Poeta comico romano (2º sec. a. C.). Frequentatore dei cenacoli aristocratici che a Roma, nella prima metà del 2º sec., andavano assimilando la cultura greca, fu autore di commedie, nelle quali si allontanò [...] , assenza pressoché assoluta di parti liriche. La sua opera è giunta integralmente fino a noi.
Vita
Nato a Cartagine, probabilmente berbero, fu portato a Roma come schiavo dal senatore Terenzio Lucano, che lo affrancò. Fu legato a famiglie di nobili ...
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CASTELLUM TIDDITANORUM
A. Berthier
Tiddis, già chiamata dagli indigeni Ksantina el-Kdima, "la vecchia Costantina", è una piccola città romana dell'Algeria costruita sull'altipiano che domina a levante [...] simile a quella di Colonia Cirta, sta di guardia alla soglia della piccola Kabila. Era in origine un villaggio berbero, che risale all'epoca neolitica, attestata da qualche dolmen. Le iscrizioni libiche, le stele fenicie, le monete preromane sono ...
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MOḤAND u MOḤAND
Francesco Beguinot
. Poeta popolare cabilo, che negli ultimi decennî del secolo XIX e nei primi anni del XX ha composto una quantità di liriche, che hanno avuto larghissima diffusione [...] dal ritmo del progresso, è decaduta materialmente e moralmente. Il nome M. è forma dialettale di Moḥammed; u significa in berbero "figlio", quindi "M. figlio di M.".
Bibl.: Recueil de poésies kabyles..., a cura di Si Ammar ben Saïd detto Boulifa ...
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Massiccio montagnoso dell'Algeria orientale, nel dipartimento di Costantina, a SE. di Batna (Bāṭnah), formato da varie catene parallele, separate da profonde vallate, e con qualche cima che supera di poco [...] che, pur prescindendo dalle molte leggende formatesi a suo riguardo, rappresentò uno dei maggiori e più tenaci tentativi di opposizione dei Berberi al dominio arabo. Verso la metà del sec. X le genti dell'Aurès diedero man forte alla rivolta ibāḍita ...
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TUAREG
Francesco BEGUINOT
Antonio MORDINI
. Il nome Tuareg (con g dura) diffuso presso di noi per designare le popolazioni berbere del Sahara centrale, non deriva direttamente da queste, ma dal plurale [...] del nord, a partire dal sec. IV d. C. e forse nel III, l'uso del cammello, si sarebbe reso possibile ai Berberi di vivere e di muoversi nelle vaste solitudini del deserto. Vi sarebbe dunque un Sahara precammellino e un Sahara postcammellino; il primo ...
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L'oasi di Augila, che forma un gruppo con quelle di Gialo, dalla quale dista 24 km., e di Gicherra, giace nel retroterra cirenaico a circa 250 km. dalla costa mediterranea (Gran Sirte). Essa fa parte di [...] Sarāḥnah, 350), ez-Zagághna (az-Zaqāqnah, 200). I più antichi sarebbero i due primi. La lingua parlata è un dialetto berbero conservatosi in grazia del grande isolamento dell'oasi; è conosciuto però da tutti anche l'arabo. All'epoca della dominazione ...
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Voce berbera che, premessa al nome dell'antenato eponimo, o a quello di un luogo, o ad un soprannome, serve a formare nomi di tribù o di altri raggruppamenti di popolazione. Così Ait Mhammed, Ait Seghrūshshen, [...] e banū, come plurale di u "figlio"; ma è piuttosto da riconnettere con la voce id, che si trova tuttora nel berbero marocchino, e che significa "gente, popolo": significato da cui si sviluppa naturalmente quello di "discendenti di", "appartenenti a". ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'Europa islamica
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Europa conosce più volte una stabile presenzaislamica. Ai circa [...] il giovane ‘Abd al-Rahman ibn Mu‘àwiya che nel 756 ottiene rifugio e sostegno in Nord Africa dai suoi parenti materni berberi. Con essi e altri legittimisti entra in al-Andalus e sbaraglia le forze del governatore che, in quegli agitati anni, s’è ...
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Lucio Caracciolo
Che cosa è il Medio Oriente? Dove comincia e dove finisce? Domande non retoriche. Nel primo decennio di questo secolo abbiamo assistito infatti al dilatarsi e allo scomporsi di un’area [...] dār al-Islām, il territorio islamico per eccellenza, la casa di tutti i maomettani. Nel quale ritrovavamo il Maghreb arabo-berbero, il Mashreq, il Vicino Oriente e il Medio Oriente classico, centrato sulla Penisola Arabica e sul suo massimo soggetto ...
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al-Mu'tamid, Ibn 'Abbad
al-Mu‛tamid, Ibn ‛Abbad
Ultimo sovrano dei Banu ‛Abbad (Siviglia 1040-Aghmat 1095). I Banu ‛Abbad regnarono su Siviglia fra il 1023 e il 1095, nel periodo della storia di noto [...] tributo le principali taifas, fra cui Siviglia, mentre l’intervento degli Almoravidi, richiesto dallo stesso al-M., condusse all’invasione di al-Andalus (1090) da parte dell’esercito berbero. Fatto prigioniero, al-M. fu condotto in Marocco dove morì. ...
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berbero1
bèrbero1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo al-Barbar, prob. dal gr. βάρβαροι «barbari»]. – 1. Appartenente alle popolazioni dei Bèrberi, autoctone dell’Africa settentr., cioè Marocco, Algeria, Tunisia e Tripolitania (riunite nella...