LEVSKI, Vasil Ivanov
Enrico Damiani
Nato a Karlovo nel 1837, fu il maggiore rappresentante della lotta per la liberazione della Bulgaria dal giogo ottomano. Rimasto orfano di padre ancora bambino e [...] studî, si fece dapprima frate (diacono Ignazio), ma abbandonò ben presto la tonaca per darsi interamente all'attività rivoluzionaria. A Belgrado, sotto la guida di Rakovski, prese parte a una sommossa contro i Turchi (1862); nel 1867 partecipò alla ...
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Pseudonimo dell'uomo politico e capo militare iugoslavo Josip Broz (Kumrovec, Zagabria, 1892 - Lubiana 1980). Dal 1939 segretario generale del Partito comunista iugoslavo, guidò la lotta di liberazione [...] di Mosca. In seguito cercò di ispirare i paesi neutrali del Terzo mondo, organizzando la conferenza (tenuta a Belgrado nel sett. 1961), che diede vita al movimento dei paesi non allineati. Contrastanti tendenze di liberalizzazione e di accentramento ...
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Stato balcanico, proclamatosi indipendente il 17 febbraio 2008, in precedenza regione autonoma della Serbia. Confina a O con il Montenegro e l’Albania, a S con la Macedonia del Nord e per il resto con [...] a Rambouillet, determinò l’inizio dell’attacco NATO contro la Iugoslavia che, iniziato nel marzo 1999, si concluse a giugno, quando Belgrado accettò il piano di pace proposto dai paesi del G8 (con l’invio di truppe NATO).
La risoluzione 1244 dell’ONU ...
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Maresciallo (Andronniki, Jaroslavl´, 1894 - Mosca 1949); ufficiale nella prima guerra mondiale, si schierò a sostegno della rivoluzione nella guerra civile. Durante la seconda guerra mondiale si distinse [...] entrando a Sofia il 18 sett. 1944 e imponendo l'armistizio. Mosse poi verso la Serbia orientale, cooperando alla liberazione di Belgrado e al collegamento con le truppe di Tito. Infine partecipò alla presa di Budapest (13 febbr. 1945) e di Vienna. Al ...
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Uomo politico iugoslavo (Čačak, Serbia, 1888 - Buenos Aires 1961); membro del partito radicale di M. Pašić, fu con questo al potere come ministro delle Finanze (1922-24 e 1924-26); alle Finanze di nuovo [...] una politica di distensione con i Croati e di accostamento all'Italia, stipulando con G. Ciano il patto di amicizia di Belgrado (25 marzo 1937). Ma nel febbraio 1939 S. fu allontanato dal potere dalle opposizioni sostenute dalla corona; in seguito fu ...
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Nome con il quale era designato in Occidente l’Ufficio d’informazione dei partiti comunisti (Informacionnoe biuro Kommunističeskich i rabočich partij), creato a seguito della conferenza tenuta a Szkarska [...] ). Al K. erano assegnate funzioni di coordinamento e reciproco scambio di informazioni. Prima sua sede permanente fu Belgrado; nel 1948, quando il K. condannò la politica del partito comunista iugoslavo accusandolo di deviazionismo nazionalista, la ...
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PETRESCU-COMNENE, Nicolae
Mircea POPESCU
Statista e diplomatico romeno, nato a Bucarest il 24 agosto 1881, morto a Firenze l'8 dicembre 1958. Dopo aver professato l'avvocatura e la magistratura, pubblicando [...] guerra mondiale, partecipò all'elaborazione del trattato di pace, fu incaricato d'affari e poi ministro a Parigi, Belgrado, Budapest, Berlino, ambasciatore presso la Santa Sede (1939-1940). Per alcuni anni fu delegato permanente romeno presso la ...
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Nella politica internazionale negli anni del bipolarismo USA-URSS, gli Stati non aderenti né al blocco occidentale né a quello orientale.
Il movimento dei paesi n. si fa risalire alla conferenza di Bandung [...] dei popoli, di uguaglianza fra gli Stati e di non ingerenza nei reciproci affari interni. Alla conferenza di Belgrado del 1961, in cui il movimento si costituì ufficialmente, parteciparono insieme alla Iugoslavia 24 Stati di Asia, Africa ...
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Sultano ottomano (n. 1495 - m. Szigetvár, Ungheria, 1566), figlio di Selīm I; salì al trono nel 1520. Durante il suo lungo regno con numerosi interventi bellici portò all'apogeo la potenza turca in Asia, [...] 'anno 900 dell'egira, salì al trono in seguito alla morte del padre. Dopo ripetute invasioni in Ungheria (conquista di Belgrado, 1520; vittoria sugli Ungheresi a Mohács, 1526) contrastate dagli Asburgo, che però subirono da parte di S. l'assedio di ...
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Danubio
Fiume dell’Europa centrale e sudorientale, nel continente è secondo solo al Volga per lunghezza di corso, bacino e portata. Nasce in Germania merid., nella Selva Nera, e tocca nove Stati (Germania, [...] incrementato notevolmente il traffico sul fiume, sul quale sorgono grandi porti come Izmail in Ucraina, Galaţi e Brăila in Romania, Belgrado, Budapest. La valle del D. è stata in ogni epoca un’importante via di collegamento tra l’Europa centrale e ...
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belgradese
belgradése agg. e s. m. e f. – Della città di Belgrado (serbo Beograd, propr. «città bianca»), capitale della Serbia; come sost., abitante o nativo di Belgrado.
etnonazionalismo
(etno-nazionalismo), s. m. Nazionalismo etnico, che fa proprie e rivendica le tradizioni di un gruppo etnico, di un popolo. ◆ Per quanto riguarda il calendario delle iniziative pubbliche, entro l’estate a Trieste si terrà...