Sono medicamenti che, agendo sulla circolazione locale dell'utero, possono determinare fenomeni congestizî accelerando o esagerando il flusso mestruale. Ma con nessun mezzo è possibile provocare le mestruazioni in un tempo che non corrisponda al periodo mestruale. Alcuni emmenagoghi agiscono indirettamente sopprimendo la causa dell'amenorrea, p. es. l'arsenico, il ferro e altri tonici nella clorosi. ...
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Col termine di colagoghi si definivano, sino a non molto tempo fa, tutti i medicamenti capaci d'aumentare l'evacuazione della bile. Le esperienze farmacologiche fatte su animali portatori di fistole biliari permanenti hanno dimostrato che i farmaci considerati come colagoghi (il rabarbaro per esempio) non aumentano o aumentano di ben poco la secrezione della bile. Le recenti nozioni di fisiopatologia ...
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SCAMMONEA (latino scient. Convolvulus scammonia L.)
Fabrizio CORTESI
Alberico BENEDICENTI
Pianta erbacea perenne con grossa radice a fittone, fusti sottili volubili con foglie alterne picciolate a [...] lembo sagittato più o meno profondamente cordate alla base. I fiori sono lungamente pedicellati, pentameri con corolla bianco-giallastra con cinque strisce giallo-rosee. Il frutto è una piccola capsula ...
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Numerose droghe vegetali le quali, senza spiegare sull'organismo importanti azioni, possono per il loro sapore intensamente amaro essere adoperate come stimolanti del gusto e delle funzioni gastriche (v. amare, sostanze). I principî attivi ai quali è dovuta l'amarezza di queste sostanze (genziana, legno quassio, colombo, condurango, assenzio, ecc.) sono in gran parte chimicamente indifferenti e privi ...
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Sono medicamenti che facilitano l'espettorazione delle secrezioni bronchiali, e ciò vale direttamente a eliminare una delle cause che determinano la tosse.
Si considerano come espettoranti alcune droghe: poligala, scilla, ipecacuana, ecc.; alcune sostanze minerali: acetato d'ammonio, ioduri alcalini, antimoniali, ecc.; alcune sostanze organiche: la trementina e suoi derivati (terpina e terpinolo), ...
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STRAMONIO (lat. scient. Datura stramonium L.)
Fabrizio CORTESI
Alberico BENEDICENTI
È una grande pianta annua della famiglia Solanacee che, secondo A. De Candolle, sarebbe originaria dei territorî [...] attorno al Caspio, ma oramai è largamente diffusa, nelle regioni temperate boreali, dove in alcune località assume il carattere di pianta infestante. È alta da 40 a 150 cm. con fusto glabro, verde pallido, ...
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Prodotto fornito dall'Andira araroba Aguiar, albero della famiglia Leguminose, sottofamiglia Papilionate. Questa pianta cresce nel Brasile, nella regione di Bahía; ha foglie alterne, imparipennate con foglioline piccole e membranose; fiori piccoli in grappoli composti o in pannocchie, odorosi, di color rosa violaceo. Nel legno forma una sostanza resinosa che si deposita nelle cavità formate da distruzione ...
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Rimedî adoperati a combattere quello stato morboso che chiamasi elmintiasi, da elminti o vermi, parassiti del canale intestinale. Si tratta di sostanze chimiche, le quali dovrebbero essere velenose per i parassiti invasori ed invece innocue per l'ospite invaso. In realtà tuttavia ciò si verifica solo in senso relativo, e le dette sostanze, pur riuscendo elettivamente nocive per i vermi, non risparmiano ...
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È il più importante e il più usato degli eteri (v.). La sua formula chimica è (C2H5)2O.
Era già conosciuto sin dall'epoca di Raimondo Lullo e più tardi da Basilio Valentino ed era preparato dall'alcool e acido solforico. Paracelso lo usò in medicina in miscela con l'alcool. La prima descrizione vera di un metodo di preparazione, partendo dall'alcool e dall'acido solforico, fu data dal medico tedesco ...
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Si designano con questo nome i medicamenti che servono ad attutire o sopprimere il dolore. I medicamenti che in alcuni trattati vanno sotto il nome di analgesici, sono in altri chiamati anodini, o anche indifferentemente con l'uno e con l'altro di questi termini; da altri ancora sono indicati come anestetici. La distinzione secondo queste tre categorie è dunque molto arbitraria. Gli anestetici aboliscono ...
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benedire
v. tr. [lat. benedicĕre, comp. di bene e dicĕre, propr. «dir bene» e nel lat. eccles. (come traduz. del gr. εὐλογέω) «benedire»] (coniug. come dire; nell’imperf. indic. ha anche, come forma pop., benedivo, e nel pass. rem. benedìi,...
maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...