Dinastia musulmana sciita, che dominò su gran parte dell'Africa settentr., dell'Egitto e della Siria, dal sec. 10º al 12º. Sorse in Tunisia per opera di un emissario del movimento ismailita, ‛Ubaidallāh, [...] che si presentò quale Mahdī discendente da Fāṭima e riuscì a fondare il suo potere tra l'elemento arabo-berbero dell'Africa settentrionale. Di qui, nella seconda metà del sec. 10º, la dinastia conquistò l'Egitto e vi si trasferì, lasciando la Tunisia ...
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Poeta comico romano (2º sec. a. C.). Frequentatore dei cenacoli aristocratici che a Roma, nella prima metà del 2º sec., andavano assimilando la cultura greca, fu autore di commedie, nelle quali si allontanò [...] , assenza pressoché assoluta di parti liriche. La sua opera è giunta integralmente fino a noi.
Vita
Nato a Cartagine, probabilmente berbero, fu portato a Roma come schiavo dal senatore Terenzio Lucano, che lo affrancò. Fu legato a famiglie di nobili ...
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al-Mu'tamid, Ibn 'Abbad
al-Mu‛tamid, Ibn ‛Abbad
Ultimo sovrano dei Banu ‛Abbad (Siviglia 1040-Aghmat 1095). I Banu ‛Abbad regnarono su Siviglia fra il 1023 e il 1095, nel periodo della storia di noto [...] tributo le principali taifas, fra cui Siviglia, mentre l’intervento degli Almoravidi, richiesto dallo stesso al-M., condusse all’invasione di al-Andalus (1090) da parte dell’esercito berbero. Fatto prigioniero, al-M. fu condotto in Marocco dove morì. ...
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Milius, John (propr. John Frederick)
Simone Emiliani
Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo statunitense, nato a St. Louis (Missouri) l'11 aprile 1944. Insieme ad altri registi della sua [...] una rappresentazione fortemente esibita della violenza. Con The wind and the lion (1975; Il vento e il leone), in cui un capo berbero (Sean Connery) nel 1904 a Tangeri rapisce a fine di riscatto una donna statunitense e i suoi due figli, M. rivisita ...
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LANCIA (Lanza), Corrado
Patrizia Sardina
Di nobile famiglia, originaria del Piemonte, trasferitasi nell'Italia meridionale al seguito degli Svevi, nacque presumibilmente verso la metà del secolo XIII. [...] , invece, ridimensiona la portata dell'evento e ricorda che, sulla rotta del ritorno, le galee catalane costeggiarono il litorale berbero e compirono "une incursion victorieuse dans les eaux de Ceuta" (p. 201).
Rientrati in Catalogna, il L. e i ...
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COLOSIMO, Gaspare
Giuseppe Masi
Nacque a Colosimi (Cosenza) l'8 apr. 1859 da Pietro Paolo e da Artemisia Colosimo, appartenenti, entrambi, ad una cospicua famiglia della borghesia agraria della provincia [...] e moralmente dai turco-tedeschi, ha il sopravvento; e gli arabi senussiti nel Gebel hanno battuto il partito berbero con noi simpatizzante. I nostri pochi amici dell'interno sono ormai sgomenti e paralizzati e diventeranno ribelli per forza ...
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GUASTALLA, Roberto
Valentina Ciancio
Nacque a Parma il 15 ag. 1855 da Giuseppe, generale dei carabinieri, e da Teresa Frati. Nel 1871 venne ammesso alla Reale Parmense Accademia di belle arti dove si [...] viaggio per Fez, acquistato dal ministero dell'Istruzione pubblica) e due statuette di terracotta dipinta (un giovane berbero e un cavaliere marocchino), giudicati negativamente da Corradi. Nel 1905 presentò ventitré opere, di soggetto orientalista e ...
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MARCHESI, Salvatore
Anna Chiara Fontana
Nacque a Parma il 2 febbr. 1852 da Napoleone, calligrafo, e da Giovanna Quarantelli. L'influente figura dello zio paterno, Luigi, affermato pittore paesaggista, [...] (il M. ne fu eletto presidente nel 1913), teso a promuovere anche immagini di costume (Donna con ventaglio, Donna con scialle, Berbero con lancia, 1890-1910, e Pierrot, 1900-20: Parma, collezione privata, ripr. ibid., pp. 67, 188-193).
Nel 1925 a ...
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GUARNERIO, Pier Enea
Francesco Avolio
Nacque a Milano il 1° luglio 1854. Conseguita la laurea in lettere, scelse l'insegnamento e fu destinato alle scuole medie della Sardegna, dove restò per cinque [...] perduta". Conservarono intatte le velari, anche dinanzi a vocali palatali, le voci latine che troviamo nel Basco […], nel Berbero […], nel celtico insulare […] e i più antichi elementi latini nelle lingue germaniche" (ibid., p. 173).
Il G. non ...
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FALCANDO, Ugo
Glauco Maria Cantarella
Sotto questo nome compaiono nella loro editio princeps, curata da Gervasio di Tournay, pubblicata a Parigi nel 1550, due opere di ambiente siciliano del sec. XII: [...] il ruolo di presiedere il consiglio di reggenza, afferma che, se non fosse stato d'origine "gentile" (Pietro, sembra, era berbero e si chiamava Ahmad) e verosimilmente ancora musulmano, "il Regno di Sicilia avrebbe goduto sotto di lui di molta ...
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berbero1
bèrbero1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo al-Barbar, prob. dal gr. βάρβαροι «barbari»]. – 1. Appartenente alle popolazioni dei Bèrberi, autoctone dell’Africa settentr., cioè Marocco, Algeria, Tunisia e Tripolitania (riunite nella...