Comico dell'arte (2a metà sec. 17º), fu eccellente Dottore. Si distinse nell'improvvisazione più che nella commedia scritta; nel 1676 entrò al servizio del duca di Modena. Fu probabilmente suo figlio Pietro [...] (Brescia 1674 - Parigi 1732) che recitò in Francia e in provincia, e fu poi scritturato (1710) da P. F. Biancolelli nei teatri di Saint-Germain. Fu poi ancora con G. B. Costantini (1712-14) e nella compagnia del Reggente (1720) in un repertorio ...
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Genere di spettacolo misto di musica, danza e prosa, legato da un sottile filo conduttore che offre il pretesto per una serie di quadri o scenette, d’intonazione comica o ironica, ispirati all’attualità.
La [...] parola revue (da cui l’italiano rivista) compare per la prima volta nel 1728 in un lavoro di P.F. Biancolelli e G.A. Romagnesi; già agli inizi del 18° sec. si rappresentavano a Parigi nelle baracche delle Foires revues de fin d’année, in cui venivano ...
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GHERARDI, Evaristo
Giovanna Checchi
Nato a Prato l'11 nov. 1663 da Giovanni e Leonarda Galli, entrambi attori, verso il 1683 si trasferì a Parigi. Qui iniziò a recitare soltanto a ventisei anni, dopo [...] sparando una pistolettata, per derubarlo della borsa; in Les féesou Le conte de ma mère l'oye, di Dufresny e Biancolelli, Arlecchino trasformava la scena in un magnifico palazzo mutando una pendola in ninfa, una chiocciola in pastore, una farfalla in ...
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COSTANTINI, Angelo, detto Mezzettino (Mezétin)
Giovanna Romei
Figlio di Costantino e Domenica comici, fratello maggiore di Giovanni Battista, nacque a Verona probabilmente nel 1654.
Iniziò la sua carriera [...] 1678, insieme col C., per un anno nella compagnia dell'abate Vincenzo Grimani.
Dopo il 1682, o più tardi, dopo la morte del Biancolelli (1688), seguì il marito a Parigi ma il suo non fu un debutto felice: il pubblico la trovò "point jolie" ed Auretta ...
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CARRESIO, Lodovico
Claudio Mutini
Nacque a Padova nel 1463, probabilmente da famiglia di umilissime condizioni. Conseguita la laurea in filosofia e in medicina, riuscì a guadagnarsi presto una notevole [...] nelle arti insieme ad Aurelio Bonetti e a Girolamo Accorambono. In data imprecisabile seguì a Venezia i corsi di Domenico Biancolelli, medico e logico faentino amico di Pico della Mirandola e in rapporti con la corte fiorentina di Lorenzo de' Medici ...
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GHERARDI, Giovanni
Cristina Reggioli
Nacque a Spoleto (nonostante molti studiosi del teatro italiano lo dichiarino nato a Prato) nella prima metà del Seicento.
Sposò, non sappiamo quando, Leonarda Galli, [...] spacciava per fiorentino e professore di lingua italiana).
Nel 1680, insieme con T. Fiorillo, A. Zanotti, A. Lolli, G.D. Biancolelli, G. Cei, M. Romagnesi, firmò l'accordo con la compagnia di attori francesi con la quale dovevano alternarsi nell'uso ...
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PAGHETTI, Giovanni Battista
Alberto Manzi
Comico, fiorito nella seconda metà del Seicento, noto sotto la maschera del Dottore. Si distinse in special modo negli "improvvisi" e fu diligente nella commedia [...] recò in Francia e restò in provincia come "generico" facendosi presto notare, cosicché nel 1710 fu scritturato da Pier Francesco Biancolelli, figlio di "Dominique" (v.), che recitava nei teatri della fiera di San Germano. Dal 1712 al 1714 sostenne la ...
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BIANCHI, Brigida
Ada Zapperi
Nacque a Venezia nel 1613 da Giuseppe, il rinomato capitan Spezzaferro. Scarse e frammentarie le notizie sulla sua vita: iniziò a recitare nella compagnia patema, con il [...] a Parigi negli anni dal 1644 al 1646. Ritornò in Francia nel 1653 per costituire insieme con Tiberio Fiorilli e Dominique Biancolelli una compagnia stabile al Petit-Bourbon. Alla fine di giugno del 1659 partì alla volta dell'Italia, ma rientrò subito ...
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Famiglia di attori dei secc. 17º e 18º. Costantino (n. Verona 1634 circa) era nel 1668 nella compagnia del duca di Modena e vi recitava con il nome di Gradellino; con lui sua moglie Domenica nelle parti [...] in Italia come Arlecchino; chiamato a Parigi, inventò un nuovo tipo, quello di Mezzettino, che ebbe gran successo; morto Domenico Biancolelli, lo sostituì nel 1688 con l'abito e la maschera di Arlecchino, conservando però il nome di Mezzettino, ormai ...
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. Famiglia di comici italiani. Il capostipite, Costantino, fu accolto, nel 1668, nella compagnia al servizio del duca di Mantova, nella quale tornò poi nel 1675, e vi recitò insieme alla Fiala (Flaminia) [...] accoglienze nel Conte Costantin, nel quale cantò una canzonetta diventata poi celebre, L'usignolo. Dopo la morte del Biancolelli, gli succedette; ma appena giunse dall'Italia ad assumere il ruolo il Gherardi, preferì tornare Mezzettino; e come ...
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