FAELLI, Ferruccio
Bruno Cozzi
Nacque a Parma il 5 nov. 1862, da Narciso, medico, e da Carolina Naudin. Laureatosi nella scuola di medicina veterinaria della sua città nel luglio del 1885, fu per un [...] migliore selezione dei capi avviati alla riproduzione, per combattere in via preventiva attraverso l'igiene le epidemie di bestiame tanto diffuse nell'Italia rurale dell'inizio del secolo, e tanto dannose alla produzione economica. Varò programmi di ...
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chiuso
Emilio Pasquini
Questo sostantivo ricorre in un unico luogo ad aprire la splendida similitudine con cui D. presenta la testa / di quella mandra fortunata, cioè la prima schiera di anime dell'Antipurgatorio: [...] atterrando l'occhio e 'l muso... (Pg III 79).
Vale " recinto ", " luogo circondato da una stecconata, dove si custodisce il bestiame ", " spazio cintato o coperto, per tenere raccolto e al riparo il gregge " (v. CHIUSURA); ed è il primo esempio noto ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] , gli ortaggi, la frutta, alle quali vanno aggiunte quelle destinate, come in larga misura i cereali, all’alimentazione del bestiame. L’allevamento è altamente specializzato; si allevano circa 1,6 milioni di bovini (2006), che forniscono 4.627 t di ...
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Città dell’Afghanistan nord-occidentale (349.000 ab. nel 2006), sul fiume Hari, a 920 m s.l.m., capoluogo della prov. omonima (61.315 km2, 1.578.200 ab. nel 2006). Al centro di una fertile pianura, è circondata [...] mercato lungo la via fra l’India e la Mesopotamia; oggi ha funzioni di mercato regionale di prodotti agricoli e di bestiame ed è sede di industrie alimentari e di tappeti. Ma la sua importanza è legata alla posizione strategica, in prossimità del ...
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Pittore e scultore italiano (Settimo di Cascina, Pisa, 1864 - Firenze 1922), scolaro di E. Pollastrini, esordì con la pittura storica (Carlo Emanuele I, 1869). S'accostò in seguito ai macchiaioli con Angelus, [...] ecc. Più tardi seguì correnti diverse. Anche suo fratello Luigi (San Frediano a Settimo 1854 - Firenze 1947) si dedicò alla pittura e alla grafica con un più deciso approccio naturalista (Mercato di bestiame, Milano, Civica galleria d'arte moderna). ...
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NOMADISMO (dal gr. νομάς "che pasce greggi")
Renato Biasutti
Designazione comune per i popoli che mutano spesso il luogo della loro dimora. Originariamente, nomadi si dicevano i pastori, che si spostavano [...] , alcune coltivazioni di cereali che vengono abbandonate fra la mietitura e la nuova semina, quando i gruppi al completo seguono il bestiame al pascolo: le sedi stabili mancano del tutto e l'abitazione è sempre la tenda (Cirenaica). Ma più spesso la ...
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KAREN
Renato Biasutti
. Popolazione montanara della Birmania meridionale e dei distretti adiacenti del Siam sino all'istmo di Cra, affini per la lingua ai Siamesi, rappresentanti probabilmente della [...] cristianesimo introdotto dalle missioni americane ha fatto fra essi molti proseliti) hanno cultura piuttosto bassa (assenza di bestiame e della tessitura, agricoltura alla zappa). Arma preferita è la balestra: presso una delle tribù settentrionali, i ...
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Paese della provincia di Torino, situato in ridente posizione, a 704 m. s. m. Capolinea della ferrovia elettrica Torino-Lanzo-Ceres (la stazione è più in basso dell'abitato, a 663 m.), è divenuto un importante [...] con belle ville e numerosi alberghi. Il suo comune (32,68 kmq.) conta 1954 abitanti, dei quali 454 vivono nel capoluogo. La popolazione si dedica specialmente all'allevamento del bestiame, alla lavorazione del legname e all'industria dei forestieri. ...
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Scienza indiana: periodo classico. Agricoltura e botanica
Rahul Peter Das
Gyula Wojtilla
Agricoltura e botanica
Agricoltura
di Rahul Peter Das, Gyula Wojtilla
Nell'India classica si distingueva l'agricoltura [...] li nutrivano con cereali, soprattutto orzo; divinità come Indra e Pūṣan simboleggiavano il mandriano ideale, che nutre d'erba il bestiame e lo protegge; per difenderlo dai ladri e dagli animali carnivori, di notte veniva chiuso in appositi recinti in ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: mondo greco e romano
Antony C. King
Barbara Belelli Belelli Marchesini
Armando Cherici
Aspetti generali
di Antony C. King
Nella Grecia classica era [...] La carne era consumata di frequente, quando non costituiva addirittura la componente principale della dieta; questo implica che il bestiame fosse messo al pascolo in radure a esso dedicate o che i campi arabili venissero destinati, a rotazione, a ...
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bestiame
s. m. [der. di bestia]. – L’insieme degli animali domestici utili all’agricoltura, e più propriamente degli animali che servono alla lavorazione del fondo rustico, traggono dai suoi prodotti gli alimenti e ad esso forniscono i necessarî...
soccida
sòccida (ant. sòccita) s. f. [lat. sociĕtas «società» (nella variante pop. sòcietas)]. – Contratto diretto a costituire un’impresa agricola di natura associativa, nella quale si attua una collaborazione economica tra colui che dispone...