PAPINI, Giovanni
Andrea Aveto
– Nacque a Firenze il 9 gennaio 1881. Figlio di genitori non sposati, venne iscritto nei registri comunali con il cognome Tabarri e trascorse i primi mesi di vita presso [...] , l’altro logico-empirico, entrambi riconducibili, pur nelle sue numerose varianti, al pragmatismo. La disponibilità manifestata, per suggerimento di Bergson, da Félix Alcan a farsi editore di un suo libro costituì l’occasione per un primo viaggio a ...
Leggi Tutto
CARDILE, Enrico
Francesco Del Beccaro
Nacque a Messina il 19 marzo 1884 da Salvatore, impiegato, e da Santa Barbera. Ultimo di sette figli, fece studi tecnici, di ragioneria, sebbene la sua vocazione [...] ed entusiasti la cui concezione dell'arte era fondata su principi non lontani da quelli dei filosofi francesi contemporanei, Bergson e Boutroux. In relazione a questo tirocinio, il C. venne in seguito considerato il fondatore della scuola simbolista ...
Leggi Tutto
CERVESATO, Arnaldo
Nicola Merola
Nato a Torino il 9 sett. 1872 da Carlo e Margherita Frigo, compì regolari studi classici e si laureò in lettere con una tesi su "Gl'intendimenti della satira nel Giorno", [...] se non più importanti sono le edizioni del Saggio sull'ineguaglianza delle razze di Gobineau (Roma 1902), Il riso di Bergson (Bari 1916)e soprattutto I grandi iniziati di Schuré (ibid. 1906), un testo che doveva risultare decisivo e nel quale ...
Leggi Tutto
CA' ZORZI, Giacomo (Giacomo Noventa)
Antonia Arslan Veronese
Nacque il 31 marzo 1898 da Antonio e da Emilia Ceresa a Noventa diPiave (Venezia); dal paese natale prese il più noto dei suoi pseudonimi [...] avvertibili influssi della filosofia tedesca contemporanea. Lesse invece con particolare passione, oltre a Croce, Gentile e Pareto, Blondel e Bergson, e anche Marx. L'amicizia con alcuni antifascisti, fra cui A. Garosci e C. Levi, lo stimolava da un ...
Leggi Tutto
DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] , il D. ne spiega la nascita non tanto sotto "la costellazione proustiana" quanto piuttosto sulla traccia tonale di Bergson e delle Operette morali leopardiane. Il racconto Amedeo, senza "fatti", è composto interamente dalla durata dei ricordi, dalle ...
Leggi Tutto
BEONIO-BROCCHIERI, Vittorio
Arturo Colombo
Nacque a Lodi il 4 maggio 1902. Figlio unico di Augusto e di Carmela Boggiali, compì gli studi al liceo classico della città natale; poi, all'università di [...] legate a popolazioni extra-europee e interpretate con criteri comparatistici, che risalgono fino alla filosofia di I. Kant e di H. Bergson, e alla psicanalisi di S. Freud e di C.G. Jung. È un'ulteriore riprova della "sete di sapere", che con ...
Leggi Tutto
BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] di spavalda infatuazione gentiliana, come consonanza razionale con una tradizione di pensiero liberale, da Croce a Bergson a Ortega, portatrice di valori personalistici.Artisticamente il ripudio del B. coincideva con la scoperta letteraria del ...
Leggi Tutto
PLACIDO, Beniamino
Aldo Claudio Zappalà
PLACIDO, Beniamino. – Terzo di cinque figli (con due sorelle e due fratelli), nacque a Rionero in Vulture, nel Potentino, il 1° febbraio 1929 da Maria Nucci – [...] a: J. Reed, Avventura e rivoluzione: brevi racconti ed altro, Roma 1977; Ch. Bukowski, Factotum, Milano 1979; H.-L. Bergson, Il riso: saggio sul significato del comico, Roma-Bari 1989; A. Pazienza, Andrea Pazienza, a cura di F. Picca, Roma ...
Leggi Tutto
slancio
slàncio s. m. [der. di slanciare; l’uso fig. è modellato sul fr. élan]. – 1. Atto di slanciarsi, rapido movimento del corpo per balzare in avanti, in alto o in basso: con uno s. saltò sulla moto e partì; con uno s. improvviso il cane...
irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...