Blanchett ⟨blänčet⟩, Cate (propr. Catherine Elise). − Attrice cinematografica australiana (n. Melbourne 1969). Dopo gli studi di recitazione si è messa in evidenza in Paradise Road e Oscar & Lucinda, [...] vanno citate quelle nelle pellicole: Indiana Jones and the kingdom of the crystal skull (2008);The curious case of Benjamin Button (2009); Robin Hood (2010); Hanna (2011); The Hobbit. An unexpected journey (2012); The Hobbit. The desolation of Smaug ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] senso un film-cardine.Il legame con la tecnica decreta pure una caduta, quella dell''aura', secondo la nota tesi di Walter Benjamin. Un f., ogni f., non solo tende a riprodurre la realtà, ma è esso stesso riprodotto, in più copie di cui ciascuna ...
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Doillon, Jacques
Alberto Farassino
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 15 marzo 1944. Autore dotato di originale espressività narrativa, è considerato uno dei più significativi esponenti [...] (1994), sofisticato serial girato con la tecnologia digitale in dodici puntate, sulla relazione amorosa e intellettuale fra Benjamin Constant e Madame de Staël, o il ritratto televisivo Nathalie Sarraute (1995) hanno evidenziato tutta la ricchezza ...
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Phoenix, River (propr. River Jude)
Francesco Zippel
Attore cinematografico statunitense, nato a Madrus (Oregon) il 23 agosto 1970 e morto a Los Angeles il 31 ottobre 1993. Giovane attore dal talento [...] di Peter Weir. Si misurò poi con Sidney Poitier nel poliziesco Little Nikita (1988; Nikita ‒ Spie senza volto) di Richard Benjamin, prima di ottenere un grande successo con Running on empty, film in cui seppe dar vita a un giovane travagliato, scisso ...
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Deneuve, Catherine
Alessandra De Luca
Nome d'arte di Catherine Dorléac (Deneuve è il cognome della madre), attrice cinematografica francese, nata a Parigi il 23 ottobre 1943. Sin dagli esordi ha rappresentato [...] (1966) di Varda, in cui è la compagna incinta di uno scrittore di romanzi polizieschi, o in Benjamin ou les mémoires d'un puceau (1968; Benjamin, ovvero le avventure di un adolescente) di Michel Deville, ove ha il ruolo di un'ingenua vergine ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] apparire come un caos indecifrabile (è l'esperienza moderna della città, centralissima in V., come lo sarebbe stata in Benjamin): ebbene il cinema non recitato, il Kinoglaz, sceglie di lavorare nello spazio intermedio tra il semplice riconoscimento e ...
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Termine tedesco («scarto») già usato in Germania dalla metà del 19° sec. in riferimento a prodotti (oggetti, mobili) di bassa qualità ma con pretese estetiche, di imitazione o falsificazione da originali [...] dei suoi rapporti con la storia, l’arte, la società, il comportamento, hanno contribuito studiosi quali F. Karpfen, H. Broch, W. Benjamin, T.W. Adorno, A. Moles, G. Dorfles. Broch ha coniato la definizione di uomo-K. (Kitsch-Mensch), prodotto di una ...
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Hoffman, Dustin
Simone Emiliani
Attore cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a Los Angeles l'8 agosto 1937. Sin dagli esordi, seppe imporre un modello antidivistico: si affermò infatti [...] gli affidò in The graduate il primo ruolo cinematografico con il quale raggiunse subito il successo, quello di Benjamin, un ragazzo appena laureato che intraprende una relazione con una signora dell'alta borghesia, innamorandosi poi della figlia ...
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Molinaro, Édouard
Regista cinematografico francese, nato a Bordeaux il 13 maggio 1928. Formatosi nel clima della nascente Nouvelle vague ha poi investito le sue energie nel cinema commerciale, realizzando [...] girato un remake nel 1991 ‒ e Hibernatus (1969; Louis De Funès e il nonno surgelato). Di maggiore ambizione fu Mon oncle Benjamin (1969; Mio zio Beniamino ‒ L'uomo dal mantello rosso) con Jacques Brel, dal romanzo di C. Tillier. Seguì una serie di ...
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Cantautore e poeta belga, nato a Bruxelles l'8 aprile 1929, morto a Parigi il 9 ottobre 1978.
"Le plat pays qui est le mien", il Belgio, soggetto di una delle più celebri e belle canzoni di B. (1962), [...] (1968), e partecipa come attore a numerosi film (con A. Cayatte, Les risques du métier, 1967; con E. Molinaro, Mon oncle Benjamin, 1969, e L'Emmerdeur, 1974; con C. Lelouche, L'aventure, c'est l'aventure, 1972). Dirige anche due film come regista ...
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bromance s. m. inv. La relazione di stretta amicizia tra due uomini. ◆ Di solito è la femmina, che si intrufola tra due maschi e rovina la pace. Qui sarà un maschio, a rovinare l’armonia della coppia. Il fatto è che Peter, alla vigilia delle...
steampunk s. m. Corrente narrativa che introduce, non di rado con ironia, elementi di fantascienza o fantasy all’interno di scenari storici reali o fittizi, nei quali si immagina che la civiltà tecnologica si sia sviluppata restando esclusivamente...