FRANCESCO da Belluno
Paolo Vian
Non conosciamo né il luogo né la data di nascita di F.; tuttavia l'appellativo con cui è noto alle coeve fonti trecentesche ("de Beluno") collima con le indicazioni di [...] Ambrogio di Altamura e di A. Rovetta, che lo ritengono "origine Furlanus". Entrò nell'Ordine domenicano in anno non precisato nel convento di Treviso. L'erudito domenicano settecentesco D.M. Federici collega, ...
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Pittore (Belluno 1672 - ivi 1732). Allievo di A. Ridolfi, lavorò quasi esclusivamente a Belluno e pur prediligendo i forti effetti chiaroscurali si mostrò attento ai modi di S. Ricci e di G. Diziani. Sue [...] opere in S. Stefano e in S. Gervasio a Belluno, nella parrocchiale di Valle Cadore, nel Duomo di Serravalle. ...
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Pittore (Belluno 1809 - Lissa 1866). Studiò a Belluno, a Padova e poi a Roma; Venezia e Roma furono i suoi temi favoriti, trattati spesso con insolita larghezza di tocco, pur nella tradizione del vedutismo [...] veneto. Morì nella battaglia di Lissa, alla quale aveva voluto partecipare per dipingerla dal vero, inabissandosi con la nave ammiraglia Re d'Italia ...
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Umanista (Belluno 1442 - Venezia 1524); la sua famiglia proveniva da Bolzano presso Belluno, donde il soprannome. Minorita, viaggiò a lungo in Grecia; a Firenze insegnò il greco al futuro Leone X. Dopo [...] il 1490 passò a Venezia, dove insegnò greco e collaborò, per l'edizione di testi greci, con A. Manuzio, presso il quale pubblicò nel 1498 una grammatica greca ...
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Pittore e incisore (Belluno 1689 - Venezia 1767). Allievo di G. Lazzarini e di S. Ricci, dipinse decorazioni murali e quadri di soggetto religioso, ma, agli inizî, fu anche pittore teatrale. Le sue prime [...] opere (Estasi di s. Francesco, 1727, Belluno, S. Rocco) si avvivano di colori sgargianti, mentre più tardi vi è uno schiarirsi nella cromia di evidente estrazione riccesca (Martirio dei ss. Felice e Fortunato, Chioggia, duomo; tele del soffitto della ...
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Poeta (Venezia 1757 - Belluno 1832). Fu per quasi vent'anni console marittimo dell'ordine dei Cavalieri di Malta a Venezia. Si occupò anche di scienze naturali, di matematica, di medicina. Dopo la caduta [...] della Repubblica Veneta fu cancelliere del tribunale di Belluno. Piene di garbo e di brio, anche nella satira e nella sensualità, le sue poesie in veneziano raccolte in tre volumi (Venezia, 1817); alcune di esse rimasero popolari, come La biondina in ...
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Pittore (Belluno 1676 - Venezia 1730), nipote di Sebastiano, con il quale collaborò ripetutamente. Si orientò presto verso il paesaggio, basandosi su Tiziano e sugli esempî di A. Tempesta e J. Eismann, [...] di S. Rosa e A. Magnasco, da cui derivò una pennellata sempre più rapida e sciolta (Paesaggio con s. Girolamo, Belluno, Museo Civico). Fu (1708-16) in Inghilterra, dove dipinse per lord Manchester scene per l'Opera italiana nel Queen's theatre ...
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Pittore (Belluno 1570 circa - Cracovia 1650). Allievo dell'Aliense, nel 1595 fu chiamato a Cracovia da Sigismondo III. Abile epigono dei maestri veneti del sec. 16º, ebbe grande influsso sulla pittura [...] in Polonia ...
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Pittore e incisore (Belluno 1801 - ivi 1847). Allievo di V. Camuccini, si dedicò con gusto purista soprattutto all'affresco (basilica di Montecassino; duomo di Rieti; S. Maria Formosa a Venezia; villa [...] Torlonia a Roma, ecc.) ...
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Fisiologo (Venezia 1899 - Belluno 1978); prof. univ. dal 1939, ha insegnato fisiologia umana a Perugia e a Padova; socio nazionale dei Lincei (1969). Fra le sue ricerche sperimentali vanno ricordate quelle [...] sulla rigidità da decerebrazione ...
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bellunese
bellunése agg. e s. m. e f. – Della città e provincia veneta di Belluno; come s. m., abitante o nativo di Belluno (anche femm.: una b., le b.), il dialetto veneto parlato a Belluno, e, con iniziale maiuscola (il B., nel B., ecc.),...
accogliènza diffusa loc s.le f. L'ospitalità data ai richiedenti asilo e ai rifugiati, presso i nuclei famigliari dei residenti nel territorio, sulla base di un accordo tra Governo nazionale, istituzioni e popolazioni locali. ◆ A Chiesanuova,...