Uomo politico libanese (al-Mukhtarah, regione dello Shuf, 1917 - Beirut 1977). Discendente da un'importante famiglia feudale, egemone nello Shuf fin dal 17º secolo, leader politico-religioso dei drusi, [...] guerra civile (1975), battendosi contro le forze della destra cristiana e contro le truppe siriane intervenute in Libano nel 1976. Fu ucciso in un attentato presso Beirut. Il figlio Walīd (n. 1949) gli è succeduto alla guida dei drusi e del PSP. ...
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Orientalista britannico di origine libanese (Manchester 1915 - Oxford 1993). Trasferitosi a Beirut (1936), insegnò per due anni presso l'Amer ican University; tornato in Gran Bretagna (1948), fu professore [...] a Oxford presso il St. Ant ony's College (1959-79) e direttore al Mid dle East centre (1959-71). La padronanza dell'arabo e del pensiero islamico, un'approfondita conoscenza della storia e della cultura ...
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– Nome d’arte del cantautore libanese, naturalizzato inglese, Michael Holbrook Penniman Jr. (n. Beirut 1983). Ha frequentato a Londra la Westminster School e il Royal College of Music e ha cominciato a [...] cantare e a comporre sin da giovanissimo, facendo subito emergere il carattere eclettico dei suoi gusti musicali, spaziando dalle registrazioni con la Royal Opera House ai jingle per la pubblicità. Si ...
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Ghailani, al-Rashid 'Ali
Ghailani, al-Rashid ‛Ali
Politico iracheno (Bagh;dad 1892-Beirut 1965). Da primo ministro, G. ricercò, nel 1941, l’alleanza con l’Asse in funzione antibritannica, ma il reggente [...] iracheno, principe Abd al-Ilah, lo costrinse alle dimissioni. Poco dopo, G. tornò al potere con un colpo di Stato militare e iniziò la guerra contro la Gran Bretagna, conclusa con la sconfitta dell’esercito ...
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Poeta siriano (Damasco 1923 - Londra 1998). Ritiratosi (1966) dalla carriera diplomatica, si trasferì a Beirut, dove nel 1967 fondò una casa editrice (Manshurāt Nizār Qabbānī). La sua opera poetica, caratterizzata [...] Qālat lī᾿s-samrā' "Mi disse la bruna", 1944; Ḥabībatī "La mia amata", 1961; Ilā Bayrūt al-unthā ma῾a ḥubbī "Verso Beirut, la mia amata donna", 1977), trattò anche temi politici, soprattutto dopo la disfatta araba del 1967 (Shu῾arā' al-arḍ al-muḥtalla ...
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Seyrig, Delphine (propr. Delphine Claire Beltiane)
Catherine McGilvray
Attrice cinematografica francese, nata a Beirut il 10 aprile 1932 e morta a Parigi il 15 ottobre 1990. Dotata di estremo fascino [...] e intelligenza, fu una delle interpreti più colte del cinema europeo degli anni Sessanta e Settanta, capace di esprimere una sensualità forte quanto inavvicinabile, quasi smaterializzata in un'astrazione ...
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Sociologo statunitense di origine turca (n. Talbas 1900 - m. 1975); prof. nell'univ. di Beirut (1930-36), dir. della sezione ricerche sociali della Fondazione Rockefeller (1936-47) e dal 1947 prof. nell'univ. [...] di Washington. Ha cercato di fare della sociologia una scienza quantitativa e sistematica ricorrendo a simboli e metodi matematici e suscitando discussioni e polemiche. Tra le opere: Dimensions of society ...
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Uomo politico palestinese (Lydda 1926 - Hamman 2008). Laureatosi in medicina presso l'American University di Beirut (1951), sin da giovane espresse simpatie per l'ala più estremista all'interno del l' [...] Organizzazione per la liberazione della Palestina di Y. ̔Arafāt. Il suo netto rifiuto dello stato di Israele e il sostegno al terrorismo e alla lotta armata ne hanno fatto il punto di riferimento per tutti ...
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Uomo politico maldiviano (n. Malé 1959). Laureatosi in Microeconomia aziendale presso la American University di Beirut e addottoratosi in Politiche pubbliche alla Claremont Graduate University della California, [...] dopo essere stato nelle fila nel partito Alleanza del popolo nel 2010 è entrato nel Partito progressista delle Maldive (lo stesso del fratellastro Maumoon Abdul Gayoom, presidente del Paese dal 1978 al ...
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Lualdi, Antonella
Francesco Costa
Nome d'arte di Antonietta De Pascale, attrice cinematografica, nata a Beirut il 6 luglio 1931 da padre italiano e madre greca. Graziosa e schiva, impiegata inizialmente [...] in ruoli un po' lacrimosi, quali fidanzatine tradite o fanciulle insidiate da individui abietti, riuscì a rompere con questo cliché quando Mauro Bolognini le affidò il personaggio di una prostituta dura ...
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prosiriano
(pro-siriano), s. m. e agg. Chi o che è favorevole alla causa siriana. ◆ Fonti giordane hanno denunciato l’infiltrazione di palestinesi pro-siriani legati ad Ahmed Jibril: «Vogliono estendere l’incendio al nostro paese». (Guido...
odiocrazia
s. f. (spreg.) L’odio, l’avversione e l’ostilità eretti a sistema di scontro politico e di conquista del potere. ◆ le frange di quella che è stata definita «l’odiocrazia militante» di sinistra sono pur sempre residui di un ideologismo...