Storico belga della liturgia (Namur 1884 - Lovanio 1961), benedettino nell'abbazia di Maredsous (1918), collaboratore e direttore (1925-1928) della Revue bénédictine, autore di uno studio (Le texte du [...] Psautier latin en Afrique, 1913) e di numerosi articoli sulla storia della letteratura cristiana antica e della Bibbia latina. Fondatore e collaboratore delle Recherches de théologie ancienne et médiévale, ...
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Erudito (Champforgeuil, Saône-et-Loire, 1812 - Roma 1889), benedettino. Collaboratore di J.-P. Migne, stese il piano di pubblicazione delle due Patrologie, cercò aiuti finanziarî per l'iniziativa, ritrovò [...] e studiò documenti e opere da pubblicare nella monumentale raccolta. Cardinale e bibliotecario di S. R. Chiesa (1861), cardinale vescovo di Frascati (1879), poi di Porto e S. Rufina (1884). Moltissime ...
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Scrittore austriaco (Lienz 1798 - Francoforte s. M. 1858); benedettino (1821), prof. a Merano (1826), deputato di Merano all'assemblea di Francoforte (1848), fu poi parroco di quella città. La sua opera [...] più importante è di carattere storiografico, Das Land Tirol (3 voll., 1838), cui seguirono, a testimonianza dell'amore per la sua terra: Oswald von Wolkenstein und Friedrich mit der leeren Tasche (1850); ...
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Erudito (Saint-Sever-Cap, Guascogna, 1647 - Parigi 1717). Benedettino della Congregazione di San Mauro (1668), insegnò esegesi biblica in diversi monasteri dell'ordine. Scrisse una Défense du texte hébreu [...] et de la chronologie de la Vulgate (1689) contro coloro che rigettavano la cronologia del testo ebraico dell'Antico Testamento per quella dei Settanta. Dedicatosi a un'edizione degli scritti di s. Girolamo, ...
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Scienziato (Brescia o dintorni 1577 circa - Roma 1643). Benedettino, discepolo e collaboratore di Galileo che egli difese nel processo del 1633 (Galilei nel 1613 gli aveva indirizzato una lettera divenuta [...] presto famosa sui rapporti tra scienza e insegnamento biblico); lettore di matematica dal 1613 a Pisa, tenne poi, dal 1626, la cattedra di quella materia alla Sapienza di Roma. Ebbe larga risonanza la ...
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Ecclesiastico (m. Viterbo 1369). Di nobile famiglia borgognona, benedettino, divenne abate di Saint-Seine nel 1340, poi di Cluny nel 1351. Caro al papa Innocenzo VI, fu da questo adoperato in importanti [...] missioni politiche e inviato in Italia come legato pontificio in sostituzione del famoso cardinale d'Albornoz (1357). Ma poco esperto di cose italiane, dovette tornare ad Avignone, ove continuò a essere ...
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Cardinale (m. Roma 1061). Entrato (1015) nel monastero benedettino di Moyenmoutier, fautore della riforma della Chiesa, fu chiamato a Roma da Leone IX (1049) che lo ebbe proprio consigliere creandolo cardinale [...] vescovo di Silva Candida (Porto e S. Rufina), durante il Concilio Romano, e poi (1050) arcivescovo della Sicilia, allora sotto i Saraceni. Avverso alla unione tra Chiesa greca e Chiesa latina, fu uno dei ...
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GUIDO d'Arezzo (Guido Aretinus)
Cesarino Ruini
Monaco benedettino e teorico della musica attivo nella prima metà dell'XI secolo, il suo nome è legato a un gruppo di scritti di teoria musicale trasmessi [...] da una tradizione folta e compatta a partire dalla fine dell'XI secolo: Micrologus, Prologus in antiphonarium, Regulae rhythmicae, Epistola ad Michaelem.
L'originalità e l'efficacia delle sue geniali intuizioni ...
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Monaco irlandese (n. Donegal - m. 1088), venerato come beato. Benedettino a Bamberga; fondò a Ratisbona il monastero di S. Pietro e ne fu il primo abate. Fu valente calligrafo. ...
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Studioso di ragioneria (Moneglia, Genova, 1550 circa - Montecassino 1590), benedettino; trattò della partita doppia applicata all'azienda monasteriale, contemplando anche la inventariazione, la previsione [...] e il bilancio, nell'opera Indirizzo degli economi (1586) ...
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benedettino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Benedetto: codice b., il Codex iuris canonici promulgato da Benedetto XV nel 1917; dichiarazione b., quella contenuta nella bolla Matrimonia emanata da Benedetto XIV il 4...
cluniacense
cluniacènse (o cluniacése) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cluniacensis, dal nome di Cluniacum, città della Francia centr. (l’odierna Cluny)]. – Relativo o appartenente alla congregazione di monaci benedettini istituita nel 910...