Scrittore italiano (Perugia 1882 - Lugano 1982). Partecipe del dibattito culturale del primo Novecento, P. si accostò al pragmatismo, al modernismo cattolico e soprattutto all'idealismo crociano, approdando [...] partecipe del dibattito culturale del primo Novecento, si accostò via via al pragmatismo, al modernismo cattolico, a Bergson e soprattutto all'idealismo crociano, ma anche al socialismo sindacalista (La cultura italiana, con G. Papini, 1906 ...
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In filosofia, nella sua accezione generale, il termine è stato usato per indicare le varie forme che nella storia del pensiero ha assunto la polemica contro la ragione intesa come facoltà che procede per [...] , tra Otto e Novecento, è servito a indicare la filosofia di F.W. Nietzsche, l’intuizionismo di H.-L. Bergson, il pragmatismo, la filosofia dell’azione, l’esistenzialismo e altre forme di reazione all’intellettualismo scientifico e positivistico e al ...
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Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] alla facoltà di diritto, seguendo contemporaneamente corsi alla Scuola di scienze politiche e alla Sorbona, dove fu allievo di H. Bergson. Collaborò a Le Banquet, la rivista fondata (1892) da un gruppo di amici del Condorcet, alla Revue blanche e ad ...
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comicità Attitudine a muovere il riso. Le spiegazioni proposte dai filosofi sulla natura e la genesi della c. possono approssimativamente ridursi a tre: a) per la prima (in cui rientrano già accenni di [...] energia di cui ci si può invece gioiosamente scaricare; c) per la terza, infine, rappresentata essenzialmente da H.-L. Bergson, «comico è quel lato della personalità per cui essa rassomiglia a una cosa, quell’aspetto degli avvenimenti umani che imita ...
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MADINIER, Gabriel
Marco M. Olivetti
Filosofo francese, nato a Lione l'8 luglio 1895, morto ivi il 12 dicembre 1958. Dopo aver insegnato filosofia nei licei (1923-40) e aver ottenuto il dottorato di [...] insegnamento già nelle sue prime due opere di rilievo, Conscience et mouvement. Etude sur la philosophie française de Condillac à Bergson, e Conscience et amour. Essai sur le ''nous'', entrambe del 1938. Al di là dello sforzo biraniano e della sua ...
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verdoniano
agg. Di Carlo Verdone, regista, attore e sceneggiatore.
• Ad arricchire la seduta psicanalitica proposta da «Carlo!» ci sono le testimonianze di attori e attrici, da Margherita Buy a Claudia [...] dicembre 2016, Roma, p. XVI) • Successivamente, il professore Giovanni Spagnoletti, partendo dal concetto di umorismo secondo Henri Bergson e passando per la commedia all’italiana, che «sicuramente lo ha ispirato», notava la particolarità del cinema ...
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OPOCHER, Enrico Giuseppe
Dario Ippolito
OPOCHER, Enrico Giuseppe. – Figlio di Enrico Giovanni (1879-1954), un medico ginecologo assai affermato, e di Ida Cini (1888-1963), nacque a Treviso il 19 febbraio [...] culturale di Opocher e la sua concezione del diritto avevano già assunto una fisionomia consistente. Oltre all’intuizionismo di Bergson e alla filosofia dei valori di matrice neokantiana, su di esse aveva influito in maniera determinante l’incontro ...
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Saggista statunitense (n. presso Roxbury, New York, 1837 - m. nell'Ohio 1921), iniziatore del genere letterario noto nella letteratura americana come "nature essay". Amico di Walt Whitman, pubblicò nel [...] change (1912), The summit of the years (1913), The breath of life (1915), Under the appletrees (1916), riflettono la filosofia di Bergson, in cui B. trovò una conferma alle intuizioni di Whitman. Tutta l'opera sua deve a H. D. Thoreau più di quanto ...
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KEYSERLING, Hermann, conte
Guido Calogero
Pensatore tedesco, nato a Könno (Livonia) il 20 luglio 1880. È uno dei più notevoli rappresentanti della filosofia tedesca non accademica. È direttore della [...] idealistica, in cui convergono elementi kantiani e schellinghiani oltre a più diretti influssi di Dilthey, Simmel, Bergson, Chamberlain, e tende a raggiungere una concezione della vita che possa direttamente attuarsi come saggezza pratica, elevando ...
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Filosofo francese (Bourges 1903 - Parigi 1985); prof. di filosofia morale dapprima all'univ. di Lilla e poi (dal 1952) alla Sorbona. Il suo pensiero, che si muove almeno in parte nell'atmosfera della filosofia [...] , 1956; Le je-ne-sais-quoi et le presque-rien, 1957; Le pardon, 1967). Notevoli anche i suoi studî storici: Bergson (1931), L'Odyssée de la conscience dans la dernière philosophie de Schelling (1933). Ha svolto inoltre attività di critico musicale ...
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slancio
slàncio s. m. [der. di slanciare; l’uso fig. è modellato sul fr. élan]. – 1. Atto di slanciarsi, rapido movimento del corpo per balzare in avanti, in alto o in basso: con uno s. saltò sulla moto e partì; con uno s. improvviso il cane...
irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...