ovile
Luigi Blasucci
Parola adoperata tre volte nel Paradiso, sempre in senso traslato, sulla traccia di tante metafore scritturali legate a immagini della vita pastorale.
In Pd XI 129 le pecore che [...] ad monasterium ", Benvenuto) e spirituale (ai doveri monacali).
L'immagine è comunque parte di una metafora agnos meos... Pasce oves meas "; ecc.
In Pd XVI 25 l'ovil di San Giovanni, e XXV 5 [il] bello ovile ov'io dormi' agnello sono perifrasi ...
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BAROVIER (Berroviero)
Giovanni Mariacher
Famiglia di artisti vetrai, discendente dalla omonima famiglia attiva a Murano sin dal sec. XIII.
I Barovier hanno dato notevole contributo alla rinascita, nel [...] a cannelle di lattimo ricoperte di rosso rubino trasparente), senza uso dell'oro come in passato. Sotto vari nomi, successivamente "Fratelli, Barovier" (i fratelli. Benvenuto, Giuseppe e Benedetto, associati con lo zio Giovanni), "Artisti Barovier ...
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Medici
Arnaldo D'addario
A uno dei più antichi rami di questa consorteria, dalla quale sarebbero poi derivati i signori e quindi i sovrani di Firenze e della Toscana, venne attribuita - ma erroneamente [...] Benvenuto.
Dell'estesa consorteria medicea, già nella prima metà del Duecento vivevano ed erano economicamente operosi in Firenze i due figli di si suddivise (con i due figli di un Albizzo, Francesco e Giovanni) in altre due famiglie. Queste si ...
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pondo
Andrea Mariani
Latinismo che compare tre volte, sempre in rima.
In Pg XI 26 quell'ombre orando, andavan sotto 'l pondo, sembra avere, rispetto al generico ‛ peso ' (usato più volte nello stesso [...] 'ncurvaron pria col troppo pondo; D. si trova di fronte agli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, definiti, secondo una terminologia che risale forse a Ps gravaverunt oculos auctoris, et inclinaverunt " (Benvenuto).
La chiosa del Buti, per il quale ...
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stola
Maria Adelaide Caponigro
Nella comune accezione di " veste ", " abito ", usato in senso sia proprio che metaforico. Ricorre in If XXIII 90, dove con grave stola vengono indicate le cappe di piombo [...] di Pg XXXII 81: dopo la trasfigurazione, gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni videro scemata loro scuola / così di , in modo intermedio, " aspetto esteriore complessivo " (Benvenuto: " candor ille vestium procedebat a candore faciei "; Serravalle ...
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cernere
Napoleone Eugenio Adamo
. Latinismo (" vedere ") che D. usa soltanto nella Commedia. In senso proprio si trova in If VIII 71 già le sue meschite / là entro certo ne la valle cerno. In Pd XXI [...] Giovanni Battista] così cerner sortiro / Francesco, Benedetto e Augustino: " ebbero in sorte di distinguere, segnare la linea di dal voler di colui [ Dio ] che qui ne cerne... ". Il Sapegno accoglie la spiegazione di ne cerne data da Benvenuto: " ...
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face [plur. face]
Fernando Salsano
Significa " fiaccola ", " lume ". È presente due volte, con valore metaforico; in Pd XXVII 10 Dinanzi a li occhi miei le quattro face / stavano accese, si riferisce [...] Giovanni, Adamo - e ne significa lo splendore della beatitudine; il plurale in -e non è provocato dalla rima, ma è forma antica, dalla -es latina, che ricorre anche fuori rima e in prosa. In Pd XXXIII 10 Qui se' a noi meridïana face / didi carità ...
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Scornigiani, Farinata
Renato Piattoli
Presunto figlio di Marzucco S., identificato tradizionalmente in quel da Pisa (Pg VI 17).
Su questo nome concordano buona parte dei commentatori antichi: infatti [...] Benvenuto, un non nominato figlio di Marzucco sarebbe stato fatto decapitare dal conte Ugolino perché autore di , Gano), ma non abbiamo alcun motivo di ritenere che Giovanni o Gano S. avesse il soprannome di Farinata.
In ultimo il Luiso, con un ...
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dismagare
Andrea Mariani
A proposito di questo vocabolo, gli antichi commentatori ci sono di scarso aiuto, poiché tanto nel primo caso (Pg III 11 la fretta, / che l'onestade ad ogn' atto dismaga) che [...] ogni atto ", nel senso che essa " manca in ogni atto virtuoso "; dismago di Pg XIX 20 è spiegato da Benvenuto " navigantes disturbo ", dal Buti " consummo ", da Giovanni da Serravalle " perverto, idest extra sensum traho, idest a vero itinere ".
La ...
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libello
Antonio Lanci
Termine preso di pieno dal latino, classico e cristiano (libellus), quindi non formato per suffisso alterativo (v. in Appendice la trattazione sulle strutture del volgare di D., [...] , le Summulae logicales di Pietro di Giuliano da Lisbona (Giovanni XXIV): Pd XII 135 Pietro Spano, / lo qual giù luce in dodici libelli, cioè, secondo i commentatori più antichi, " libricciuoli " (Ottimo), " libellis " (Benvenuto), secondo i moderni ...
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plurisposato
p. pass., s. m. e agg. Chi o che si è sposato più volte. ◆ Sul «New York Times», pagina degli editoriali, si discute se sia il caso o no di farsi un cowboy. […] È stato preso seriamente, come è logico in un grande Paese che ha...