DOLABELLA, Tommaso (Tomasz)
Marius Karpowicz
Probabilmente figlio del pittore bellunese Nicola, nacque verso il 1570 a Belluno, dove apprese le prime nozioni di pittura. Verso il 1585 si trovava a Venezia, [...] manierismo veneziano. Negli anni 1592-1594 la bottega dell'Aliense eseguì dieci quadri con storie della Vita di Gesù per i benedettini di Perugia (basilica di S. Pietro). I primi di questi dipinti vennero eseguiti a Venezia, gli altri a Perugia, dove ...
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BISCARI, Ignazio Paternò Castello principe di
Giacomo Manganaro
Nacque a Catania nel 1719 da Vincenzo e da Anna Bonanno Scammacca, ricevendo un'educazione accurata, a Palermo, nel collegio dei padri [...] grande iscrizione greca del 434 d.C. (Inscriptiones Graecae, Berolini 1890, XIV, n. 455), un ninfeo nei pressi del monastero dei benedettini, donde il B. trasse frammenti di un mosaico e una lastra di marmo con una iscrizione metrica in greco su un ...
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GRILLO, Antonio
Enrico Basso
Nacque da Sigismondo verso la metà del sec. XIV, appartenne a una importante famiglia dell'aristocrazia genovese, di tradizionale orientamento ghibellino, costantemente [...] medesima circostanza anche altre operazioni finanziarie relative a "luoghi" della compera di proprietà dei monaci benedettini, rientranti nella politica di risanamento della gestione patrimoniale del monastero intrapresa dall'energico abate.
Troviamo ...
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CATANIA, Paolo
Salvatore Nigro
Nipote del poeta Antonio Veneziano, nacque a Monreale nel 1591 c. Il 21 luglio 1610 entrò nel convento monrealese di S. Maria, dove indossò l'abito dell'Ordine di S. Benedetto. [...] e di privilegi capitolari. Non a caso l'opera del C. era una continuazione della Historia Ecclesiae Montis Regalis del benedettino Ignazio da Tortorici, arrestatasi al 1530, ed ebbe a sua volta (a partire dai fatti del 1573) un continuatore nell ...
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FORZATÈ, Giordano
Laura Gaffuri
Nacque, secondo una tradizione non avvalorata dalla coeva documentazione, a Padova intorno al 1158. La famiglia Tanselgardi (o Transelgardi) Forzatè apparteneva all'aristocrazia [...] ), ibid., XCI (1979), pp. 659-697; S. Bortolami, L'età dell'espansione (sec. XI-XIII) e la "crisi" del Trecento, in I benedettini a Padova e nel territorio padovano attraverso i secoli, Padova 1980, pp. 17-34; G. Rippe, Dans le Padouan des Xe-XIIe ...
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ANDREA di Giacomo da Fabriano
Alessandro Pratesi
Non se ne conosce la data di nascita né quellà del suo ingresso in religione: risulta però che prima di rivestire l'abito benedettino occupò l'ufficio [...] relativa benedizione da qualsiasi vescovo, e sette giorni più tardi procedeva a nominare in sua vece, quale priore generale dei benedettini di Monte Fano, Matteo da Esanatoglia, il quale era stato sottopriore dei monastero di S. Marco di Firenze.
Non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ludovico Antonio Muratori
Fabio Marri
La più ampia antologia di scritti muratoriani tuttora disponibile (Opere, a cura di G. Falco, F. Forti, 1964), che non trascura nessuno dei molteplici interessi [...] all’agosto 1700. Un primo impulso verso la storia ecclesiastica, secondo i metodi di critica delle fonti elaborati dai benedettini francesi di S. Mauro, ebbe dall’abate Benedetto Bacchini (1651-1721), a Modena dal 1691; un avviamento all’«erudizione ...
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BILIVERT (Biliverti, Bilivelti, Bylevelt), Giovanni
Goffredo Hoogewerff
Nacque nel 1576 a Firenze e non nelle Fiandre, come talvolta ancora si asserisce. Suo padre, Giacomo Bylevelt, nativo di Maastricht, [...] , ma è certo che egli già nel 1606-07, senza l'intervento del suo maestro, ebbe ad eseguire per la chiesetta dei benedettini di piazza di S. Maria in Trastevere una pala d'altare con il Martirio di s. Callisto, titolare della cappella, tutt'ora ...
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BUONARROTI, Filippo
Armando Saitta
Primogenito di Leonardo, tenente del reggimento dei dragoni di stanza a Pisa, e della nobile senese Giulia Bizzarini, nacque a Pisa l'11 nov. 1761 (certificato di [...] l'anno del trasferimento della famiglia da Pisa a Firenze) allievo presso la scuola della celebre badia fiorentina dei benedettini cassinesi, e in particolare scolaro di Bernardo de Rossi. L'affermazione risalente a uno dei primi biografi, U. Trélat ...
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BONSI, Clemente
Bernard Barbiche
Nacque nel 1598 da Pietro e da Lucrezia Manelli. All'indomani del conclave che aveva portato all'elezione di papa Gregorio XV, lo zio del B., il cardinale Giovanni Bonsi, [...] religiosi dell'abbazia, desiderosi di ristabilire nel loro monastero la disciplina monastica, egli vinstallò il 22 ott. 1633 i benedettini della congregazione di San Mauro. Fu anche, dal 1647 fino alla morte, abate commendatario di Saint-Sauveur di ...
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benedettino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Benedetto: codice b., il Codex iuris canonici promulgato da Benedetto XV nel 1917; dichiarazione b., quella contenuta nella bolla Matrimonia emanata da Benedetto XIV il 4...
camaldolese
camaldolése agg. e s. m. e f. [dal nome della località di Camaldoli, in prov. di Arezzo]. – Relativo o appartenente alla congregazione del ramo dei benedettini (benedettini c.), fondata da san Romualdo a Camaldoli verso il 1012,...