Guillaume de Grimoard (Grisac, Mende, 1310 circa - Avignone 1370). Benedettino, dopo aver insegnato diritto canonico in diverse università francesi, fu abate di St.-Germain d'Auxerre, poi di S. Vittore [...] ). Cercò subito di suscitare una crociata, ma senza successo; in Italia, volle opporsi alla politica espansionistica di BernabòVisconti, ottenendo infine l'abbandono di Bologna e della Romagna. Convinto che fosse necessario il ritorno del papato a ...
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Scultore lombardo (m. 1397 circa), autore del monumento funebre di Cansignorio della Scala (m. 1375) a Verona, opera composta goticamente, con grande ricerca di fasto e di decoro. In numerose altre sculture [...] (statua equestre di BernabòVisconti, Milano, Museo del Castello; tomba del cardinale Lambertini, nella Rotonda di Brescia; tomba di Stefano e Valentina Visconti in S. Eustorgio a Milano), in cui chiaramente deriva dalla maniera di Giovanni di ...
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Conflitto che oppose la Santa Sede e Firenze collegata ad altre città nel 1375-78. Prende nome dalla denominazione che i cittadini di Firenze, in seguito all’interdetto lanciato contro la città da Gregorio [...] della Chiesa in vista del ritorno della Santa Sede da Avignone a Roma, i Fiorentini si rivoltarono, alleandosi con BernabòVisconti e le città suddite della Chiesa (eccetto Ascoli e Foligno). La guerra, in cui le bande mercenarie pontificie commisero ...
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Famiglia originaria del Reggiano, ebbe potenza in Reggio, a partire dalla metà del sec. 12º, con Guido I. Imparentatosi col papa Innocenzo IV, avendone sposato la sorella, Guido dette avvio al processo [...] i Gonzaga, nuovi signori di Reggio, i quali lo fecero strangolare. Quando nel 1371 la città cadde in mano di BernabòVisconti, Francesco (m. 1372), figlio di Giberto II, si unì agli Estensi per combatterlo. Sconfitto a Rubiera (giugno 1372), fu ...
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Famiglia patrizia milanese. Discende da Nicorolo che nel 1371 ebbe elevato in feudo da BernabòVisconti il proprio possedimento della Somaglia. Per aver preso parte alla ribellione di Gabrino Fondulo, [...] persero il feudo che fu dato agli Arcelli; ma nel 1449 Sanguinolo Cavazzi lo rioccupò con le armi, ottenendo nel 1452 da Francesco Sforza titolo comitale e baronale. Dal fratello di Sanguinolo, Bassano, ...
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Ecclesiastico (m. Viterbo 1369). Di nobile famiglia borgognona, benedettino, divenne abate di Saint-Seine nel 1340, poi di Cluny nel 1351. Caro al papa Innocenzo VI, fu da questo adoperato in importanti [...] del titolo di S. Marcello, prese parte alle negoziazioni tra Francia e Inghilterra in guerra. Tornò poi in Italia nel 1363, ma, per aver stipulato con BernabòVisconti un trattato onerosissimo per la Santa Sede, cadde nuovamente in disgrazia (1368). ...
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Condottiero tedesco oriundo della diocesi di Colonia, vissuto nella seconda metà del 14º sec. (appare per la prima volta al servizio della chiesa nel 1350). Formata una compagnia nel febbraio del 1350, [...] , fu anche detta "della stella". Fu successivamente al servizio del marchese di Monferrato, di BernabòVisconti (sotto Bologna), di Pisa, del cardinale Albornoz, di Galeazzo Visconti. Le ultime sue notizie sono del 1375, quando ritornò in Germania. ...
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Nobile svevo (m. 1363), dapprima al servizio del re Luigi di Ungheria, nel 1353 appare a capo della Grande Compagnia, in sottordine a Fra Moriale, poi capo di essa e tristemente famoso per le devastazioni [...] 1358). Un altro colpo ricevette, a un anno di distanza, al Campo delle Mosche. Passato poi al servizio del marchese di Monferrato, lo tradì per i Visconti. BernabòVisconti lo inviò in Germania, nel 1360, a cercar rinforzi per l'impresa di Bologna. ...
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Ricco mercante pisano (m. Genova 1387); nel 1364, con l'appoggio dei Raspanti, di BernabòVisconti e delle bande di Giovanni Acuto, s'impadronì del potere diventando doge di Pisa. Due anni dopo rese il [...] per le eccessive tassazioni, cercò nel 1368, alla venuta di Carlo IV in Italia, di ottenere il titolo di vicario imperiale; ma nello stesso anno fu defenestrato. Vano riuscì un tentativo, appoggiato da BernabòVisconti, di rientrare a Pisa (1370). ...
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Nome dato al grosso d’argento emesso a Milano al tempo di Galeazzo II e BernabòVisconti (14° sec.), del valore di 18 imperiali o di 1 soldo e 1/2; poi alle monete di pari valore di Gian Galeazzo Visconti [...] conte di Virtù (p. del Conte), a quelle dei suoi successori duchi di Milano e alle monete di 1/4 di grosso coniate a Casale dai Paleologo marchesi di Monferrato (p. del Marchese) ...
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picchione
picchióne (o pegióne) s. m. [di etimo incerto]. – Nome popolare dato ai grossi d’argento emessi a Milano al tempo di Galeazzo II e Bernabò Visconti (seconda metà del sec. 14°), ed esteso poi alle monete dello stesso valore di Gian...