Militare piemontese (Ivrea 1807 - Basilea 1858); esule col padre dopo i moti del 1821, partecipò al tentativo mazziniano d'invasione della Savoia (1834), combatté in Spagna, nel Belgio e in Svizzera (guerra [...] del Sonderbund) e, al comando dei "Volontarî lombardi" (1848), nelle Giudicarie e sul Garda; ma in seguito all'ostilità piemontese e ai proprî errori militari dovette dimettersi e tornò in Svizzera ...
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Pseudonimo dello scrittore francese di origine russa Anatole Bisk (Odessa 1919 - Parigi 1998). Esule con la famiglia, trascorse la prima infanzia in Bulgaria e quindi in Belgio, dove compì i suoi studî. [...] Durante la guerra si trasferì negli USA, dove entrò in contatto con molti scrittori francesi, e in modo determinante con A. Breton; tornato in Europa, nel 1951 si stabilì a Parigi. Scrittore multiforme ...
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Storico (Ledeberg, Fiandra orientale, 1903 - ivi 1979), prof. di storia medievale nell'univ. di Liegi; socio straniero dei Lincei (1975). Si è occupato soprattutto di storia del Belgio, con particolare [...] riguardo al periodo medievale. Tra le opere: Étude sur les civitates de la Belgique seconde. Contribution à l'histoire urbaine du nord de la France de la fin du IIIe à la fin du XIe siècle (1934); Luttes ...
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Man, Henri de
Politico belga (Anversa 1885-Morat, Svizzera, 1953). Capeggiò, nel periodo precedente la Prima guerra mondiale, l’ala sinistra del Partito socialista. Espulso dal Belgio per volere dei [...] riformisti, vi tornò come volontario di guerra. Dal 1925 cominciò a pubblicare opere dottrinali che, attraverso l’indagine dei moventi psicologici ed etici del movimento operaio, giungevano al «superamento ...
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Stampatore fiammingo (Alost 1450 circa - ivi 1534); si formò in Italia, forse a Venezia, con N. Jenson. Associato con Giovanni da Paderborn (1473), introdusse la stampa nel Belgio (prime opere: Speculum [...] conversionis peccatorum di Dionisio Cartusiano e De duobus amantibus di E. S. Piccolomini). In Alost, ove rimase fino al 1492, produsse per lo più opere liturgiche. Nel 1493 si trasferì ad Anversa; infine, ...
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Generale (Zębrak na Podlasiu 1787 - Cracovia 1860). Combatté nelle armate napoleoniche; poi fu a capo dell'esercito nella rivoluzione polacca scoppiata nel 1830: sconfitto a Ostrołęka, passò nel Belgio, [...] dove nel 1839 fu nominato generalissimo ...
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Giurista italiano (Lodi 1835 - Torino 1920). Esordì con lo studio Sur la véritable origine du droit de succession, che gli valse il premio dell'Accademia reale del Belgio; fu prof. di filosofia del diritto [...] nell'univ. di Pisa (dal 1862), poi (1887-1915) di diritto civile. Nel 1900 era nominato senatore, dal 1890 socio nazionale dei Lincei. La sua opera maggiore è la Teoria della retroattività delle leggi ...
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Generale e uomo politico colombiano (Santa Fe de Bogotá 1860 - Medellín 1927), figlio di Mariano; ministro della Guerra (1902), senatore (1903), ministro plenipotenziario negli Stati Uniti e nel Belgio; [...] presidente della Repubblica (1922-26), diede impulso allo sviluppo commerciale e industriale del paese ...
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Scultore (Metz 1480 circa - Malines 1550 circa); soggiornò a lungo in Italia. Lavorò ad Anversa e si stabilì (1524) definitivamente a Malines. Fu il primo scultore rinascimentale in Belgio; fra i suoi [...] capolavori gli altari di Hal, Notre-Dame (1533) e Bruxelles, Santa Gudula (1538-41) e la tomba di Massimiliano di Horn (1542, Braine-le-Château) ...
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Feldmaresciallo austriaco di origine belga (Bruille, Hainaut, 1733 - Vienna 1798). Distintosi nella guerra dei Sette anni e poi contro i Turchi (1789), dovette difendere con impari forze il Belgio contro [...] gli eserciti rivoluzionarî. Sconfitto a Jemappes (1792) e a Fleurus (1794), riusciva però a ripassare il Reno con le sue truppe. Nel 1795 vinceva il Jourdan a Höchst, poi liberava Magonza, con brillante ...
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belga
bèlga agg. e s. m. e f. [dal lat. Belga] (pl. m. -gi, f. -ghe). – 1. Del Belgio, della regione geografica e dello stato europeo del Belgio: il territorio b., la popolazione b., i partiti b., le lingue ufficiali b. (francese, olandese...
avviso preventivo
loc. s.le m. In politica comunitaria, preavvertimento, preavviso, ammonimento rivolto a uno stato membro. ◆ L’Austria vede con favore anche un’altra proposta di modifica dell’articolo 7 presentata dal Belgio, che prevede...