Ilyas Shahi
Dinastia indiana fondata da Ilyas Shah (1342-57), a cui venne riconosciuto il merito di aver riunificato le due metà del Bengala nel 1352. La dinastia regnò nel sultanato del Bengala dal [...] 1342 al 1486, a eccezione del breve interludio di Raja Ganesha (1415-33). I sultani della dinastia furono: Sikandar Shah (1357-89), Ghiyas al-din Azam Shah (1389-1410), Saif al-din Hamza Shah (1410-11), ...
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Città dell’India (fino al 1949 Vizagapatam; 969.608 ab. nel 2001), nello Stato di Andhra Pradesh, sulla costa del Golfo del Bengala. V. rappresenta per il Paese uno dei principali porti d’imbarco dei minerali [...] di ferro e manganese; ha attività industriali tradizionali (lavorazioni tessili e imprese agroalimentari) e altre di più recente sviluppo (siderurgiche, cantieristiche, meccaniche e petrolchimiche). Molto ...
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KRISHNAGAR (A. T., 93-94)
Elio Migliorini
Città dell'India, 100 km. a N. di Calcutta, capoluogo d'uno dei distretti del Bengala, residenza del raja di Nadia e d'un vescovo cattolico. Posta in una pianura [...] alluvionale sulla riva sinistra del fiume Jalangi, che è in comunicazione col Hooghli, il ramo più occidentale del delta del Gange, si trova in buona posizione commerciale (sulla linea ferroviaria Murshidabad-Calcutta), ...
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Indianista (Londra 1786 - ivi 1860). Fu in India dapprima come medico nell'East India Company e successivamente come segretario dell'Asiatic Society del Bengala. Ritornato in patria fu poi prof. di sanscrito [...] a Oxford. Tra le sue opere eccellono un primo importante dizionario sanscrito (1819), un lavoro ermeneutico e informativo sul teatro indiano (1823) e una traduzione completa del Viṣṇupurāṇa (1840) ...
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Piccola città dell'India, nel distretto di Puri (Bengala), 400 km. a SO. di Calcutta, 20°15′ N. e 85°50′ E., poco lungi dalla ferrovia costiera Calcutta-Madras. Contava nel 1901 appena 3053 ab. È nota [...] soprattutto per i famosi templi del sec. XIII (i più celebri sono quelli di Ananta Bāsudeva, di Lingarāj, di Bhāskareswar), dedicati al culto di Śiva.
Questi templi sono tra i migliori esempî dello stile ...
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Huq, Abul Kashem Fazlul
Politico bengalese (n. 1873-m. 1962). Leader musulmano del movimento indipendentista; chiamato anche Sher-e-Bangla («il leone del Bengala»), fu sindaco di Calcutta (1935), fondò [...] il Krishak praja party (1937) e guidò il governo provinciale fino al 1943. Dopo il 1947 ebbe numerosi incarichi, fra cui quello di governatore del Pakistan orientale (1956) ...
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Stato dell’Asia centro-meridionale, situato sul versante meridionale del sistema montuoso dell’Himalaya orientale. Confina a N con la Cina e a S con l'India.
Il territorio è costituito da tre sezioni [...] da due gesuiti portoghesi (E. Cacella e J. Cabral) che lo attraversarono lungo la via tra Cooch Behar (confine settentr. del Bengala) e Shigatse nel Tibet. Altre esplorazioni, in gran parte inglesi, furono effettuate nei sec. 18° (nel 1774 G. Bogle e ...
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Sultano musulmano della dinastia moghul d'India (Umarkot nel Sind 1542 - Agra 1605). Nipote del fondatore Bābur, più che alle sue conquiste (Afghānistān orientale, Bengala, Kashmīr, gran parte del Deccan), [...] deve la fama al tentativo di un'audace riforma religiosa e sociale, mirante a parificare di fronte allo stato sudditi musulmani e indù. Introdusse perciò una sincretistica religione di stato, fondata sul ...
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Stato del Myanmar occidentale (36.778 km2 con 3.500.000 ab., stima 2007), tra la catena dei Monti Arakan e il Golfo del Bengala. Capoluogo Sittwe (187.000 ab. nel 2007).
Conquistata dai Birmani nel 1782; [...] annessa dagli Inglesi nel 1826, la regione fu occupata dai Giapponesi (1942) durante la Seconda guerra mondiale che la evacuarono tra la fine del 1944 e il marzo del 1945 dopo la controffensiva degli Alleati ...
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MAHĀVĒRA
Soprannome (in sanscrito letteralmente "grande eroe"), con cui è noto Vardhamāna, riformatore della religione indiana del jainismo (v.). Nato di stirpe reale nel Bengala nel 599 a. C., si diede [...] a trent'anni a severa ascesi, e modificò la dottrina e prassi ascetica introdotta da Pārśva. La sua predicazione, che continuò sino alla morte (527 a. C.), in continue peregrinazioni, diede forte impulso ...
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bengala
s. m. [dal nome della regione indiana del Bengala, dove si usavano un tempo fuochi colorati, come segnali nella caccia alla tigre], invar. (plur. raro, -i). – Fuoco d’artificio costituito da un cannello di carta resistente, caricato...
bengali
(anche bengalése o bengàlico) s. m. e agg., invar. [dal bengalese bengāli, propr. agg. f., sottinteso bhāṣā «lingua»]. – Lingua neoindiana del ramo indoario, viva e in uso nel delta gangetico, con notevoli differenze tra la varietà...