(serbo Beograd) Città capitale della Serbia (1.389.351 ab. nel 2017 considerando l’intera agglomerazione urbana), su una piattaforma alta circa 120 m alla confluenza della Sava nel Danubio, protetta alle spalle da una corona di alture.
La città è in una posizione privilegiata, allo sbocco in pianura dei solchi Morava-Vardar e Morava-Mariza e perciò in facile comunicazione con Salonicco e Costantinopoli. ...
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Diplomatico russo (Gori 1855 - Belgrado 1914). Ministro a Teheran, fu uno degli artefici dell'accordo anglo-russo per la Persia (1907); fu poi a Belgrado (1909-14). Ultimo diplomatico russo che abbia perseguito [...] nei Balcani una politica panslava, di appoggio alla Serbia per combattere l'Austria ...
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Generale iugoslavo (Kragujevac 1882 - Belgrado 1962), comandante d'armata, poi dell'aviazione, quindi capo di stato maggiore. Dopo l'adesione della Iugoslavia al Patto anticomintern, alla quale era contrario, [...] , e l'ascesa al trono di re Pietro II. S. assunse la carica di presidente del Consiglio, ma dopo l'invasione tedesca lasciò Belgrado per Londra, dove tenne la presidenza del governo in esilio (fino al genn. 1942). Rientrò in patria nel 1945, ma ormai ...
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Uomo politico serbo (Belgrado 1863 - ivi 1912), prof. di diritto costituzionale alla Scuola di studî superiori di Belgrado dal 1888, fu ministro della Giustizia nel 1896-97; condannato in contumacia per [...] l'attentato contro il re Milan (1899), fu poi ministro dell'Economia nel 1901, delle Finanze nel 1902; rappresentante serbo a Roma dal 1902 al 1907, fu poi ministro degli Esteri dal 1907 al 1912 e, per ...
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Dama di corte (Belgrado 1866 - ivi 1903) della regina Natalia madre del re Alessandro I Obrenovič. Vedova dell'ing. Masin, divenne l'amante del re, che il 4 agosto 1900 la sposò, avendo per testimone lo [...] di Alessandro e favorevoli alla dinastia Karađorđević; quando il re, al principio del 1903, soppresse lo statuto del 1891, fu ordita una vasta congiura militare e il 10 giugno 1903 i due regnanti furono trucidati a Belgrado, nel palazzo reale. ...
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Bizantinista (Pietroburgo 1902 - Belgrado 1976); compiuti gli studî in Germania, dopo l'avvento del nazismo passò ad insegnare a Belgrado ove nel 1948 fondò, e diresse, l'Istituto bizantino dell'Accademia [...] serba delle scienze. Fra le sue opere, che studiano la società bizantina nei suoi aspetti religiosi, politici ed economici, fondamentale è la Geschichte des byzantinischen Staates (1941, 1952, 1963; trad. ...
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Uomo politico serbo (Belgrado 1843 - Zemun 1921); entrò (1867) in diplomazia e fu ministro a Pietroburgo (1887-90), poi a Vienna (1890-94), quindi presidente del Consiglio e ministro degli Esteri (1894 [...] e 1896-97). Successivamente ministro a Roma (1900-01), a Vienna (1903-06) e Pietroburgo (1906-12) ...
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Generale serbo (Kumodraž, Belgrado, 1850 - Čočak 1929); capo di S. M. nel 1902, ministro della Guerra (1908-12), nel 1914 diresse la mobilitazione dell'esercito serbo; partecipò poi alla prima guerra mondiale [...] sul fronte di Salonicco. Ha lasciato un volume di "Ricordi" (Spomenica, 1930) ...
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Generale serbo (Grocka 1877 - Belgrado 1946), ministro della Guerra iugoslavo (1938-41), nell'aprile del 1941 assunse il comando del 3º gruppo d'armate e sotto l'occupazione tedesca fu capo del governo [...] collaborazionista di Serbia (sino al 1944), dando vita a una guardia nazionale serba (srpska državna straža) e a un corpo di volontarî per la lotta contro il movimento partigiano di Tito. Dopo la liberazione ...
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Uomo politico serbo (Belgrado 1843 - Parigi 1898), figlio di Ilija; deputato dal 1874, fu ministro dell'Interno nel 1880, quindi ministro a Vienna, presidente del Consiglio dal 1884 e ministro degli Esteri [...] nel 1886; sotto il suo governo avvenne la disastrosa guerra contro la Bulgaria. Capo del partito conservatore, emigrò nel 1889; fu poi ministro a Parigi nel 1894 e presidente della Camera nel 1895-96. ...
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belgradese
belgradése agg. e s. m. e f. – Della città di Belgrado (serbo Beograd, propr. «città bianca»), capitale della Serbia; come sost., abitante o nativo di Belgrado.
etnonazionalismo
(etno-nazionalismo), s. m. Nazionalismo etnico, che fa proprie e rivendica le tradizioni di un gruppo etnico, di un popolo. ◆ Per quanto riguarda il calendario delle iniziative pubbliche, entro l’estate a Trieste si terrà...