Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] è per noi - sia detto per inciso - la raccolta più bella del Prati, e d'altro canto dimostrò di dare gran credito, linguaggio spoglio di ogni scoria tradizionale, sul quale ben poteva innestarsi la disadorna prosasticità di certa poesia crepuscolare ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] Tucidide, forse unica degna critica dell'History of Greece di George Grote, soggiacque ben tosto - e non tanto al biasimo dei cultori della cosiddetta bella letteratura, fra cui dispiace di annoverare anche il variamente dotto Stefano Grosso, quanto ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] significa che essa fosse altro che una visione, per quanto bella e grandiosa: anche se l'aristotelismo di quegli Aristotelici aveva ricchezza di richiami e riferimenti e attinenze che può ben essere non sempre egualmente lucida, e tuttavia avere in ...
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L’Oratio ad sanctorum coetum
Un imperatore cristiano alla ricerca del consenso
Roberto Cristofoli
L’Oratio ad sanctorum coetum1, giuntaci nei manoscritti col titolo Βασιλέως Κωνσταντίνου λόγος ὅν ἔγραψε [...] vivranno oltre la morte con le loro anime negli spazi più belli del cielo, mentre i malvagi vedranno le proprie in balia tanti altri vescovi, e che prestava peraltro il fianco ad accuse ben più gravi dopo i fatti del 326. Inoltre non può suffragare ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] le cose più nette del libro, fra le poche veramente belle. Questo per dire ancora che le cose, i gesti XIV, 1953, p. 20), acceggia la beccaccia; soggiungere 'sopraggiungere' è ben documentato.
Anche il Burckhardt, La civiltà del Rinasc. in Italia, p. ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] passeggere (1832), ma ricondotta, sempre nel 1832, al ben altrimenti grave Dialogo di Tristano e di un amico, delle "Operette morali", Bologna 1977; U. Carpi, Il poeta e la politica. Belli, L., Montale, Napoli 1978; A. Tartaro, L., Roma-Bari 1978; F ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] anonimi i migliori, sono il più delle volte toscani della più bell'acqua, ma non sempre né tutti sono toscani. A parte che L'eco, appena un'eco, ne risuona nelle nostre pagine, ma è ben l'eco di quel pianto e di quel canto, udito in molta lontananza. ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] di san Tommaso (III, capp. 10 e 18), come aveva ben visto il Witte; perché è proprio il domenicano lucchese che fa merito di Iacopo di Revigny (morto nel 1296) e di Pietro de Belle-Perche o de BellaPertica (morto nel 1308). Quanto al primo, per ciò ...
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Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] oltre i limiti della verità criticamente accettabile (e quale egli stesso ben conosceva ed annotava, in altra sede), sino ai confini del mito ha visto tutto, o che si trova in lui un sistema bell'e fatto, che basta applicare per saper tutto. Mentre la ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] offerta dalla città di Corinto. E questa immagine da riferire al tipo ben noto di Alessandro con l'egida? Ancora più oscure sono poi le immagine dello Z. di Labraunda può esser considerata la bella testa da Mylasa del museo di Boston, la più ...
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bella
bèlla s. f. [femm. sostantivato dell’agg. bello]. – 1. a. Donna, ragazza bella: la b. della scuola, del quartiere; i poeti e le belle (Carducci). b. Donna amata, innamorata, compagna, fidanzata: l’ho incontrato a braccetto con la sua...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...