I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] vagheggiò al contatto di Molière la prima idea della riforma delle scene italiane. Altri due anni consumò invano seguendo il padre fortuna tutti gli volevano bene: aveva ormai fedeli amici fra attori e scrittori di teatro: primo di tutti il buon ...
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LOCAZIONE
Roberto MONTESSORI
Giuseppe TASSINARI
Emilio ALBERTARIO
. Diritto romano. - Già nel diritto romano la locatio conductio presenta tre tipi fondamentali: locatio rei, locatio operis faciendi, [...] un tempo determinato. Per una ragione di pubblico interesse la locazione di un bene immobile non può stipularsi per un tempo cessa gli opportuni fabbricati e gli altri comodi occorrenti per il consumo dei foraggi e per le raccolte che restano da fare. ...
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I diritti dei consumatori nella Carta dei diritti dell'Unione Europea e nella Costituzione europea
La dimensione costituzionale dei diritti dei c. ha ottenuto la sua definitiva consacrazione con l'approvazione [...] come i piccoli imprenditori, i professionisti che effettuato l'acquisto del bene o del servizio per scopi misti, gli enti non-profit. Se questione politica di carattere fondamentale: ovvero se la politica normativa in materia diconsumi costituisca ...
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Codice dei beni culturali e del paesaggio
Il Codice dei beni culturali e del paesaggio è contenuto nel d. legisl. 22 genn. 2004 nr. 42, emanato in attuazione dell'art. 10 della legge delega 6 luglio 2002 [...] da qui la proliferazione di codici - protezione dei dati personali, amministrazione digitale, consumo, proprietà industriale - fissando così un preciso limite a modalità di valorizzazione del bene (comprese l'eccessiva esposizione e destinazione alla ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] approfittarne per dimostrare che si sa scrivere bene. Di questo, invece, paiono soprattutto preoccuparsi i di mare la bottega di Facini. Ma Venezia è pure centro diconsumo della rendita terriera, con tanti nobili e cittadini proprietari di ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] aggiunti alla provvision del denaro, i quali pensarono benedi chiuderlo in un cassetto, dove sarebbe rimasto per giovane patrizio aveva denunciato che le gabelle sui beni diconsumo erano troppo alte e aveva conseguentemente spezzato una lancia ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] solo l'alleanza veneto-fiorentina non si intende bene se non si tiene conto, contestualmente, della con conseguenti incameramenti delle scorte sovrabbondanti le quote diconsumo standard (175): anche di altri prodotti della terra si favorì il ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] titolare di tale patrimonio può esplicare sul piano politico in quanto produttore di beni diconsumo più congiunti vengano contemporaneamente all'acquisto di un bene immobile in virtù di un diritto di prelazione, siano ammessi alla comunione ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] Repubblica qual ell'è e ne odia[vano] tutte le novità'", e sapevano "bene che ῾tutte le novità sono pericolose' [il corsivo è mio]" ma che esse nel 1776 si propone di ridurre la congerie di dazi a due, uno diconsumo e uno di commercio, gestiti da ...
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Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] proprio, dove gli attori si limitano a recitare (più o meno bene) un copione che non hanno contribuito a scrivere. All'attore viene che rendono fruibile questa produzione da parte di pubblici differenziati diconsumatori. È evidente che la ricerca in ...
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consumare1
consumare1 v. tr. [dal lat. consumĕre (v. consumere), ravvicinato, già nel lat. tardo, per la coniug. a consummare (v. consumare2)]. – 1. a. Logorare, finire a poco a poco con l’uso: c. la roba, i polsi della camicia, il fondo dei...
consumo
s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo...