MONTAGNA, Leonardo
Valerio Sanzotta
MONTAGNA, Leonardo. – Nacque a Verona tra il 22 nov. 1425 e il 21 nov. 1426 da Agostino e da Imperatrice Faella. Il nome gli venne dal padrino di battesimo Bernardo [...] in Letteratura italiana (Einaudi) Gli autori, II, Torino 1991, pp. 1212 s.; C. Bianca, Roma e l’accademia bessarionea, in Bessarione e l’umanesimo. Catalogo della mostra, a cura di G. Fiaccadori, Napoli 1994, p. 123; I. Ammannati Piccolomini, Lettere ...
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. Prima della loro conversione al cristianesimo, gli Armeni adoravano parecchi dei, gli uni di origine iranica, gli altri di origine assira, e finalmente alcuni antichi eroi armeni deificati. Una tradizione [...] Tondini de' Quarenghi, Étude sur le calendrier liturgique de la nation arménienne, Roma 1906 (estratto dal Bessarione). Le correzioni uniati sono state esaminate da G. Avedichian (Awetikhean), Sulle correzioni dei libri ecclesiastici armeni, Venezia ...
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MANOSCRITTO (fr. manuscrit; sp. manuscrito; ted. Handschrift, ingl. manuscript)
Domenico FAVA
Giuseppe GABRIELI
Con questo vocabolo si suole indicare qualunque documento che sia scritto a mano su [...] nel sec. XV anche N. Nìccoli, G. Aurispa, Giovanni Marcanova, Giorgio Valla, Giovanni Pico della Mirandola e il cardinale Bessarione, al quale si deve il primo nucleo che servì a costituire la Marciana di Venezia, composto di oltre 800 manoscritti ...
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CLEMENTE IV, papa
Norbert Kamp
Guy Foucois (Fulcodii, Fulcadi, Fulcaudi, Folcadio, Foucois, Foulques, Foulquoys, Foulquet, Fulcoy, Fulchox, Fouquet, Folqueys, Folquet, Faucault; il soprannome Grossus, [...] J. Guiraud, Paris 1899-1958, ad Indicem; N. Festa, Lettera ined. dell'imperatore Michele VIII Paleologo al pontefice C. IV, in Bessarione, IV (1899-1900), pp. 42-57, 529-532; R. Graham, Letters of cardinal Ottoboni, in English Historical Review, XV ...
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Gli stranieri e la città
Donatella Calabi
Una "patria" ospitale
"Una stantia frequentata da molte genti d'ogni lingua e paese" e forse anche per questo "nobilissima et singolare": nel 1581 Francesco [...] gli editori e gli stampatori che vi avevano aperto bottega, lo aveva segnalato solo due anni prima (1468) il cardinal Bessarione, nel momento in cui fece il celebre lascito dei propri codici alla Serenissima. Se prima dell'apertura dell'officina ...
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ANIMALI
J.P. Roux
Nell'iconologia e nell'iconografia dell'arte medievale gli a. rivestono un'importanza fondamentale, in un repertorio di straordinaria ricchezza cui va ascritta in primo luogo, verosimilmente, [...] testi didattici d'origine ellenistico-romana, sono di particolare interesse quelle contenute nel c.d. codice di Bessarione: a commento dei Cynegetica dello pseudo-Oppiano (Oppiano di Apamea) vi compaiono raffigurazioni di a. domestici, scene ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] schiera di traduttori (Andrea Biglia, Nicolò Tortelli, Giorgio di Trebisonda, Giovanni Argiropulo, Teodoro Gaza, il cardinale Bessarione), mentre a partire dalla fine del secolo anche la Francia cominciò a dare contributi sempre più consistenti ...
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BANDINI, Angelo Maria
Mario Rosa
Nacque a Firenze il 25 sett. 1726 da Anton Francesco e da Dianora Maddalena Carboni. Studiò le discipline letterarie sotto la guida del latinista gesuita Girolamo Lagomarsini. [...] tedesca dell'Ottocento a partire dalla monografia di A. Ellissen (Göttingen 1846). E sempre da materiale laurenziano fornirà notizie sul cardinale Bessarione a S. Borgia (cfr. B. II. 27, XXXII, Borgia al B., Roma 3 febbr. 1776, c. 230 r), sotto il ...
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TATTI, Jacopo (detto il Sansovino, o Sansavino)
Maria Beltramini
Primogenito di Antonio di Jacopo Tatti (o del Tatta) materassaio e di una non meglio nota Monna Francesca, nacque a Firenze e fu battezzato [...] settant’anni esatti dal lascito alla Serenissima della collezione di manoscritti greci e latini del cardinale Giovanni Bessarione, che ne rappresentava la ragione costitutiva (1468), s’intrecciò inevitabilmente con il cantiere della Zecca, correndo ...
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(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] in C. Tondini de' Quarenghi, Étude sur le calendrier liturgique de la nation arménienne, Roma 1906 (estratto da Bessarione).
Il calendario musulmano.
Nelle parti dell'Arabia centrale-occidentale (Mecca e Medina) ove nacque l'islamismo, all'inizio ...
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