SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] 1966; D. Cooper, Picasso et le Théâtre, Parigi 1967; D. Milhau, Chagall et le Théâtre, Tolosa 1967; BertoltBrecht in scena. Esposizione presentata da Inter Nationes, Bad Godesberg 1968; F. Casorati, Appunti scenografici, in Casorati. Opere grafiche ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] stava spesso sospeso fra r. narrativo ed effetto di reale, oppure li usava entrambi. Ne è un altro esempio il film di BertoltBrecht e Slatan Th. Dudow Kuhle Wampe oder: wem gehört die Welt? (1932), che alterna il racconto del suicidio di un operaio ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] Hauptmann (Atlantis, 1913, di Blom). Nel dopoguerra Schnitzler e von Hoffmannsthal scrissero diversi film, come in seguito BertoltBrecht, Alfred Doblin, Thomas Mann e Robert Walser.
Nel cinema italiano muto, la sceneggiatura si sviluppò con ritardo ...
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Maccartismo
Guido Fink
Con il termine maccartismo, a volte sostituito dalla locuzione 'caccia alle streghe' per gli evidenti rimandi alla psicosi che qualche secolo prima aveva agitato l'America puritana [...] ', recitò la parte dello sciocco e/o dello smemorato per non citare nessun nome (pp. 55-59), o quella di BertoltBrecht, che non disse nulla ma lo disse in modo da farsi elogiare dagli investigatori, che lo citarono addirittura a esempio (pp ...
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Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] da tre soldi) di Georg Wilhelm Pabst, tratto dall'opera teatrale di BertoltBrecht, una coproduzione franco-tedesca decisamente interessante ‒ osteggiata senza successo dallo stesso Brecht e da Kurt Weill, autore delle musiche, e la cui circolazione ...
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Lang, Fritz (propr. Friedrich Christian Anton)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense nel 1935, nato a Vienna il 5 dicembre 1890 e morto a Los Angeles il [...] ), ambientato nella Cecoslovacchia invasa dai tedeschi, per il quale L. sperimentò una difficile collaborazione con BertoltBrecht; ma anche Ministry of fear (1945; Prigioniero del terrore), inquietante spy story percorsa dalla solita ossessione ...
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Neue Sachlichkeit
Giovanni Spagnoletti
Movimento artistico e cinematografico, la N. S. (Nuova Oggettività) ha caratterizzato la cultura tedesca della seconda metà degli anni Venti, a partire dalla Stabilisierungszeit, [...] di una società svizzera), realizzata da un altrettanto celebre 'collettivo comunista' comprendente, oltre al regista, il drammaturgo BertoltBrecht, il musicista Hanns Eisler e lo scrittore Ernst Ottwalt, Kuhle Wampe è un film interessante e ...
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Aristarco, Guido
Monica Trecca
Teorico, critico e storico del cinema, nato a Mantova il 17 ottobre 1918 e morto a Roma l'11 settembre 1996. Tra i principali esponenti della cultura cinematografica in [...] l'importante punto di riferimento della sua riflessione (György Lukács, Antonio Gramsci di Letteratura e vita nazionale, BertoltBrecht, Sergej M. Ejzenštejn), fece della nozione di realismo uno dei fulcri del suo pensiero, portando avanti negli ...
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Lorre, Peter
Serafino Murri
Nome d'arte di László Löwenstein, attore e regista cinematografico, nato a Rosenberg (od. Ružomberok, Repubblica Slovacca), nella parte ungherese dell'impero austro-ungarico, [...] ottenne un grande successo personale a Berlino, nel 1931, con l'interpretazione di Galy Gay in Mann ist Mann di BertoltBrecht. Lo stesso anno, Lang lo scelse per interpretare il personaggio di Hans Beckert, protagonista del suo primo film sonoro, M ...
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La chinoise
Bill Krohn
(Francia 1967, La cinese, colore, 90m); regia: Jean-Luc Godard; produzione: Productions de la Guéville/Athos/ Parc/Simar/Anouchka; sceneggiatura: Jean-Luc Godard; fotografia: [...] Rivoluzione Culturale degli anni Sessanta. L'altro intellettuale che dà forma con le sue idee all'utopia del film è BertoltBrecht, drammaturgo comunista, teorico e regista teatrale, il cui nome è l'unico a rimanere scritto su una lavagna dopo che ...
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brechtiano
‹breht-› agg. – Relativo allo scrittore e uomo di teatro ted. Bertolt Brecht (1898-1956), con riferimento soprattutto ai temi e ai caratteri della sua ricca produzione teatrale, volta a rappresentare le misere condizioni esistenziali...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...