Poetessa e mistica indiana (sec. 15º-16º). Dopo la morte del marito, giovane principe di Chitor (Rājasthān), si dedicò interamente all'esperienza della corrente mistico devozionale della bhaktì. M., che [...] fu una delle principali interpreti del misticismo krishnaita, compose, oltre a numerose liriche dedicate a celebrare il suo amore appassionato per lo sposo divino, il dio Kṛṣṇa, anche un commentario al ...
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Riformatore indiano (n. 1479 - m. 1531), fondatore di una nuova setta visnuitica; autore di trattati e opere di carattere filosofico-religioso. La sua dottrina, fondata sull'antico Vedānta, porta il nome [...] di "monismo puro" (śuddhādvaitamata) e, a differenza di tanti altri sistemi indiani, tiene in nessun conto le pratiche ascetiche. Esalta invece il culto e l'amore (bhakti) per Kṛṣṇa e per la divina amante di lui, Rādhā. ...
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nanda Filosofo indiano (1400 circa - 1470), discepolo di Rāmānuja (v.). Fondò il bhaktimārga, ovvero una corrente religiosa monistica che teorizzava la realizzazione della salvezza attraverso la "via della [...] i suoi attributi su un piano conoscibile, offre all'uomo la possibilità di un approccio spontaneo; l'amore mistico (bhakti) diviene dunque strumento di conoscenza, che si traduce, sul piano sociale, nel riconoscimento della vanità delle barriere di ...
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Filosofo dell'India meridionale (n. 1050 circa - m. 1137 circa). Fondò la scuola del cosiddetto monismo differenziato (viśiṣṭa-advaita), secondo cui, contrariamente a quanto insegna l'antico Vedānta, realtà [...] reincarnazioni viene superato da un atto di liberazione di cui può essere strumento l'amore mistico per la divinità (bhakti). Alle dottrine di R. si connettono quelle della setta religiosa Rāmānandi, che dalle province meridionali dell’India furono ...
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