Ifriqiya
La parte orientale del Maghreb, di popolamento berbero, il cui nome arabo deriva dal latino Africa e che comprendeva un territorio sovrapponibile in gran parte alla Numidia romana, ossia all’od. [...] Tunisia tranne le regioni meridionali desertiche, all’Algeria nordoccidentale e alla Tripolitania. L’estensione dell’I. storica variò tuttavia sensibilmente con le diverse dominazioni che vi si susseguirono ...
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(arabo Ṭàngia) Città del Marocco settentrionale (669.685 ab. nel 2004), capoluogo della prov. di T.-Tétouan (11.570 km2 con 2.586.000 ab. nel 2007). Situata allo sbocco occidentale dello Stretto di Gibilterra, [...] internazionale.
Tra le più antiche città dell’Africa settentrionale, Tingis (gr. Θίγγις) fu sempre centro esclusivamente indigeno (berbero), pur avendovi preso stanza Puni e Gaditani. Dapprima sotto influenza punica, fu in seguito (2° e 1° sec ...
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Tunisi
Capitale della Tunisia. Fondata nel 699 dagli arabi con una funzione di difesa dalle incursioni bizantine dal mare, sul sito di un precedente insediamento berbero nell’entroterra di Cartagine, [...] distrutta nello stesso momento. Dal 13° sec., con gli Almohadi, divenne capitale dell’Ifriqiya, superando in importanza Kairouan. T. fiorì sotto gli Hafsidi (secc. 13°-16°), che l’arricchirono di palazzi ...
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NOUAKCHOTT
Elio Migliorini
. Cittadina dell'Africa Occidentale, in posizione intermedia tra Saint-Louis (a 377 km) e Saint-Étienne, situata in prossimità della costa, a 7 km dal mare. Il nome in berbero [...] significa "luogo ventoso". Mentre finora aveva avuto un'importanza secondaria e fungeva più che altro da luogo di convegno per le popolazioni nomadi, a partire dal luglio 1957 è diventata capoluogo della ...
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Qal‛at Banī Ḥammād Antica città in rovina, a S di Bugìa, in Algeria. Fondata nel 1007 da Ḥammād ibn Bulukhīn quale capitale del regno hammadita, decadde dopo il 1090 quando, sotto la pressione dell’invasione [...] hilāliana, la capitale fu trasportata a Bugìa.
Tra i resti, un insediamento urbano di tipo berbero; nella parte S della città, rovine della grande moschea (13 navate) con alto minareto; in quella N resti del Qaṣr as-Salām («palazzo del Saluto»), e in ...
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(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] ristretta (Marocco). La regione, che non ha mai costituito un’entità politica unitaria, è abitata da popolazioni di stirpe araba e berbera; l’elemento comune e aggregante è l’Islam.
Nel 1989 è stata istituita, al fine di avere un mercato comune, l ...
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Siwa Oasi del deserto libico, situata in territorio egiziano, 300 km a S della costa mediterranea (Sollum), a breve distanza dal confine libico. Nei punti di massima depressione tocca 17 m sotto il livello [...] palme da datteri, olivi, agrumi) e ad alcune strutture turistiche. Centro principale è Siwa. Gli abitanti parlano un dialetto berbero.
Originariamente in zona libica, l’oasi di S. entrò in epoca saitica nell’ambito della cultura egiziana e vi furono ...
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(arabo Dar‛a) Lungo corso d’acqua del Marocco (circa 1200 km), i cui rami sorgentizi, originandosi dall’Alto Atlante, formano un’arteria che taglia l’Anti Atlante. A S di questo s’inaridisce rapidamente, [...] D. sono state scoperte stazioni preistoriche con incisioni rupestri (scene pastorali e di caccia) attribuibili al gruppo libico-berbero, che permettono di determinare gli spostamenti delle antiche tribù berbere ai confini del Marocco e del Sahara. ...
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Romània Denominazione scientifica dell’insieme delle terre in cui si diffuse la lingua latina, e in cui poi si affermarono le lingue romanze. La R. antica coincideva con l’estensione dell’Impero romano [...] compatta ma non del tutto uniforme, a causa delle diversità degli strati e dei sostrati (iberico, celtico e berbero) e dei modi della colonizzazione (soldati, contadini, impiegati; Latini, Italici, Etruschi). Con il decentramento amministrativo (e di ...
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(o Riff) Regione montuosa del Marocco mediterraneo dallo Stretto di Gibilterra alla valle del Moulouya, nettamente delimitata a S dal corridoio Fès-Taza-Oujda. Si tratta di catene arcuate, con la concavità [...] del Marocco e si estende a NE fra il confine algerino e la regione di Gomara. Fra le popolazioni di lingua berbera sono i Benī Iznāsen, i Kebdāna, i Meṭālsa. A ovest di questo primo gruppo i Benī Sa‛īd, i Benī Tūzīn, i Beqqōya ecc. Tutte le società ...
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berbero1
bèrbero1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo al-Barbar, prob. dal gr. βάρβαροι «barbari»]. – 1. Appartenente alle popolazioni dei Bèrberi, autoctone dell’Africa settentr., cioè Marocco, Algeria, Tunisia e Tripolitania (riunite nella...