CRIVELLI, Taddeo (Taddeo da Ferrara)
Lijuba Eleen
Figlio di Niccolò di Bongrazia; sia il padre sia il nonno erano notai e cittadini naturalizzati di Ferrara, molto probabilmente originari della Lombardia. [...] nel 1471, quando il ricco mercato delle miniature improvvisamente si inaridì; il C. allora, forse attirato dal mecenatismo dei Bentivoglio, si recò a Bologna dove continuò la sua attività nello stesso modo, con commissioni da Ordini religiosi e da ...
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FILIPPI, Sebastiano, detto Bastianino
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Figlio di Camillo, nacque a Ferrara probabilmente intorno al 1530.
Per il Superbi (1620) nacque nel 1532, per il Baruffaldi (1697-1722, [...] , 189; R. Varese, Ferrara. Palazzina Marfisa, Bologna 1980, pp. 7-9; J. Bentini, Appunti per due soffitti dipinti di palazzo Bentivoglio, in Musei ferraresi, XIII-XIV (1983-84), pp. 119-126; A. M. Fioravanti Baraldi, in Le collez. d'arte della Cassa ...
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GOLFARELLI, Tullo
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Nacque a Cesena il 24 giugno 1853, da Enrico, orafo, e da Vittoria Bassoli. Apprese la tecnica dell'incisione e della lavorazione dei metalli presso la bottega del padre; dal 1878 [...] modellato seguendo i corsi dello scultore Salvino Salvini. In questo stesso anno stabilì il suo studio di scultura in palazzo Bentivoglio, in via delle Belle Arti, che trasferì poi in via degli Angeli. Entrato a far parte nella città felsinea della ...
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Il primo documento sul F. risale al 25 nov. 1508, quando è citato l'"Egregio viro magistro Cola Petri Gentilis de Amatrice" come testimone in un atto stipulato nell'abbazia di Farfa (Archivio abbaziale, [...] Sabina di Cola dell'Amatrice, in Aspetti dell'arte del Quattrocento a Rieti (catal.), Roma 1981, pp. 62-75; E. Bentivoglio, Nel cantiere del palazzo del cardinale Raffaele Riario …, in Quaderni dell'ist. di storia dell'architettura, XX (1982), pp. 33 ...
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FANELLI, Virgilio
Adele Condorelli
Figlio dello scultore Francesco e della prima moglie di questo, Lucrezia, di cui presumibilmente era il primogenito essendogli stato imposto il nome del nonno paterno, [...] che Giovanni Battista abitava nella casa un tempo appartenuta al padre Francesco, dinnanzi al palazzo Bentivoglio, e che il senatore Bentivoglio mentre era confaloniere aveva concesso al padre Francesco una licenza perpetua, segno evidente della fama ...
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IBI, Sinibaldo
Barbara Savina
Nacque a Perugia intorno al 1475 da Ibo di Francesco. Ignorato da Vasari, è invece ampiamente documentato dagli storiografi locali (Mariotti, Orsini, Mezzanotte) che ne [...] tra i ss. Sebastiano e Ubaldo vescovo firmata e dipinta per la Compagnia dei Laici su commissione del cavaliere Gerolamo Bentivoglio, il cui nome compare nell'iscrizione. L'opera, oggi nel duomo della città, è stata giudicata dalla critica di qualità ...
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Pittore (Ferrara 1450 circa - ivi 1496). Fu ritenuto già dai contemporanei uno fra i più importanti artisti dell'epoca. Pittore di corte degli Estensi dal 1486, R. innovò lo stile dei maestri ferraresi [...] , Pinacoteca Nazionale; la Raccolta della manna, l'Ultima cena e il dittico con l'Adorazione dei pastori e il Cristo morto a Londra, National Gallery; il dittico con i ritratti di Giovanni II e Ginevra Bentivoglio a Washington, National Gallery. ...
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GELLÉE, Claude, detto Claude Lorrain (Lorenese)
Monica Grasso
, Claude Nacque a Chamagne nel Ducato di Lorena, da Jean e Anne Padose, terzogenito di sette figli di cui sei maschi e una femmina. L'anno [...] di Urbano VIII e valsero al G. il successivo incarico papale. Sarebbe forse da riconoscere come uno dei paesaggi per il Bentivoglio la Marina con ratto di Europa (Forth Worth, Texas, Kimbell Art Museum), del 1634 circa, dipinto di grandi dimensioni e ...
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PANINI, Giovanni Paolo
Alessandro Malinverni
PANINI (Pannini), Giovanni Paolo. – Nacque il 17 giugno 1691 a Piacenza, secondo l’atto di battesimo custodito presso la parrocchia di S. Brigida, da Francesco [...] la corte parmense in occasione delle nozze dei genitori dell’Infante. Non a caso, l’anno successivo il cardinale Bentivoglio gli chiese di fornire il disegno per l’incisione di Filippo Vasconi rappresentante la macchina dei fuochi d’artificio, ideata ...
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MACCHIETTI, Girolamo
Luca Bortolotti
Figlio di Francesco di Mariotto e di Antonia, nacque a Firenze il 22 febbr. 1535 (cfr. Privitera, 1996, p. 202, opera alla quale si rimanda dove non diversamente [...] distinguere brani riferibili con sicurezza al suo intervento. Fa eccezione, forse, il riquadro con Cosimo rivela a Santi Bentivoglio la sua origine nella sala di Cosimo il Vecchio (le cui decorazioni pittoriche, celebrative delle gesta e delle virtù ...
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egomaniacale
agg. Che esalta smodatamente il proprio io. ◆ Nel film [«Catwoman»] lei [Halle Berry] è cattiva, la sua Laurel Hedare sembra anche fare il verso alla subdola protagonista di «Basic Instinct»... «Forse è anche vero che prendo un...
duende
s. m. inv. Fascino ammaliatore, talvolta venato di tristezza e inquietudine; estro ispiratore, creativo. ◆ Il «duende» ha perso Gades ma Gades - Antonio Esteve Ródenas in arte Gades, così come lo ribattezzò la sua prima, grande maestra...