Professore di berbero nel R. Istituto orientale di Napoli, nato a Paliano il 12 agosto 1879.
Ha pubblicato lavori intorno a cose etiopiche e berbere e all'epigrafia libica, come: La cronaca abbreviata [...] d'Abissinia, versione e commento (Roma 1901); Di alcuni fenomeni di variazione fonetica combinatoria e dissimilatoria in amarico, in Rivista degli studî orientali, II (1909); Il gergo dei Berberi della ...
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Songhai Popolazione stanziata lungo il medio Niger, parlante una lingua isolata, diffusa come lingua franca commerciale. Discendenti da autoctoni cacciatori, pescatori e agricoltori, i S. si fusero con [...] genti berbere, subendone l’influenza. Il nome S. si estese anche all’impero, fondato verso il 690 dalla dinastia berbera dei Zaghawa-Lemta, che nell’11° sec. divenne musulmano sotto la dinastia dei Ǧa o Za: dopo la disfatta e l’occupazione decennale ...
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tifinagh Nome («i caratteri», probabilmente «le [lettere] fenicie») della scrittura dei Tuareg (➔), verosimilmente elaborata sotto l’influsso dell’alfabeto fenicio, e forse anche della scrittura sudarabica. [...] , ornamentali o ludici, ma non letterari. È formato da segni geometrici e registra unicamente le consonanti.
Le altre popolazioni berbere del Maghrib hanno perso da secoli l’uso del t., sostituito sia dall’alfabeto arabo (Marocco meridionale) sia in ...
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LAOUST, Émile
Berberista francese, nato a Fresnes-sur-Escaut (dipartimento del Nord) il 20 luglio 1876; professore di berbero presso l'Institut des Hautes Études Marocaines di Rabāt.
Ha pubblicato parecchi [...] volumi tra cui: Mots et choses berbères (Parigi 1921); Cours de berbère marocain (dialectes du Sous, du Haut et de l'Anti-Atlas, Parigi I921); Cours de berbère marocain (dialecte du Maroc central, Parigi 1928). ...
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Figlio (722 - 768) di Alfonso I il Cattolico, gli successe nel 757. A lui si attribuisce la fondazione di Oviedo (760). Lottò contro i nobili ribelli e gli Arabi, vittoriosamente, approfittando dello spostamento [...] verso il sud delle popolazioni berbere stanziate precedentemente dagli Arabi ai confini del suo regno. ...
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Berberologo francese, nato il 19 maggio 1872 a Rozet-Fluans (Doubs), dal 1914 professore titolare di berbero nella École des langues orientales vivantes di Parigi. Anteriormente era stato direttore della [...] Medresa di Algeri. Oltre ad alcuni articoli e monografie, ha pubblicato: Ètude sur le dialecte berbère des Beni-Snous, Parigi 1907,1911; Dictionnaire français-berbère, Parigi 1914; Étude sur la Tachelḥît du Sous, Parigi 1920; Étude sur le dialecte ...
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Nome dato dai bizantini ai due governatorati militari in cui raggrupparono, alla fine del 6° sec. d.C., i territori dell'Impero situati in Italia e in Africa a causa della continua pressione rispettivamente [...] dei longobardi e delle tribù berbere. Comandati da un esarca (gr. "comandante"), l'e. d'Italia - con sede a Ravenna - resistette fino alla metà dell'8° sec., l'e. d'Africa fino all'invasione araba del 709. ...
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Abu 'Abd Allah al-Shi'i
Abu ‛Abd Allah al-Shi‛i
Fondatore del regno fatimide in Nordafrica (m. 911). Propagandista sciita ismailita, si alleò con il mahdi ‛Ubayd Allah, futuro califfo fatimide, per [...] diffonderne il credo fra le tribù berbere, combattendo vittoriosamente gli Aghlabidi in nome del nuovo potere. Lo stesso mahdi, che egli aveva fatto riconoscere sovrano, lo fece tuttavia uccidere. ...
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MACTARIS (dalle iscrizioni appare essere questa la forma vera del nome; oggi Maktar)
Pietro Romanelli
Città dell'Africa. Non è ricordata né dai testi geografici né dagl'itinerarî: pure, dalle numerose [...] epigrafi libiche e puniche rinvenutevi, e dai resti di età preromana superstiti (mura, dolmen, tombe berbere), si può essere certi che fosse qui un importante centro di vita indigena, che, sotto l'influenza cartaginese, aveva preso ordinamenti e ...
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ṢUFRITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo ṣufriyyah (al sing. ṣufrī; etimologia incerta), setta degli eretici musulmani khārigiti (v.), la quale dalla Mesopotamia, come parte di quella sorella degl'ibāḍiti [...] (v.), nel primo trentennio del sec. VIII si trasferì nel Marocco, dove, attirate a sé molte popolazioni berbere, le spinse a sanguinosissime rivolte contro l'elemento arabo, durate dal 740 al 771, che si estesero fino alla Tripolitania e durante le ...
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berbere
berberè s. m. [voce amarica]. – Specie di peperoncino (lat. scient. Capsicum frutescens) da cui gli Abissini ricavano una salsa molto piccante, largamente usata come condimento.
burnus
burnùs s. m. [dall’arabo burnus, attrav. il fr. burnous]. – 1. Ampio e lungo mantello di pesante lana greggia per l’inverno, di tela indigena per l’estate, portato dalle popolazioni arabo-berbere dell’Africa settentr.; è spesso accompagnato...