Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] , F. Capra, che con il suo ottimismo fiducioso seppe ben interpretare il clima del New Deal rooseveltiano; si affermò inoltre di kolossal (Vera Cruz, 1955; I dieci comandamenti, 1956; BenHur, 1959; Lawrence d’Arabia, 1962; Questo pazzo, pazzo, ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] persistente di evocazione della romanità è stato codificato dai film derivanti da romanzi ottocenteschi come Fabiola di N.P. Wiseman, BenHur di L. Wallace, Quo vadis? di H. Sienkiewicz; mentre i film medievali si ispirano volentieri ai testi di Sir ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] magniloquente La tunica (The Robe, 1953) di Henry Koster, che segna il debutto del formato cinemascope, oppure il pluripremiato BenHur (Ben-Hur: A Tale of the Christ, 1959) di William Wyler, sino a La più grande storia mai raccontata (The Greatest ...
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