DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] sempre un risvolto personale. A Roma egli non cela i propri sentimenti antimedicei, ma in Toscana deve salvaguardare i beni della propria famiglia e gli affari commerciali dei Rucellai; egli per un verso si sente attualmente sradicato dalla realtà ...
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Architetto (Faenza 1744 - ivi 1814). Si formò a Faenza con Giuseppe Boschi e a Roma con Carlo Murena, collaboratore di L. Vanvitelli. Ingegnere-architetto dei Beni camerali in Romagna, operò a Pesaro (facciata [...] di S. Maria degli Angeli, 1774), a Ravenna (cupola del duomo, 1780-82) e soprattutto a Faenza (Teatro comunale, 1780-87; macello, 1791; varî palazzi). Alla maturazione culturale, da un classicismo tardobarocco ...
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BERNIERI, Antonio
Clara Gennaro
Nacque a Parma verso la fine del sec. XIV da Giovanni, di nobile famiglia. A lui, e al fratello Luca, Bonifacio IX e, in seguito, Innocenzo VII confermarono la cessione [...] a Lodi e vi riceveva Francesco Sforza, che occupò la città.
Il B. morì il 29 maggio 1456 a Parma. Lasciò i suoi beni al capitolo, tra i quali numerosi codici, taluni rari.
Del suo episcopato si ricorda una riforma dello statuto capitolare, per cui il ...
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Figlio (m. 1205) del margravio Ottone I, al quale successe (1184). Debole di carattere, si dimostrò particolarmente arrendevole verso la Chiesa e riconobbe, per i suoi beni patrimoniali nel Brandeburgo, [...] la supremazia dell'arcivescovo di Magdeburgo, al quale prestò l'omaggio feudale ...
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CARACCIOLO, Francesco Marino
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Figlio di Marino, principe di Avellino, e di Francesca d'Avalos, nacque postumo il 29 genn. 1631. Erede universale dei titoli e dei beni del padre, che nel suo testamento [...] , vescovo di Cirene, il quale assolse ai suoi doveri nei confronti del nipote con molto impegno e, oltre ad amministrarne i beni. ottenne per lui la successione nell'ufficio di gran cancelliere, già detenuto dal padre, e dal 1636 lo stipendio di ...
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Primo duca di G. (castello di Condé 1496 - castello di Joinville 1550); quintogenito di Renato II duca di Lorena e di Bar, ebbe dal padre i beni situati in Francia, fra cui la contea di G., di cui (1528) [...] ottenne l'innalzamento a ducato-parìa. Prese parte alle guerre di Francesco I, ma, entrato in urto col partito dei Montmorency e diventato, per la sua ambizione, sospetto allo stesso re, fu per qualche ...
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Ateniese, figlio di Nicofemo amico e collaboratore di Conone, fu assieme al padre arrestato e messo a morte per ordine di Atene in Cipro (389 a. C.) mentre i suoi beni venivano confiscati in patria. Per [...] il recupero di tali beni a profitto degli eredi di A., Lisia scrisse due orazioni, una perduta e l'altra pervenutaci (la XIX). ...
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Florio, Vincenzo
Imprenditore (Bagnara Calabra 1799 - Palermo 1868). Figlio di commercianti – il padre aveva una bottega di spezie – nel 1828 rimase l’unico titolare dei beni di famiglia e decise di [...] tentare nuovi investimenti dimostrando grandi capacità imprenditoriali. Con Camillo Campostano assunse, nel 1829, la gerenza della Società anonima per la Regia interessata delle dogane per la privativa ...
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FANTINO
Jean-Marie Sansterre
Quando, nel maggio del 591, viene citato per la prima volta nelle fonti a noi note, F. appare già rivestire il rango di defensor della Chiesa romana e serviva nell'amministrazione [...] , allora giunto nell'isola proveniente da Roma.
Nel 598, dopo che il diacono Cipriano fu richiamato nell'Urbe, i beni della Chiesa romana in Sicilia vennero nuovamente ripartiti in due patrimoni distinti, l'orientale e l'occidentale. Quest'ultimo, il ...
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BIANCHI, Federico Vincenzo Ferreri, duca di Casalanza
Bruno Di Porto
Nacque a Vienna il 1º febbr. 1768 da padre comasco, ivi trasferitosi come intendente dei beni del principe di Liechtenstein, e da [...] madre austriaca. Rimasto orfano, fu ammesso all'Accademia di ingegneria, da dove uscì ufficiale del genio nel 1788. Combatté nel 1789 contro i Turchi e nel 1792, allo scoppio della guerra contro la Francia ...
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consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo di...
catasto (ant. anche catastro e, a Venezia, catàstico) s. m. [dal gr. biz. κατάστιχον «registro», da κατά στίχον «riga per riga»]. – In origine, qualsiasi rassegna di beni, anche mobili, e di possessori, allo scopo di ripartire il carico fiscale;...