Riparo, costituito per lo più da una piantagione lineare (stretta, fitta e lunga), usato come ornamento di strade, viali e aiuole, come limite e recinzione di campi, orti e giardini, come protezione dei [...] coltivati e come difesa di speciali colture dal vento. S. vive Le s. di piante arbustive (biancospino, marruca, robinia alaterno, ligustro, bosso, lauroceraso). ...
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Albero (Pyrus communis), della famiglia Rosacee Pomoidee, coltivato per il suo frutto (pera; v. tabb. a, b, c). È un albero alto fino a 12 m, con foglie ovate alternate, provvisto di rami specializzati [...] sul franco (pianta ottenuta da seme del pero coltivato), sul cotogno (per piante di medio e piccolo sviluppo), di rado sul biancospino (per i terreni aridi, calcarei). Si alleva a vaso, piramide, fuso, colonna, palmette, cordoni. Il p. è colpito da ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Europa preistorica e protostorica
Lanfredo Castelletti
L'agricoltura non è un fenomeno autoctono in Europa. Già sul finire dell'Ottocento e agli inizi [...] piante che potevano essere usate per l'alimentazione umana, come pere e mele selvatiche, nocciole, prugnoli, bacche di biancospino, ecc. In Danimarca, a Stengade, nel Neolitico, intorno al IVIII millennio a.C., erano arrivati il frumento comune ...
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biancospino
s. m. [comp. di bianco1 e spino2, calco del lat. volg. *albispinus (da cui anche il fr. aubépine), lat. class. alba spina]. – Pianta della famiglia rosacee, appartenente al genere Crataegus (v. cratego): è un arbusto a rami spinosi,...
anisico1
anìṡico1 agg. [der. del lat. anīsum «anice»] (pl. m. -ci). – Acido a.: composto organico, derivato dell’acido metossibenzoico, componente di alcuni olî essenziali (d’anice, di finocchio, di vaniglia, ecc.), dotato di proprietà antisettiche,...