Scrittrice polacca (Przyglów, Łódź, 1916 - Varsavia 1992). Sopravvissuta ai campi di sterminio, descrisse le sue esperienze in un libro (Dymy nad Birkenau "Fumi su B.", 1945), che è tra le opere più significative [...] della ricca produzione memorialistico-documentaria del dopoguerra. Tra le altre sue opere: Chleb i nadzieja ("Pane e speranza", 1958); Puste miejsce przy stole ("Un posto vuoto a tavola", 1963); Wilcza jagoda ("La bella donna", 1977). ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] Sassonia e morta poco dopo le nozze e sul suo dolente distacco dalla famiglia e dalla sua Torino (ne trasse la sua più bella novella Guido Gozzano): «Tuchè-me 'n po' la man, me cari sitadin, / per vive che mi viva vedrò mai pi Turin!». Al Passapòrt ...
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KATAEV, Valentin Petrovič
Scrittore russo-sovietico. Nato a Odessa il 16 gennaio (v. s.) 1897 nella famiglia di un maestro, cominciò a scrivere presto e senza una determinata tendenza. Volontario in [...] bolscevismo lentamente. Il motivo fondamentale dell'opera di K. non è pessimistico: ché la vita per lui è una cosa bella, giustificata già per il fatto stesso d'essere vita. Questa concezione più che nella creazione narrativa è esposta nelle commedie ...
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Poeta e scrittore russo sovietico, morto a Mosca il 6 luglio 1963. Chiusasi la stagione dell'avanguardia, quando era stato molto vicino a Majakovskij, A. ne rievocò le gesta nel lungo poema Majakovskij [...] 1940, 19512, "Majakovskij comincia"). Pubblicò dei taccuini di viaggio (era stato anche in Italia), Razgrimirovannaja krasavica, 1928 ("La bella che s'è tolta il trucco") e negli ultimi anni scrisse un volumetto di riflessioni estetiche, Začem i komu ...
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Scrittrice italiana (n. Arsita, Teramo, 1962). Laureata in Odontoiatria presso l’Università dell’Aquila, esercita la professione di dentista pediatrico. Dopo un precoce esordio nella scrittura di racconti, [...] terra natale, vincitore di numerosi premi tra cui il Premio Letterario Tropea e tradotto in Germania. Con il secondo romanzo, Bella mia (2014), ricostruzione di una vita e di una città ferite ambientato all'Aquila e influenzato dalla tragedia del ...
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Pseud. di Alberto Pincherle, scrittore (Roma 1907 - ivi 1990). Esordì con il realismo provocatorio de Gli indifferenti (1929), romanzo capitale nella letteratura italiana del Novecento che illustra, attraverso [...] alludendo davvero al torpore intellettuale e morale introdotto dal fascismo (Le ambizioni sbagliate, 1935, e i racconti di La bella vita, 1935; L'imbroglio, 1937; I sogni del pigro, 1940), come risulta dall'esplicita secchezza dell'apologo satirico ...
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Poeta, romanziere e drammaturgo spagnolo (Madrid 1903 - ivi 1959). Si rivelò sensibilissimo poeta in El almendro y la espada (1941), mentre nel romanzo d'ispirazione falangista Madrid de corte a checa [...] , aveva tracciato la storia dell'ambiente di Madrid nell'epoca fra la caduta della monarchia e la rivoluzione. Tra le sue opere di teatro sono da ricordare: Cui-Pin-Sing (1940), Baile en Capitanía (1944), El beso e la bella durmiente (1949). ...
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Scrittore e giornalista italiano (Napoli 1888 - Livorno 1977); tra i più fervidi seguaci del movimento futurista, propugnò, con F. T. Marinetti, il "teatro a sorpresa". Della sua esperienza futurista ha [...] "paroliberi", di sintesi teatrali, ecc.; e, in collaborazione con E. Petrolini, del "grottesco" in un atto Radioscopia (1917). Nelle pagine di Addio mia bella Napoli (1955), paesaggi e figure di vita partenopea sono rievocati con sottile nostalgia. ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] di fantastiche divagazioni e di passioni squisite. Ponetela per un attimo accanto a una di quelle candide iddie greche o delle belle donne dell'antichità: oh, come resterebbero esse turbate da questa bellezza, in cui s'è trasfusa l'anima con tutte le ...
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BIANCHINI (Blanchinus), Bartolomeo
Gianni Ballistreri
Figlio, secondo il Dolfi, di Iacopo e di Dionea Bargellini, nacque a Bologna, ove fiorì tra la fine del sec. XV e gli inizi del secolo seguente. [...] del passato. Il B. fu in rapporti, specialmente epistolari, anche con Matteo Bosso, il dotto abate veronese, di cui una bella lettera latina, indirizzata all'amico il 5 maggio 1497, conferma il culto umanistico del B. per i "magni viri", attestato ...
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bella
bèlla s. f. [femm. sostantivato dell’agg. bello]. – 1. a. Donna, ragazza bella: la b. della scuola, del quartiere; i poeti e le belle (Carducci). b. Donna amata, innamorata, compagna, fidanzata: l’ho incontrato a braccetto con la sua...
bellamente
bellaménte avv. [der. di bello]. – In bel modo, piacevolmente: mettere b. in mostra; agiatamente, con comodo: se ne stava b. sdraiato sul divano; potevo b. starmene a casa mia, invece di venir qui a sudare; talora, anche, con arrogante...