro della Commissione ufficiale mista per il dialogo tra cattolici e ortodossi, rettore del Pontificio istituto ...
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prosiriano
(pro-siriano), s. m. e agg. Chi o che è favorevole alla causa siriana. ◆ Fonti giordane hanno denunciato l’infiltrazione di palestinesi pro-siriani legati ad Ahmed Jibril: «Vogliono estendere l’incendio al nostro paese». (Guido...
odiocrazia
s. f. (spreg.) L’odio, l’avversione e l’ostilità eretti a sistema di scontro politico e di conquista del potere. ◆ le frange di quella che è stata definita «l’odiocrazia militante» di sinistra sono pur sempre residui di un ideologismo...