GUALDO Tadino (A. T., 24-25-26)
Riccardo RICCARDI
Umberto GNOLI
Giustiniano DEGLI AZZI-VITELLESCHI
Cittadina dell'Umbria (provincia di Perugia), situata a 535 m. s. m. sulle ultime propaggini del Monte [...] un trittico di Antonio da Fabriano, ecc. Il duomo (S. Benedetto), del sec. XIII, con tre portali, occupa uno dei lati legazione autonoma e poi (1587-1798) come commissariato apostolico. Gregorio XVI, con breve 5 marzo 1833, le diede titolo di città, ...
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Città della Francia centro-meridionale, a m. 172 s. m., capoluogo di circondario nel dipartimento del Tarn, con 25.943 ab. (1926). È posta sulle due rive dell'Agout (sulla riva sinistra è il sobborgo di [...] del Goya. Tra le chiese sono da ricordare la cattedrale di S. Benedetto (1678-1718) e Notre-Dame-de-la-Ploté, chiesa a cupola del sec. XVIII.
Notevoli alcuni palazzi e case dei secoli XVI e XVII.
Storia. - La città si venne a poco a poco ...
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Ordine religioso di monache, fondato da S. Chiara di Assisi, da cui prese il nome. Quale fosse la regola delle clarisse al tempo della fondatrice non si può dire con precisione: certo facevano parte di [...] le guidava scelsero la regola di S. Benedetto interpretata secondo le costituzioni particolari di ciascun monastero florido, e resistette alle persecuzioni dei protestanti, nel sec. XVI, e della Rivoluzione francese. Nel 1587 si noveravano circa 600 ...
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PAGODA (dal sanscrito dāgoba, derivato da dhātu-gōpa "luogo ove si conservano reliquie", ovvero dal sanscr. chavagati, attraverso il persiano but-kadah, ovvero il hindustānī putkhoda; cinese t'a; tib. [...] paesi buddisti. Descritto per la prima volta da Marco Polo (ed. Benedetto, Firenze, 1932, p. 307), il quale parla delle torri d'oro visitate da Vasco da Gama nel settembre 1498. Nel sec. XVI il nome pagoda (ovvero masch. pagode) è stato dato altresì ...
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Uomo di stato francese, nato il 18 giugno 1719, morto a Parigi l'8 maggio 1785. Avviato alla carriera militare, ebbe adito alla corte di Luigi XV, dove si guadagnò la protezione della marchesa di Pompadour, [...] 1754, riescì a risolvere la difficile vertenza, trattando col papa Benedetto XIV, che il 16 ottobre 1756 promulgò una nuova bolla, riguardo gli attacchi del Delfino, padre del futuro re Luigi XVI e si trovò coinvolto nel contrasto sempre più vivo fra ...
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Famiglia milanese, signori poi marchesi di Pandino e Cassano, signori di Turbigo e Olginate. Salì alla nobiltà verso la metà del sec. XVI, dopo essersi creata una vasta base finanziaria attraverso i commerci [...] Gian Antonio, si trasferì nella Spagna); alla fine del sec. XVI rimase solo il ramo di Erasmo, i cui figli, ammessi ramo cadetto, non avendo egli discendenti maschi, cioè al cugino Benedetto e al costui figlio Febo, che riuscì ad estromettere i ...
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È tra gli scultori lombardi del Rinascimento uno dei più notevoli. L'attività sua rimase circoscritta all'ambito della sua regione: Milano, Pavia, Cremona. Un'unica volta appare il suo nome fuori di patria, [...] di S. Marta, ora demolita.
Francesco, figlio di Benedetto, fu scultore di scarsa personalità. Lavorò per la certosa di , Lipsia 1911; H. Lehmann, Lombardische Plastik im letzten Drittel d. XVI. Jahrh., Berlino 1928, p. 67 segg.; S. Vigezzi, La ...
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SAN BENEDETTO Po (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARACI
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Paese della Lombardia, in provincia di Mantova. Crebbe attorno alla celebre abbazia dei benedettini di Polirone, che risale al sec. X, ed è ora una [...] a tre navate, doppio deambulatorio nel coro e cupola ottagonale. Conserva, tra altro, dipinti di scuola veneziana del sec. XVI, una Morte di S. Benedetto di G. Cignaroli (secolo XVIII) e, entro nicchie nelle navate e nel coro, 32 statue di terracotta ...
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TORLONIA
Giorgio De Gregori
. Le prime notizie documentate di questa famiglia risalgono a un Benedetto Tourlonias del Puy-de-Dôme (fine del sec. XVII), menzionato dal Tardieu, storiografo dell'Alvernia. [...] nel 1750 con Marino (morto nel 1785) di Antonio di Benedetto, il cui figlio Giovanni (1755-1829) si può considerare l Civitella Cesi per il figlio Alessandro (1800-1886), che Gregorio XVI riconobbe duca di Ceri, marchese di Romavecchia e principe di ...
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Nacque ad Arezzo probabilmente l'11 settembre 1458 e morì il 1° di marzo 1535 a Roma. Condotto ancora in fasce a Firenze dal padre, là trascorse la sua fanciullezza. Nel 1580 era a Roma, donde iniziò per [...] X. Più noto col soprannome di Unico aretino, godé larga fama alla fine del secolo XV e al principio del XVI come poeta estemporaneo, degno continuatore di quella lirica cortigiana, luccicante e arguta, che bene meritò l'epiteto di secentistica, e ...
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infoetica
(info-etica), s. f. L’etica dell’informazione. ◆ Si pone così una delle questioni ineludibili nelle società avanzate. Tutto ciò che è tecnicamente possibile è anche eticamente ammissibile, socialmente accettabile, giuridicamente...
santita
santità s. f. [dal lat. sanctǐtas -atis, der. di sanctus «santo»]. – 1. L’esser santo; qualità, condizione di ciò che è santo. In partic.: a. Nella teologia cattolica, in senso proprio e con uso assol., condizione propria di Dio (la...