CERISE, Lorenzo Alessandro Filiberto
Franco Della Peruta
Nato ad Aosta il 2 febbr. 1807 dal barone Antonio, studiò a Torino, dove nel 1828 si laureò in medicina. Poco tempo dopo, nel 1831, si recava [...] cristianesimo e civiltà moderna.
Particolarmente cordiale fu il rapporto stabilito col Gioberti, che continuò anche quando questi si trasferì in Belgio. "Je vous assure - gli scriveva il C. il 10 dic. 1834 - que votre absence va laisser un grand vide ...
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L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti [...] euroterrorismo – i residui gruppi BR in Italia, la RAF in Germania, le CCC (Cellules Communistes Combattantes) in Belgio, AD (Action Directe) in Francia –, nel corso del decennio successivo la parabola discendente del t. di ispirazione ideologica ...
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Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.
Le origini
Le [...] delle dottrine politiche proprie del liberalismo. L’esigenza di un incontro tra il l. e il cattolicesimo fu formulata prima in Belgio (É.-C. de Gerlache nel 1825) e poi, con ben maggiore consapevolezza teorica, in Francia (F.-R. de La Mennais, 1829 ...
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Trasformismo
Giovanni Sabbatucci
Il trasformismo 'storico'
Il termine trasformismo entrò nel linguaggio politico italiano tra la fine del 1882 e l'inizio del 1883 per definire, con chiaro intento polemico, [...] erano le fratture politico-ideologiche (o anche religiose oppure etnico-linguistiche, si veda, per es., il caso del Belgio), forte l'eredità dei conflitti passati e debole il consenso alle istituzioni, la competizione bipolare propria del modello ...
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di Gianfranco Pasquino
I termini centro, destra e sinistra fanno parte di una concezione spaziale della politica che risale alla Rivoluzione francese. Allora, la definizione dei vari gruppi venne espressa [...] piccole ed esposte alle sfide esterne. Gli esempi ai quali si fa abitualmente riferimento sono i Paesi Bassi, il Belgio, la Svizzera e, in qualche misura, l'Austria, sistemi politici che per mantenere, ovvero consolidare, la loro democrazia hanno ...
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CINGOLANI, Mario
Alessandro Albertazzi
Nacque a Roma il 2 ag. 1883 da Pollione e da Giuseppa Deserti. Laureatosi nell'università di Roma in chimica, intraprese in questo campo un'apprezzata attività [...] 23 marzo 1915 nel Consiglio direttivo dell'Unione popolare presentò, con Filippo Crispolti, l'ordine del giorno, approvato, sul Belgio, del quale si chiedeva la rinascita "a dignità di nazione indipendente sotto le norme e le garanzie intangibili del ...
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La democrazia cristiana in Europa
Francesco Traniello
Alla locuzione «democrazia cristiana», attestata sin dall’epoca della Rivoluzione francese, sono stati attribuiti nel corso di oltre due secoli [...] ufficiale – come nel caso del Movimento repubblicano popolare francese, o del Partito popolare austriaco o dei Cristiano-sociali belgi e olandesi – l’asse programmatico e ideologico prevalente in questi nuovi partiti fu orientato, seppur con varie ...
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Referendum
Gianfranco Pasquino
1. Definizione
Il referendum è uno strumento di democrazia diretta per mezzo del quale gli elettori, essenzialmente tutti coloro che hanno già ottenuto il diritto di votare [...] la riunificazione tedesca del 1990 è stata preceduta da un referendum svoltosi soltanto nei Länder della Germania dell'Est. Il Belgio ha fatto ricorso a un solo referendum nazionale nel 1950 per accertare il favore dei cittadini al ritorno del re ...
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elettorali, sistemi
L’istituto della rappresentanza, che oggi è alla base di tutti i sistemi politici che si reggono democraticamente, affonda le sue radici in tempi lontani attraverso i quali, tra arresti [...] di Ostrogorski sul partito macchina e la tirannia del numero. Diversa è invece l’elaborazione di Victor D’Hondt, matematico belga, che diede alle stampe nel 1878 La représentation proportionnelle des partis par un électeur. D’Hondt si propose, con il ...
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Vedi Marocco dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Il Regno del Marocco, indipendente dalla Francia e dalla Spagna dal 1956, ricopre da sempre un ruolo strategico nei traffici commerciali in entrata [...] due milioni i marocchini che negli anni sono emigrati, per la gran parte diretti in Europa – soprattutto in Francia, Spagna, Italia, Belgio e Paesi Bassi.
L’islam è la religione di stato e la quasi totalità della popolazione è sunnita; nel paese è ...
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belga
bèlga agg. e s. m. e f. [dal lat. Belga] (pl. m. -gi, f. -ghe). – 1. Del Belgio, della regione geografica e dello stato europeo del Belgio: il territorio b., la popolazione b., i partiti b., le lingue ufficiali b. (francese, olandese...
avviso preventivo
loc. s.le m. In politica comunitaria, preavvertimento, preavviso, ammonimento rivolto a uno stato membro. ◆ L’Austria vede con favore anche un’altra proposta di modifica dell’articolo 7 presentata dal Belgio, che prevede...