Filosofo italiano (Varazze, Savona, 1923 - Chivasso 2020). Prof. di filosofia teoretica (1961-66) nell'univ. di Trieste, poi di filosofia morale (dal 1967, ora prof. emerito) in quella di Torino; è stato [...] del Consiglio esecutivo dell'UNESCO. Socio nazionale dei Lincei dal 1990. Interessato ad alcuni problemi cruciali del pensiero moderno (Bergson, Il profondo e la sua espressione, 1954; La filosofia trascendentale e l'"Opus postumum" di Kant, 1958 ...
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Filosofo statunitense (De Witt, Michigan, 1871 - Los Angeles 1960). Pastore, professore di filosofia (1917) e direttore della scuola di filosofia della South California University (1929-45). Esponente [...] personalist. Tra le sue opere: Personalism and the problem of philosophy (1915), Christ and the dramas of doubt (1917), Bergson and personal realism (1920), The reason in faith (1924), Creative personality (1926), Reflections on the basic ideas of ...
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MARITAIN, Jacques
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 novembre 1882, nipote di J. Favre. Insegnò filosofia in scuole medie a Parigi (1912-14; 1915-16) e dal 1914 all'Institut catholique. È membro [...] ; campione dell'ortodossia cattolica, combatte strenuamente le correnti della filosofia moderna, in particolare quella di H. Bergson.
Tra gli scritti principali del M. ricordiamo: Trois réformateurs: Luther, Descartes, Rousseau (2ª ed., Parigi 1931 ...
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Farges, Albert
Filosofo francese neotomista (Beaulieu-sur-Dordogne, Corrèze, 1848 - ivi 1926). Direttore del seminario di Saint-Sulpice, dell’Istituto cattolico di Parigi e del seminario dell’Istituto [...] alla diffusione del neotomismo. Fu studioso anche dei fenomeni mistici (Les phénomènes mystiques, 1921) e delle filosofie di Cartesio e Bergson. La sua opera più nota è il compendio di Philosophia scholastica (in collab. con D. Barbedette), che ebbe ...
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Parte finita del tempo; determinata per un particolare accadere dalla relazione di simultaneità tra elementi in esso distinti e una serie di fatti successivi gli uni agli altri; che può quindi essere misurata [...] una grandezza proporzionale al tempo, per es., con le distanze angolari percorse da un movimento circolare uniforme. Secondo il Bergson tale durata è solo l'immagine simbolica e convenzionale, sviluppata nello spazio, della durata reale o pura, forma ...
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comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] , come vedremo, è stato un suo aspetto essenziale anche per un altro tipo di riflessione sul comico, quella artistica. Ciò che Bergson mette indirettamente in luce è infatti la capacità del comico di dar vita a un nodo, di legare insieme sentimenti o ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] cui varia tradizione soltanto G. Sorel (che del resto, com'è noto, aveva subito, fra le altre, la forte influenza di Bergson) si risolse, nel 1908, a parlare delle ‟illusioni del progresso"; a parte, dunque, il marxismo, nella cui logica, sia che si ...
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Storico inglese, nato il 12 ottobre 1889, convertitosi al cattolicesimo nel 1913, fra il 1930 e il 1936 insegnante all'università di Exeter, direttore durante la guerra della Dublin Review, dal 1943 accademico [...] inglese.
Cultore di storia della storiografia (Gibbon, in Proceedings British Academy, 1934), aperto a suggestioni filosofico-sociologiche di Bergson e di Maritain, di Sturzo e di Berdyaev, ha offerto l'opera sua a testimonianza polemico-critica dell ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...] non è né giusto né sbagliato, ma dipende dalla scelta degli orologi" (ibid., p. 185).
Neopositivisti e Carnap, Cassirer e Popper, Bergson e Meyerson, Whitehead e Russell, e il problema del tempo e della scienza in Husserl e Heidegger, e l'ansia di ...
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Gentile e la ‘filosofia della libertà’
Renzo Ragghianti
Nel dicembre del 1943 l’editore Vallecchi di Firenze commissionava al giovane Eugenio Garin una Storia della filosofia che potesse «giovare per [...] tra la ricchezza della realtà e l’astrattezza degli schemi concettuali, dalla sintesi a priori di Octave Hamelin, doveva approdare a Henri Bergson e all’opera L’action (1893) di Maurice Blondel, «uno dei libri più forti e più commoventi che abbia la ...
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slancio
slàncio s. m. [der. di slanciare; l’uso fig. è modellato sul fr. élan]. – 1. Atto di slanciarsi, rapido movimento del corpo per balzare in avanti, in alto o in basso: con uno s. saltò sulla moto e partì; con uno s. improvviso il cane...
irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...