Yusuf ibn Tashufin
Fondatore della dinastia almoravide (n. 1010 ca.-m. 1106), cugino di Abu Bakr ibn ‛Umar. Berbero di stirpe Sanhaja, conquistò, alla testa di un esercito composto da berberi, africani [...] e mercenari cristiani, il Nord Africa e la Penisola Iberica, spazzando via i re di Taifas andalusi dopo la vittoria contro i cristiani a Zallaqa. Descritto dalla tradizione come sovrano virtuoso ed equanime, ...
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Tunisi
Capitale della Tunisia. Fondata nel 699 dagli arabi con una funzione di difesa dalle incursioni bizantine dal mare, sul sito di un precedente insediamento berbero nell’entroterra di Cartagine, [...] distrutta nello stesso momento. Dal 13° sec., con gli Almohadi, divenne capitale dell’Ifriqiya, superando in importanza Kairouan. T. fiorì sotto gli Hafsidi (secc. 13°-16°), che l’arricchirono di palazzi ...
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al-Kahina
(ar. «la veggente») Appellativo della donna che fu a capo, alla fine del sec. 7°, della rivolta berbera contro l’invasione araba condotta da Hassan Ibn Nu‛man, combattendo la quale sarebbe [...] morta, intorno al 698. Probabilmente di sangue misto berbero e bizantino, al-K. è una figura che combina tratti storici con caratteri leggendari. ...
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Almohadi
G. Ventrone Vassallo
Intorno al primo quarto del sec. 12°, furono chiamate al-muwaḥḥidūn ('i professanti l'Unità di Dio', al-tawḥīd 'l'unicità', il fatto di essere l'unico), da cui A., le popolazioni [...] dal 525 a.E./1130 al 558 a.E./1163 e che è stato definito come la più importante figura del Medioevo berbero, fu di assicurarsi quei territori che da sempre avevano subito le dannose incursioni dei nomadi e, pertanto, si volse alla conquista del ...
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Dinastia musulmana sciita, che dominò su gran parte dell'Africa settentr., dell'Egitto e della Siria, dal sec. 10º al 12º. Sorse in Tunisia per opera di un emissario del movimento ismailita, ‛Ubaidallāh, [...] che si presentò quale Mahdī discendente da Fāṭima e riuscì a fondare il suo potere tra l'elemento arabo-berbero dell'Africa settentrionale. Di qui, nella seconda metà del sec. 10º, la dinastia conquistò l'Egitto e vi si trasferì, lasciando la Tunisia ...
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(o Riff) Regione montuosa del Marocco mediterraneo dallo Stretto di Gibilterra alla valle del Moulouya, nettamente delimitata a S dal corridoio Fès-Taza-Oujda. Si tratta di catene arcuate, con la concavità [...] del Marocco e si estende a NE fra il confine algerino e la regione di Gomara. Fra le popolazioni di lingua berbera sono i Benī Iznāsen, i Kebdāna, i Meṭālsa. A ovest di questo primo gruppo i Benī Sa‛īd, i Benī Tūzīn, i Beqqōya ecc. Tutte le società ...
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al-Mu'tamid, Ibn 'Abbad
al-Mu‛tamid, Ibn ‛Abbad
Ultimo sovrano dei Banu ‛Abbad (Siviglia 1040-Aghmat 1095). I Banu ‛Abbad regnarono su Siviglia fra il 1023 e il 1095, nel periodo della storia di noto [...] tributo le principali taifas, fra cui Siviglia, mentre l’intervento degli Almoravidi, richiesto dallo stesso al-M., condusse all’invasione di al-Andalus (1090) da parte dell’esercito berbero. Fatto prigioniero, al-M. fu condotto in Marocco dove morì. ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] stretti compagni del profeta almohade Ibn Tūmart, lo sceicco berbero Abū Hafs ῾Umar, che ne aveva ricevuto, fra nuovi equilibri politici e sociali.
fonti e bibliografia
R. Brunschvig, La Berbérie orientale sous les Hafsides, I-II, Paris 1940-1947.
Cl. ...
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Mali, impero del
Uno dei maggiori Stati storici dell’Africa occidentale. Fu costituito nel 13° sec. da gruppi di lingua malinke (➔ ), sotto la guida di Sundjata, del clan Keita, il primo mansa («re») [...] , di cui il M. fu un grande fornitore per il mondo mediterraneo nel 14° sec., accentuò i rapporti col mondo arabo-berbero. Fonti arabe narrano dello sfarzoso pellegrinaggio alla Mecca del mansa Musa (1312-32), nella fase di massimo splendore del Mali ...
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(II, p. 451; App. I, p. 86; II, I, p. 128; III, I, p. 64; IV, I, p. 90)
In apertura degli anni Ottanta l'A. è pervenuta a una migliore definizione dei lunghi confini ereditati dal periodo coloniale, firmando [...] (Said Sadi, n. in Cabilia nel 1947), che in Askuti (1983, "Lo Scout") analizza i meccanismi di repressione dell'identità berbera in Algeria.
Bibl.: Poeti e narratori d'Algeria, a cura di R. Dal Sasso, Roma 1962; S. Pantucek, La littérature algérienne ...
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berbero1
bèrbero1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo al-Barbar, prob. dal gr. βάρβαροι «barbari»]. – 1. Appartenente alle popolazioni dei Bèrberi, autoctone dell’Africa settentr., cioè Marocco, Algeria, Tunisia e Tripolitania (riunite nella...