Nacque a Caudebec (Seine-Inférieure) nel 1412; morì a Utrecht il 3 dicembre 1491. C'informò egli stesso delle principali vicende della sua vita con due scritti importanti: Apologia Thomae archiepiscopi [...] tirés d'un manuscrit de Goettingue, in Notices et extraits des mss., XXXIV, ii, Parigi 1893; Du Fresne de Beaucourt, Charles VII et Louis XI d'après Th. B., in Correspondant, 1858; Molinier, Sources de l'hist. de France, V, Parigi 1904, pp. cxlix-cl. ...
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. Celebre casata del patriziato milanese, nota sin dal sec. XIII per Manfredo, che si trova ricordato in un'iscrizione del 1228, e distinta per la sua opulenza sin dagli anni della dominazione viscontea [...] civica milanese a Bologna per l'incoronazione di Carlo V, questi lo incaricò di risolvere le sue vertenze col , nunzio in Toscana ed in Polonia, nel 1756 elevato da Benedetto XIV alla porpora cardinalizia, vice-cancelliere di Santa Chiesa e segretario ...
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. Extravagantes furono detti nel Medioevo varî testi legislativi che restavano fuori di una raccolta riconosciuta o ufficiale, pur potendo essere in relazione con essa. L'appellativo si diffuse soprattutto [...] aggiungendole come appendice alle raccolte ufficiali; se ne trovano una dozzina di Bonifacio VIII, sei o sette di Benedetto XI, alcune di Urbano V, anteriori alle Clementine; e sono riunite nei manoscritti a quelle dei due papi precedenti col nome di ...
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Maresciallo di Francia, nato a Tours nel 1366. Fu stimato come il tipo del perfetto cavaliere. Gli Italiani, o meglio i Genovesi, lo chiamarono il Bucicaldo. Ragazzo ancora, combatté in Normandia (1376), [...] contro il suo governo. Ospitò in Genova l'antipapa Benedetto XIII (maggio 1405 e dicembre 1407). Riusci a ottenere Bucicaldo, in Atti della Soc. Ligure di st. patria, XVII; v. anche A. Giustiniani, Annali della Repubblica di Genova, con note di ...
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. Famiglia d'intagliatori, scultori e architetti. Originarî di San Gervasio, presso Firenze, i D. T. alla fine del sec. XV si stabilirono in città, nel rione di Sant'Ambrogio.
Chimenti o Clemente il Vecchio [...] Il figlio Leonardo, insieme con il padre, alla morte di Benedetto da Maiano (1437) rilevò la sua bottega, in via de virtuosismo tecnico e di prodigalità decorativa, passava fra intagliatore ed orafo. (V. tavv. CLXI e CLXII).
Bibl.: G. Milanesi, in G. ...
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Pittore vicentino. Il suo primo ricordo a Vicenza è del 1495, morì a Venezia tra il 1535 e il '37.
Influssi dal Montagna e più da Antonello sono evidenti, quali elementi fondamentali dell'arte sua, nella [...] ne salvò un particolare con le teste dei Ss. Cosma, Benedetto e Tecla, oggi nell'Accademia di Venezia, e sul quale Rumor e M. H. Bernath, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911; Crowe e Cavalcaselle, A History of Painting in North Italy ...
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. Famiglia di artisti veneti. Vincenzo, scultore e intagliatore, nato a Venezia nel 1854, frequentò varî studî di artisti veneziani, specialmente quello del Benvenuti; ma ben presto aprì bottega per proprio [...] il coronamento di palazzo reale, un busto di Benedetto Marcello al Conservatorio. Nel 1915 si recò in 556-71; id., Opere di G.C., ibid., III (1923-27), pp. 277-282; V. Pica, G.C., Milano 1923; R. Papini, Ambasciate e ambasciatori a Roma, Roma 1927; ...
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Nato a Bar-sur-Aube il 18 marzo 1797; morto a Parigi il 15 marzo 1865. Figlio del conte Jacques-Claude (v.), il noto prefetto napoleonico, ebbe anche lui, più per influsso del nome paterno che per deciso [...] proposito, una carriera politica, e fu dal 1841 al 1848 pari di Francia, dal 1849 al 1851 deputato della Haute Marne; si appartò dopo il 2 dicembre. Partito dal liberalismo, andò via via accostandosi, ...
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PAGODA (dal sanscrito dāgoba, derivato da dhātu-gōpa "luogo ove si conservano reliquie", ovvero dal sanscr. chavagati, attraverso il persiano but-kadah, ovvero il hindustānī putkhoda; cinese t'a; tib. [...] buddisti. Descritto per la prima volta da Marco Polo (ed. Benedetto, Firenze, 1932, p. 307), il quale parla delle torri d con terrecotte verniciate a colori vivaci, ovvero con pietre scolpite, ecc. (v. birmania, VII, tavole I-II; cina, X, p. 316 e ...
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RABANO MAURO (Magnentius Hrabanus Maurus)
Alberto Pincherle
Nacque circa il 784 a Magonza (onde Magnentius) ed entrò nell'abbazia benedettina di Fulda; fu presto mandato ad Alcuino che gl'impose il soprannome [...] di Mauro (dal discepolo di S. Benedetto); tornato a Fulda, vi divenne diacono nell'801, e maestro. Nell'814 ebbe il abate, aveva fatto revocare la decisione che esentava Gotescalco (v.) dalla vita monastica; come arcivescovo, ne combatté le dottrine ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...