Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] che ebbe la persecuzione fu senza dubbio la lacerazione che si consumò all’interno del corpo ecclesiale, dando vita all’organizzazione donatista, una vera e propria forma di Chiesa gerarchica parallela a quella fedele a Roma, per cui spesso ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Arsenali, miniere e botteghe
Pamela O. Long
Arsenali, miniere e botteghe
Nei secc. XVI e XVII le città e i territori di tutta Europa contavano [...] borghesia, lettori profani e nello stesso tempo consumatoridibeni. La stampa diede un forte incremento al diffondersi di questo genere di libri e, insieme con il mecenatismo, alla produzione di opere teoriche su questi temi.
Nella stessa epoca ...
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Rivoluzione
RRoger Garaudy
di Roger Garaudy
Rivoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione non si definisce per i mezzi che impiega: a) la rivoluzione non si definisce per la violenza; b) [...] della Chiesa alla povertà primitiva e secolarizzazione dei beni feudali della Chiesa stessa.
Il Papa organizzò una interno del modello occidentale di sviluppo, definito da un illimitato accrescimento della produzione e del consumo. La vera crescita ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] -cinquecentesche) - un punto di riferimento forte per la formazione di sentimenti collettivi di appartenenza. Nello stesso tempo esse esercitarono un ruolo importante, ma comunque sempre secondario, nel lungo processo in cui si consumò la crisi delle ...
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Meridionale, questione
GGuido Pescosolido
di Guido Pescosolido
Meridionale, questione
sommario: 1. Un problema antico, controverso e irrisolto. 2. Nord e Sud all'inizio del XX secolo. 3. Le strategie [...] economico e sociale, poiché la maggior parte dei beni necessari alla vita della popolazione passa attraverso il nell'anteguerra il consumo nel Mezzogiorno era pari al 24,9° di quello del Nord. Per di più il consumodi energia elettrica delle officine ...
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GUIDUBALDO II Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Primogenito del duca di Urbino Francesco Maria I e di Eleonora Gonzaga, nacque a Urbino il 2 apr. 1514; il 4 giugno 1516 giunse a Mantova, lì [...] dei beni degli ecclesiastici di Gubbio in via di crescita sin vistosa.
Oscillante l'atteggiamento di G. delazione - e un quarto all'esecutore. Il provvedimento, tassante generi di largo consumo quali il grano, il vino, la carne salata, i bovini ...
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Città, Regno d'Italia
Giuliano Milani
Fino a pochi anni fa la valutazione del rapporto che legò Federico II alle città del Regno d'Italia appariva sospesa tra prospettive che privilegiavano intenzioni [...] di restituire beni al comune di Ascoli.
In Toscana continuò a condurre un'azione di contenimento della politica espansiva di Firenze. Proprio perché non esisteva una forma di dell'Impero, che si consumò nel corso della vita di Federico II, sganciò per ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Le istituzioni e l'organizzazione militare
Timothy Moy
Le istituzioni e l'organizzazione militare
Il principale fattore politico del processo d'innovazione [...] consumo energetico molto contenuto; questo componente svolse un ruolo di primo piano per i pratici radar a microonde (di lunghezza d'onda inferiore al metro), capaci di , telefoni, apparecchi radiofonici e beni e servizi elettrici, trasformarono gli ...
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EBOLI (Evoli), Francesco
Felicita De Negri
Primogenito di Domenico, duca di Castropignano, e di Concezia Caracciolo dei marchesi di Barisciano, nacque nel 1688. Nella crisi che segnò il passaggio del [...] mutare la scena politica interna e internazionale. Nel giugno si consumò la caduta, da lungo tempo preannunciata, del Montealegre, prodigalità dell'E. che giunse fino al punto di vedere i suoi beni feudali, gli unici che possedesse, vincolati al ...
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DELLA BELLA, Giano
Giuliano Pinto
Figlio di Tedaldo di Accorri, nacque - probabilmente a Firenze - intorno al 1240 da famiglia di antica origine, che secondo una tradizione ormai consolidata nell'età [...] e dall'eccessivo zelo degli ufficiali incaricati di rivendicare i diritti e i beni del Comune - segnò l'inizio della consumò a Parigi una piccola vendetta nei confronti degli odiati Velluti, contribuendo alla severa punizione di Donato, reo di aver ...
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consumo
s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo...
consumismo
s. m. [der. di consumo]. – Fenomeno economico-sociale tipico delle società industrializzate, consistente nell’acquisto indiscriminato di beni di consumo, suscitato ed esasperato dall’azione delle moderne tecniche pubblicitarie,...