GRANUCCI, Nicolao
Franco Pignatti
Nacque a Lucca nel 1521 da Guglielmo, preposto di S. Maria di Filicorni, prebenda appartenente alla famiglia, e rettore sine cura della chiesa di S. Donnino a Marlia, [...] che il G. dichiara nella lettera introduttiva, allorché, durante l'estate, villeggiava in un luogo ameno, dove ogni pianta, ogni e Ismine, che si incontrano dopo tanto tempo, nella bella stagione. Ismenio chiede a Ismine di intrecciare di nuovo le ...
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LATINI, Latino
Massimo Ceresa
Nacque a Viterbo nel 1513, da Bernardino e da Francesca Closia, entrambi di famiglie nobili decadute. La famiglia paterna era originaria del Napoletano. Sin da giovane [...] le sue opere manoscritte e pubblicare quelle complete.
Nell'estate del 1568 il L. faceva parte, insieme con tenne il codice per due settimane.
Il L. lasciò la sua bella e ricca biblioteca all'Archivio capitolare di Viterbo. Secondo Magri, egli ...
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PANCIATICHI, Lorenzo
Paolo Rondinelli
PANCIATICHI, Lorenzo. – Nacque a Firenze, l’11 febbraio 1635, da Niccolò di Lorenzo e da Ginevra Soldani, figlia del senatore Iacopo. Dal matrimonio nacquero altri [...] ’inverno del 1675, quando morì il cardinale Leopoldo, e l’estate dell’anno successivo, lo stato della frenesia peggiorò gravemente. Le cardinale Leopoldo, a Redi e a Magalotti, così come la «bella e dottissima» (Passerini, 1858, p. 227) lettera in ...
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LENZONI, Carlo
Simona Mammana
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Maria Novella ("gonfalone" della Vipera), il 13 febbr. 1501 da Simone di Noferi e Caterina Marsuppini. Perduto il padre all'età di [...] della lingua fiorentina e di Dante, con le regole da far bella e numerosa la prosa (Firenze, L. Torrentino, 1556, colophon Ermete Trimegisto (Firenze, L. Torrentino, 1548). Compresa tra l'estate del 1549 e la stampa dell'aprile 1550 è invece la ...
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DECIO, Antonio
Flavio De Bernardinis
Nacque ad Orte (Viterbo) probabilmente oltre il 1560 e morì poco dopo il 1617, anno della stampa vicentina della tragedia Acripanda, volendo seguire il Crescimbeni, [...] dedicò, in particolar modo, durante le vacanze di un'estate, senza peraltro trovare l'umore di consegnarla alle stampe, , che proprio qui risieda la colpa tragica della bella Acripanda, del tutto innocente rispetto ai precedenti misfatti ...
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estate
(poet. o region. està; pop. istate, state) s. f. [lat. aestas -atis, dal tema di aestus -us «calore»]. – 1. Seconda stagione dell’anno, compresa, per l’emisfero boreale, tra il solstizio d’estate (21 giugno) e l’equinozio d’autunno...
iper-estate s. f. Nella lingua giornalistica e della divulgazione, periodo prolungato, durante la stagione estiva, caratterizzato da temperature elevate estreme e anomale. ◆ Questa non è l’estate, è la sua versione estremizzata, ingigantita...