A sei anni, nel 963, succedette al padre Romano II. Fu sotto la reggenza, prima di Niceforo Foca, poi di Giovanni Zimiscès; nel 976, morto questi, egli venne proclamato imperatore insieme col minore fratello [...] del 1020-22; e fu l'ultima per ilvecchio imperatore. In Italia, durante il suo regno, la posizione dei Bizantini non si nota un risveglio nell'attività dei Bizantini; tanto che il papa Benedetto VIII spinse l'imperatore sassone Enrico II a una ...
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È uno dei monumenti di Roma di più complessa e agitata storia dall'epoca romana sino ad oggi.
Adriano lo costruì come mausoleo che doveva racchiudere le sue ceneri, e ne suggerì probabilmente le forme [...] (1492-1503), il quale fece costruire da Antonio da Sangallo ilVecchio un grande torrione per battere il ponte Sant'Angelo, degli angeli lateralmente al ponte, e Benedetto XIV (1740-58) il quale coronò il monumento con l'Angelo odierno, opera del ...
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. Famiglia di patrioti pavesi illustrata dai cinque fratelli, Benedetto, Ernesto, Luigi, Enrico e Giovanni. Il padre loro, Carlo, medico, nacque a Pavia il 29 maggio del 1777, e da umilissima origine riuscì [...] figlia dell'avvocato Benedetto, conte dell'Impero napoleonico e congigliere di stato del Regno Italico. Essendo cresciuta in età di transizione, il suo carattere si sviluppò nei contrasti più violenti fra ilvecchio e il nuovo, senza però smarrire ...
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MONTAGNANA (A. T., 24-25-26)
Elio MIGLIORINI
Luigi SIMEONI
Adolfo CALLEGARI
Grosso paese della provincia di Padova, un tempo capoluogo di distretto, a 45 km. da Padova e 14 a occidente di Este, posto [...] e pittoresca la rocca di Francesco da Carrara ilVecchio (1350-88) col ponte fortificato e il torrione di 32 metri, che si elevava dal di affreschi del Buonconsigli. L'elegante chiesa di S. Benedetto (sec. XVII, restaurata nel XVIII) è in lamentevole ...
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Famoso medico nato ad Anazarba presso Tarso, in Cilicia, contemporaneo di Plinio ilVecchio (sec. I d. C.), come si ricava da diversi indizî. Ci è giunta intera la sua opera fondamentale Sulla materia [...] di Avicenna si fonda specialmente sull'opera di D., della quale si vale anche Benedetto Crespi, arcivescovo di Milano (sec. VIII), nel comporre il suo Commentarium medicinale. Cassiodoro raccomanda di leggere D.; Ermolao Barbaro (sec. XV) scrive un ...
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Maresciallo di Francia, nato a Tours nel 1366. Fu stimato come il tipo del perfetto cavaliere. Gli Italiani, o meglio i Genovesi, lo chiamarono il Bucicaldo. Ragazzo ancora, combatté in Normandia (1376), [...] . Aumentò e ampliò le fortificazioni e specialmente ilvecchio Castelletto. Comandò una spedizione genovese in Levante domò con estremo vigore agitazioni contro il suo governo. Ospitò in Genova l'antipapa Benedetto XIII (maggio 1405 e dicembre ...
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. Famiglia d'intagliatori, scultori e architetti. Originarî di San Gervasio, presso Firenze, i D. T. alla fine del sec. XV si stabilirono in città, nel rione di Sant'Ambrogio.
Chimenti o Clemente ilVecchio [...] in San Pancrazio, a Firenze. Il figlio Leonardo, insieme con il padre, alla morte di Benedetto da Maiano (1437) rilevò la Maggior Consiglio nel palazzo della Signoria di Firenze; e Domenico ilVecchio (1440-1508), lavorò per la chiesa di S. Pietro ...
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Nacque in Amiens il 6 agosto 1685, morì a Parigi il 6 aprile 1754. Entrato nel 1706 nella Congregazione di Saint Maur e presto attratto nel fervido movimento erudito dell'ordine benedettino, mostrò, come [...] de Montfaucon, tali e cosi eminenti qualità di studioso da essere scelto, nel 1723, per tradurre in atto ilvecchio programma, tante volte auspicato e discusso, affidato dal cancelliere D'Aguesseau alla Congregazione, d'una degna raccolta delle ...
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Scultore (Firenze 1494 - ivi 1576). Allievo di Benedetto B., del quale prese il nome ed ereditò l'arte. Collaborò con Giovanni della Robbia nelle decorazioni dell'ospedale del Ceppo a Pistoia (1525); in [...] seguito lavorò spesso col Tribolo (statua equestre di Giovanni delle Bande Nere, per le nozze del granduca Cosimo; fregio del pavimento della Biblioteca Laurenziana e di alcune stanze in Palazzo Vecchio). ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] tenacia dei missionarî cattolici. Nel 1602-1605 il gesuita portoghese Benedetto Goes attraversa da Agra (Indostan) all' mongolismo, come ancora da alcuni si ritiene seguendo un vecchio pregiudizio, ma si possono riscontrare nel tipo mongolico tutte ...
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calcinculo s. m. inv. (pop.) 1. Giostra in cui i sedili, sospesi da terra, ruotano pendendo da lunghe catene. 2. Rude sistema di punizione, in auge un tempo nelle famiglie patriarcali autoritarie, destinato ai ragazzi giudicati disobbedienti...
santita
santità s. f. [dal lat. sanctǐtas -atis, der. di sanctus «santo»]. – 1. L’esser santo; qualità, condizione di ciò che è santo. In partic.: a. Nella teologia cattolica, in senso proprio e con uso assol., condizione propria di Dio (la...