TRAMELLO, Alessio
Francesca Mattei
‒ Nacque da Fredenzio probabilmente prima del 1470 (Adorni, 1998, p. 20). Per la città di origine sussistono diverse opzioni: dalla più attendibile Piacenza, dove [...] , l’incarico per la realizzazione della chiesa di S. Benedetto a Crema, da edificare secondo il progetto di Paolo Sacca solo su base stilistica, riguardano il cortile di palazzo Pallavicino a Cortemaggiore, organizzato su un doppio loggiato (p. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo stile della prosa barocca si modella su alcuni autori dell’antichità ignorati o trascurati [...] difensore dell’autorità ciceroniana. In Italia al conservatore Benedetto Menzini teorico dell’Arcadia e del classicismo si affianca la lungimirante riflessione del gesuita Pietro Sforza Pallavicino il quale comprende l’assoluta novità della prosa ...
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Famiglia nobile che trae origine dal medesimo ceppo degli Estensi, dei Malaspina, dei marchesi di Massa. Il nome venne alla famiglia da Oberto I (m. 1148), detto Pelavicino (v.), i cui possessi andavano [...] 1579) e soldato al servizio dell'Impero e di Venezia; e Ferrante Pallavicino (v.) n I P. di Genova: dai figli di Niccolò, Ansaldo 1399); Meliaduce, protettore della Maona di Scio nel 1397; Benedetto, che indusse Gaeta a resistere ad Alfonso d'Aragona ...
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PARMA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Nestore PELLICELLI
Antonio BOSELLI
Omero MASNOVO
Alberto BALDINI
Tammaro DE MARINIS
Guido GASPERINI
Città dell'Emilia, capoluogo di provincia, tagliata da [...] cominciato l'abbattimento delle mura, veniva aperta la barriera S. Benedetto o Saffi. E fino alla fine del sec. XIX poche Certosa di Parma, testimone la Historia flendae Crucis di B. Pallavicino, del dicembre 1477; un solo libro è noto del tipografo ...
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PALLAVICINI (Pallavicino)
Vito Antonio Vitale
Famiglia di vasti dominî e di numerose propaggini, che trae origine dal medesimo ceppo degli Estensi, dei Malaspina, dei marchesi di Massa e della quale [...] Maona di Scio nel 1397 e più volte "anziano"; Benedetto, celebre per aver indotto Gaeta alla resistenza contro Alfonso più tardi per breve tempo deputato al Parlamento. Del ramo dei Pallavicino di Priola è da ricordare Emilio (nato a Genova l'8 ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] evita la contemporaneità (e, s'è visto, la fine di Pallavicino l'induce sin a teorizzare il silenzio in proposito), in questa durante l'intervento del "cerusico"? Ciò capita al nobiluomo Benedetto Civran; a mal partito il chirurgo Gaetano Manfrè che ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] ; ciò non toglie resti autorevole; tant'è che pure Benedetto XIV a questa ricorre) del celebre canonista lovaniense Zeger-Bernard demolendo la storia dell'assise tridentina di Sforza Pallavicino, restituiscono alla storia della stessa sarpiana la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] da Bernardo Segni a Iacopo Nardi, da Piero Vettori a Benedetto Varchi e ad altri. Al Varchi viene riconosciuta una non di Trento del padre gesuita e poi cardinale Pietro Sforza Pallavicino, apparsa nel 1656-1657, che, proprio perché in diretta ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] sorta di ponderosa replica d'ufficio che sarà la storia di Pallavicino.
Veneziani, dunque, Sarpi e Davila, epperò, con la a Torino e non a Padova. E, quando, nel 1590, Benedetti morrà, il rappresentante veneto Alvise Foscarini non ne farà cenno o ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] stampato a Roma un breviario monastico riformato per l'Ordine di s. Benedetto, e il generale dell'ordine ne aveva imposto l'uso "contro , che stampò fra l'altro varie opere del Pallavicino dopo la tragica morte di questi.
Servire l'Accademia ...
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