Patriota (Antegnate 1825 - Roma 1849); durante le Cinque giornate di Milano (1848) fu a capo del drappello che conquistò Porta Tosa; quindi organizzò un corpo di bersaglieri con cui combatté nel Trentino [...] e in Lombardia. Durante l'armistizio Salasco riorganizzò il battaglione dei bersaglieri lombardi, con cui resisté eroicamente a Cava, sul Ticino (1849). Dopo Novara, combattè alla difesa di Roma; segnalatosi nella spedizione contro i borbonici, a ...
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Corpo d’armata che riuniva le migliori truppe da montagna dell’Impero austriaco. Era costituito da 4 reggimenti di cacciatori tirolesi, 3 reggimenti di bersaglieri imperiali, 4 reggimenti di fanteria sceltissima. [...] Sul berretto era effigiata la stella alpina ...
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MOLTONI, Edgardo
Fausto Barbagli
– Nacque a Oneglia il 5 giugno 1896 da Vittorio e Linda Fazio.
Volontario in guerra nel corpo dei bersaglieri nel 1915, raggiunse il grado di tenente, passando dopo [...] Caporetto ai reparti di assalto. Successivamente fu in Albania e in Dalmazia e si congedò nel 1920. Insignito col cavalierato di Vittorio Veneto, fu decorato altresì con una medaglia di bronzo al valore, ...
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Medaglia d'oro (n. Roma 1882 - m. presso Monfalcone 1916), eroe della prima guerra mondiale. Sebbene privo di una gamba, si arruolò volontario nei bersaglieri ciclisti e cadde a Monfalcone all'inizio della [...] battaglia per la conquista di Gorizia: morendo, "con esaltazione eroica lanciava al nemico la gruccia" ...
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PRESTINARI, Marcello
Carlo ZAGHI
Generale, nato a Casalino (Vercelli) il 17 aprile 1847; morto sull'altipiano di Asiago il 10 giugno 1916. Capitano dei bersaglieri, fu in Africa la prima volta nel 1887 [...] con la spedizione San Marzano, guadagnandosi una medaglia al valor civile. Rimpatriato, ne aveva subito un'altra al valor militare (1888). Ritornato in Eritrea nel 1894, combatté a Coatit guadagnandosi ...
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CECCHI, Alberto
Nicola Merola
Nacque a Roma l'11 ott. 1895, unico maschio dei cinque figli di Luigi e Anna Moraldi. Il padre, capitano dei bersaglieri, era toscano, mentre la madre apparteneva a una [...] famiglia della buona borghesia romana. Rimasto presto orfano di padre, il C. compì a Roma gli studi classici, che risultarono un punto di riferimento assai importante anche per la sua formazione di scrittore. ...
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ARMENISE, Giovanni
Francesco M. Biscione
Nacque a Bari il 24 maggio 1897 da Giuseppe, facoltoso notaio, e da Adriana Milella. Diplomato ragioniere, fu nazionalista nel 1915 e ufficiale dei bersaglieri [...] nella prima guerra mondiale. Nel dopoguerra intraprese un'intensa attività di importazione - fu concessionario in esclusiva per l'Italia dei prodotti farmaceutici Odol - accumulando fin dai primi anni ...
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Diplomatico e filologo (Villa Castelnuovo, Torino, 1828 - Rapallo 1907). Uomo del Risorgimento italiano, insigne diplomatico e statista, scrittore e poeta, filologo e acuto pensatore, l'opera più importante [...] giurisprudenza all'università di Torino, quando, scoppiata la prima guerra dell'indipendenza, s'iscrisse volontario nella compagnia dei bersaglieri studenti, e combatté a Santa Lucia, a Colmasino, infine a Rivoli, dove fu ferito a un braccio. Tornò ...
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HIDALGO, Stefano
Pompilio Schiarini
Generale italiano, nato a Malaga (Spagna) il 19 settembre 1848, morto a Torino il 24 febbraio 1918. Fino al grado di colonnello, fece parte del corpo dei bersaglieri. [...] Il suo nome è legato al combattimento di Serobeiti (16 giugno 1892), nel quale con una compagnia indigena attaccò e sconfisse una grossa colonna di Dervisci. Più tardi, nell'impresa di Kassala (17 luglio ...
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Nacque a Voghera (Pavia) il 6 genn. 1856 da Carlo e da Teresa Peani. Dotato di bella voce tenorile, abbandonò la carriera militare (era tenente dei bersaglieri) per dedicarsi a quella musicale ed esordì [...] al teatro Dal Verme di Milano ai primi di maggio del 1886 nella Traviata di G. Verdi. Il debutto fu più che mai felice e riscosse pieni consensi dal pubblico e dalla critica. Le eccezionali doti vocali, ...
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bersagliera
bersaglièra s. f. [femm. di bersagliere], scherz. – Donna di modi pronti, decisi e spavaldi. Per la locuz. alla bersagliera, v. bersagliere.
bersaglierismo
s. m. [der. di bersagliere]. – Termine usato talora per definire un comportamento ritenuto tipico dei bersaglieri, caratterizzato cioè da arditezza e generosità non disgiunta da una certa spavalderia.