Mezzogiorno, Vittorio
Diego Del Pozzo
Attore cinematografico e teatrale, nato a Cercola (Napoli) il 16 dicembre 1941 e morto a Milano il 7 gennaio 1994. Spirito anticonformista, sempre alla ricerca [...] Herzog, girato tra le montagne della Patagonia; si misurò con le mistificazioni dell'inconscio in La condanna (1991) di Marco Bellocchio, e, infine, con la rivisitazione del mito ebraico in Golem ‒ L'esprit de l'exil (1992; Golem ‒ Lo spirito dell ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] Homburg , 1997, La balia, 1999 e l'importante e rigoroso L'ora di religione ‒ Il sorriso di mia madre, 2002, di Bellocchio).
A parte è poi da ricordare (anche a dispetto della discontinuità dei risultati) la produzione di alcuni tra i più singolari e ...
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Clementelli, Silvio
Marco Scollo Lavizzari
Produttore cinematografico, nato a Roma il 28 novembre 1926 e morto ivi il 4 dicembre 2001. Personalità di riferimento dell'industria cinematografica italiana, [...] di Pasquale Festa Campanile da un lato, da Marcia trionfale (1976) a Salto nel vuoto (1980), entrambi di Marco Bellocchio, dall'altro, per citare solo alcuni titoli, C. si rivelò produttore aperto a tutte le possibili scritture cinematografiche, alla ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] (1985); da Die lebende Maske - Heinrich der Vierte (1926) di A. Palermi, tratto da Enrico IV, ed Enrico IV di M. Bellocchio (1984), a Kaos dei fratelli Taviani (1984), ispirato a quattro racconti delle Novelle per un anno; da La canzone dell'amore ...
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BERTOLUCCI, Bernardo
Michele Guerra
Nacque a Parma il 16 marzo 1941, figlio di Attilio (uno dei maggiori poeti e intellettuali del Novecento italiano) e di Ninetta Giovanardi (insegnante di lettere [...] Critique e colpì per l’acutezza dell’analisi sociale e il nuovo sguardo che gettava sulla famiglia borghese (l’anno dopo Bellocchio avrebbe esordito con I pugni in tasca), nonché per la modernità dello stile che fece di Bertolucci il più francese ...
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Brogi, Giulio
Leopoldo Fabiani
Attore teatrale e cinematografico, nato a Verona il 13 maggio 1935. Si è affermato tra gli anni Sessanta e Settanta come sensibile interprete di film d'autore e di impegno [...] un'altra produzione televisiva destinata a uscire anche nelle sale cinematografiche, Il gabbiano, trasposizione da A. Čechov diretta da Marco Bellocchio, in cui ebbe il ruolo di Trigorin.
Negli anni successivi B. è stato a lungo assente dagli schermi ...
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Riva, Emmanuelle (propr. Paulette Germaine)
Francesco Costa
Attrice cinematografica e teatrale francese, nata a Cheniménil (Vosges) il 24 febbraio 1927. Sensibile, introversa, vibrante, divenne molto [...] una certa assiduità: sono da ricordare soprattutto le interpretazioni offerte in Gli occhi, la bocca (1982) di Marco Bellocchio, Liberté, la nuit (1983) di Philippe Garrel, Niezwykła podróż Baltazara Kobera (1988, L'insolito viaggio di Baltazar Kober ...
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Betti, Laura
Morando Morandini
Nome d'arte di Laura Trombetti, attrice teatrale e cinematografica, nata a Bologna il 1° maggio 1934. Dopo essere stata cantante intelligente, colta, ricca di iniziative [...] cinema di Venezia. Negli anni Settanta, oltre a I racconti di Canterbury (1972), ancora di Pasolini, lavorò con Marco Bellocchio (Sbatti il mostro in prima pagina, 1972; Nel nome del padre, 1972; Il gabbiano, 1977), Bernardo Bertolucci (Ultimo tango ...
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Aimée, Anouk
Fulvia Caprara
Nome d'arte di Françoise Sorya Dreyfus, attrice cinematografica francese, nata a Parigi il 27 aprile 1932. Il viso intenso dai tratti irregolari, l'eleganza del corpo sottile, [...] le sue apparizioni per circa un decennio, all'inizio degli anni Ottanta la A. ha lavorato in Italia dapprima con Marco Bellocchio in Salto nel vuoto (1980), affresco di nevrosi domestiche in cui è Marta, legata da un insano rapporto di tipo coniugale ...
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Crisanti, Andrea
Stefano Masi
Scenografo cinematografico e teatrale, nato a Roma il 12 giugno 1936. Ha saputo trovare un raro equilibrio fra istanze realiste e raffinatezza delle forme, specialmente [...] della Sicilia borbonica. Ma è nei piccoli film di impianto quasi teatrale, quali Salto nel vuoto (1980) di Marco Bellocchio, allestito insieme ad Amedeo Fago, e il claustrofobico Una pura formalità, che ha offerto il meglio del suo talento ...
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cinespettacolo
s. m. Spettacolo multimediale che riunisce elementi di rappresentazione teatrale e di spettacolo musicale e danzato, alternandoli con proiezioni cinematografiche. ◆ Michele Placido interrompe le prove del «Macbeth» con la regia...
-occio
-òccio [forse lat. volg. *-ŏceu, coniato per analogia con la serie -āceus, -ĭcius, -īcius, -ūceus]. – Suffisso alterativo aggettivale e nominale avente valore attenuativo, vezzeggiativo o spregiativo (belloccio, grassoccio; bamboccio,...