BORGESE, Giuseppe Antonio
Enrico Ghidetti
Nato a Polizzi Generosa (Palermo) il 12 nov. 1882 da Antonio e da Rosa Di Martino, compì gli studi liceali a Palermo, sotto la guida di U. A. Amico, approfondendo [...] 462-72; G. Rabizzani, Pagine di critica letteraria, Pistoia 1910; B. Croce, Pretese dibella letter. nella st. della filos., I (intero fascicolo dedicato al B.); E. Cecchi, Digiorno in giorno, Milano 1954; A. Momigliano, Ultimi studi, Firenze 1954 ...
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Il termine ricorre in Pg XVIII 69, Cv II XV 6, III XV 11 e 12, IV VI 16. La dottrina morale di D., sebbene sparsa in tutti i suoi scritti, è contenuta principalmente nel Convivio, nella Monarchia e nella [...] : per sentir più dilettanza / bene operando, l'uom digiorno in giorno / s'accorge che la sua virtute avanza (XVIII 58 presente come ricordo, come nostalgia della vita serena (VI 51), della vita bella (XV 57), del dolce lume (X 69), del dolce mondo ( ...
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Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, [...] fosse più bella l’alba o il tramonto (Malerba 1980: 73)
(55) Una gallina ingegnosa aveva, in tempi molto lontani, inventato la ruota (Malerba 1980: 60)
(56) Sotto il fascismo gli squadristi non gli avevano fatto un baffo, perché digiorno lui dormiva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La satira non è un genere letterario ben definito, poiché comprende una varietà di [...] ’abbiglio la lor impudenza. Fantasime digiorno, non che di notte, spaventano al rincontro; col belle fossero buone; ma non v’ha relazione di predicamento tra’l Fisico e ’l Morale, perché son termini di supposizioni diverse. Leggiamo di tante belledi ...
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Nacque a Roma, il 7 marzo 1908, da Marina Magnani, sarta, originaria di Fano, e da padre ignoto.
Secondo la versione più accreditata sembra che la M. non abbia mai conosciuto il padre, che sarebbe stato [...] è belladi C.L. Bragaglia, Campo de' Fiori di Bonnard, con A. Fabrizi, e L'ultima carrozzella di Mattoli. Sono film di ambiente lasciarono la proiezione prima della fine, e il giorno successivo i giornali riportarono solo qualche trafiletto dedicato ...
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cielo e costellazioni
Lara Albanese
Disegni fra le stelle
Da sempre gli abitanti del nostro pianeta collocano in cielo i propri sogni, le proprie aspirazioni, i propri miti e le proprie leggende. Anticamente [...] Vicino alle città capita di notte un po' quello che accade digiorno, quando il Sole non consente di vedere le altre stelle di stelle a forma di W.
Secondo la leggenda, Cassiopea era la bella, ma vanitosa regina d'Etiopia, moglie di Cefeo e madre di ...
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DE LIBERO, Libero
Renato Bertacchini
Nacque a Fondi (ora in provincia di Latina) il 10 sett. 1903 da Francesco e da Cesira Faiola.
Della sua adolescenza e della prima giovinezza in provincia, "dentro [...] inutile eroismo. La Cometa, che non ebbe nemmeno l'onore di essere proibita, chiuse la sua bella porta verde e chi ci perdette fu Roma, furono gli artisti (Per una ragazza virtuosa digiorno) si alternano ritmi e segni di tragicità ellenica (come nell ...
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VALORI, Maria Bice (Bice). – Nacque a Roma il 13 maggio 1927, ultima figlia di Aldo, scrittore e giornalista, e di Etre Rontini, figlia di un anarchico e sorella di Nella, a suo tempo fidanzata di Umberto [...] , I morti non fanno paura, Il successo del giorno) di Eduardo De Filippo, diretti da quest’ultimo. In Sei di Giorgio Simonelli e una suora in La belladi Roma di Luigi Comencini sempre nel 1955, così come l’infermiera Carla in Il momento più bellodi ...
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VERTUNNI, Achille
Fabrizio Vistoli
– Nacque a Napoli il 27 marzo 1826, secondogenito di Federico, funzionario presso il Servizio telegrafico del Regno delle Due Sicilie, erede di un’agiata famiglia [...] suo amante), Vertunni avvertì digiorno in giorno sempre più viva l’esigenza di trovare una personale via Roma 2012, pp. 209-226; S. Iafisco, Paesaggio e collezionismo nella vita di A. V., in Belle Arti 131, 2013, n. 2, pp. 54-69; E. Querci, Influenze ...
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abbazie
Chiara Frugoni
Le case-villaggio dei monaci
Le abbazie, dette anche monasteri, sorgevano di solito in zone isolate, in cima ai monti o fra i boschi, sempre però vicino a fiumi o sorgenti, perché [...] dove si ritrovavano a intervalli regolari sia digiorno sia di notte. Il loro lavoro era scrivere, riuniti in una stanza comune, chiamata scriptorium. Tutto il giorno copiavano manoscritti e li rendevano più belli dipingendo miniature.
A coltivare le ...
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bella di giorno
bèlla di giórno locuz. usata come s. f. – Erba annua (Convolvulus tricolor) della famiglia convolvulacee, originaria del Mediterraneo, spontanea, e anche coltivata nei giardini; ha fusto eretto e corolla campanulata azzurra...
bella di notte
bèlla di nòtte locuz. usata come s. f. – Pianta erbacea ornamentale (Mirabilis jalapa), annua, detta anche meraviglia, della famiglia nictaginacee, originaria del Messico. I fiori, rossi, bianchi e variegati con corolla imbutiforme,...