Uomo politico francese (Montpellier 1756 - Saint-Josse-ten-Noode, Bruxelles. 1820), quale membro dell'Assemblea legislativa e della Convenzione e membro del Comitato di salute pubblica, ebbe parte notevole [...] nei provvedimenti di politica finanziaria della Francia rivoluzionaria; fece ordinare il sequestro dei beni degli emigrati (1792); propose per primo (1793) la creazione del gran libro del debito pubblico. Nel luglio 1794 attaccò Robespierre alla ...
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CAMINO, Gherardo da
Johannes Rainer
Figlio di Tolberto conte di Ceneda e signore di Solighetto, e di Leonardina della Torre, nacque probabilmente nel quarto decennio del sec. XIV dal ramo "di sotto" [...] e otturarono il conte di Ceneda, i Padovani permisero ad Elisabetta di trasferirsi con i figli e con tutti i suoi beni mobili a Lorenzago, presso i parenti. Dalla moglie, oltre al già ricordato Ercole, il C. aveva avuto anche una figlia, Iacopina ...
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ANGARAN, Giacomo Giorgio
Marino Berengo
Nacque da Giacomo (detto Ottaviano), patrizio veneto, il 19 febbr. 1740 e fu podestà-capitano di Feltre dal 19 nov. 1779 al 9 genn. 1781. Durante il suo reggimento [...] si occupò principalmente del problema dei beni comunali, ottenendo la definitiva sanzione del Senato all'antico usurpo (alla riduzione, cioè, in privata proprietà) compiuto da "quella povera montana popolazione" di 1400 campi comunali; e si occupò ...
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ALBERTI, Alessandro
Arnaldo D'Addario
Figlio di Alberto e di Gualdrada; con il fratello Guglielmo fu in contrasto politico con l'altro fratello Napoleone, ghibellino, al quale nel 1250 il padre per [...] testamento lasciò solo una decima parte dei, suoi beni. Le contese per il patrimonio non ebbero tregua e s'inacerbirono, specie fra Napoleone e Alessandro, che era accomandato al Comune di Firenze. Nel 1280 i tre fratelli furono presenti alla pace ...
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AZEGLIO, Roberto Taparelli marchese d'
Narciso Nada
Nacque a Torino il 24 sett. 1790 da Cesare e da Cristina Morozzo di Bianzè. Nel 1800, essendosi la famiglia trasferita a Firenze in conseguenza dell'occupazione [...] in senso contrario al progetto di legge Rattazzi per la soppressione degli ordini religiosi e per la vendita dei loro beni.
Contemporaneamente all'attività politica l'A. continuò l'opera di diffusione della cultura tra i fanciulli e i giovani delle ...
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FOLCHI, Giovanni
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1475 da Simone di Giovanni e da Fiammetta di Federico Sassetti.
La famiglia era originaria di Fiesole, ma si era trasferita a Firenze prima del 1285, [...] anno in cui figura possedere beni immobili nella parrocchia fiorentina di S. Ambrogio. Di parte ghibellina, i Folchi rimasero per molto tempo esclusi per questo motivo dagli uffici comunali; ebbero per la prima volta il priorato nel 1484 e poi di ...
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Principe di Piombino (m. 1699), figlio di Niccolò, fu generale delle galee del regno di Napoli, senatore di Bologna e viceré delle Indie per il re di Spagna. Essendogli premorto l'unico figlio, con lui [...] si estinse la discendenza diretta dei L., i cui beni e titoli passarono alla sorella Ippolita. ...
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CALEPIO
Gigliola Soldi Rondinini
La famiglia dei conti di Calepio compare nei documenti con tale denominazione soltanto verso la fine del sec. XII (1195-1198). Le sue origini sono state finora oggetto [...] un documento del 1595 (Mozzi, ff. 82r, 171r) risulta che ebbe due figli, Giovanni e Antonio, tra i quali vennero divisi i beni che il padre aveva nella località di Palosco. Giovanni, nel 1576, morto il padre, lasciò ai figli Ottaviano e Lelio, la cui ...
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COLONNA, Ascanio
Franca Petrucci
Nacque nell'ultimo decennio del sec. XV da Fabrizio duca dei Marsi, gran connestabile del Regno, e da Agnese figlia di Federico di Montefeltro duca di Urbino. Nel 1520, [...] 'essa definita "inobediens, inimica et rebellis". Salvo alcuni lasciti alle tre figlie, il C. aveva lasciato la Chiesa erede dei suoi beni.
Oltre al figlio, che lo incolpava fra l'altro di aver fatto abortire sua moglie, il C., sospettato anche di ...
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matrimonio morganatico
Forma di matrimonio sviluppatasi già in età feudale, per la quale il marito concedeva una donazione (detta morganatica) alla moglie di secondo letto, subordinata al patto esplicito [...] che a essa (e agli eventuali figli) non sarebbe spettato alcun diritto sui beni del marito in concorrenza con gli altri figli. Il m.m. era utilizzato anche nell’unione di un nobile con una donna di rango inferiore, e garantiva che né lei né gli ...
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consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo di...
catasto (ant. anche catastro e, a Venezia, catàstico) s. m. [dal gr. biz. κατάστιχον «registro», da κατά στίχον «riga per riga»]. – In origine, qualsiasi rassegna di beni, anche mobili, e di possessori, allo scopo di ripartire il carico fiscale;...