Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] non aveva soldi. Per altri era uno strumento scientifico: A. Kahn, magnate della finanza e allievo di H. Bergson, concepì il primo grande progetto di un istituto universitario di geoantropologia umana basato essenzialmente su documenti filmici: per ...
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Deleuze, Gilles
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1925 e morto ivi, suicida, il 4 novembre 1995. Tra le figure più innovative del pensiero del Novecento, D. ha rappresentato [...] movimento, ossia come realtà in continuo e costitutivo mutamento. A partire da una rilettura di alcune delle tesi di H. Bergson, D. afferma che l'immagine cinematografica non riceve a posteriori la possibilità del movimento, ma la possiede come suo ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] ad avere stabile cittadinanza nei discorsi 'colti'. Vi è infatti un riferimento al c. in L'évolution créatrice di H. Bergson uscito proprio nel 1907, mentre E. De Amicis pubblicò, sempre in quell'anno, un racconto dal titolo Cinematografo cerebrale ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] ad avere stabile cittadinanza nei discorsi 'colti'. Vi è infatti un riferimento al c. in L'évolution créatrice di H. Bergson uscito proprio nel 1907, mentre E. De Amicis pubblicò, sempre in quell'anno, un racconto dal titolo Cinematografo cerebrale ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] efficace e determinante, e le percezioni potevano acquistare senso soltanto nell'esercizio, anche inconsapevole, della memoria. H. Bergson di tutto questo trovò la cifra persuasiva, mentre M. Proust ne lasciò lievitare il significato in un romanzo ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] avere stabile cittadinanza nei discorsi 'colti'. Vi è infatti un riferimento al cinema in Évolution créatrice di Henri Bergson, mentre Edmondo De Amicis pubblicò, sempre in quell'anno, un racconto dal titolo Cinematografo cerebrale, costruito come un ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] con una parte significativa dell'elaborazione filosofica del Novecento, in particolare con la riflessione di Henri-Louis Bergson. Quest'ultima sarebbe stata più tardi riproposta in campo cinematografico da Gilles Deleuze nel suo L'image-temps ...
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slancio
slàncio s. m. [der. di slanciare; l’uso fig. è modellato sul fr. élan]. – 1. Atto di slanciarsi, rapido movimento del corpo per balzare in avanti, in alto o in basso: con uno s. saltò sulla moto e partì; con uno s. improvviso il cane...
irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...