GALLI BIBIENA
Anna Coccioli Matroviti
Famiglia di architetti e scenografi, pittori e quadraturisti originari di Bibbiena nel Casentino, attivi anche in ambito europeo tra il XVII e il XVIII secolo. [...] questa celebre dinastia di artisti.
Ad aprire la secolare vicenda artistica della famiglia fu Giovanni Maria il Vecchio, nato a Bibbiena intorno al 1618-19.
Nel 1628 si recò a Bologna presso lo zio don Bartolomeo, cappellano dell'ospedale di S ...
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CORDOVANI, Felice (in religione Mariano)
Giuseppe Ignesti
Nacque il 25 febbr. 1883 a Serravalle di Bibbiena nel Casentino, fra Camaldoli e La Verna, da Celestino e Petra Bartolini.
Primogenito di numerosa [...] di governo, il C. decise di entrare nell'Ordine domenicano e, dopo due anni di intensi studi, nello stesso convento di Bibbiena fu accolto come novizio con il nome di Mariano.
Ammesso alla professione semplice, nell'agosto 1901 si trasferì a Roma per ...
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Famosa e numerosa famiglia bolognese di architetti e decoratori teatrali di cognome Galli. L'aggiunto "Bibbiena", poi "Bibiena", designa la loro provenienza dal Casentino.
Giovanni Maria, da Bibbiena, [...] operoso sin verso il 1665, dipinse figure e paesaggi sul fare dell'Albani, nella cui bottega si trovava circa il 1642. Ebbe tra altri figli una femmina, Maria Oriana (1665-1749), mediocrissima pittrice, ...
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BRAMI, Luigi
Claudio Mutini
Nacque nel 1752 da Giuseppe in Santa Sofia (Forlì), che ben presto abbandonò per recarsi a Bibbiena. Qui intraprese gli studi - sembra sotto la guida di modesti insegnanti, [...] ché la famiglia versava in condizioni economiche disagiate - portandoli sino all'apprendimento della retorica. All'età di sedici anni si trasferì a Città di Castello per continuare gli studi, terminati ...
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GONTARD, Karl von
Fritz Baumgart
Architetto, nato il 13 gennaio 1731 a Mannheim, morto il 23 settembre 1791 a Breslavia. Dapprima subì l'influenza di Carlo Bibbiena, poi studiò (1750-52) a Parigi dal [...] Blondel, appropriandosene le tendenze classicheggianti. Nel 1754 era in Italia. Fino al 1763 lavorò per il margravio Federico a Bayreuth, e passò, dopo la morte di questo, in servizio di Federico il Grande. ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] nome di Michele Leonzi, o Lontri, e spiegando il soprannome con la piccola barca che lo avrebbe portato giovanetto da Bibbiena a Firenze: ma i documenti illustrati da V. Rossi collocano con esattezza le origini del poeta presso una modesta famiglia ...
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Riformatore (Firenze 1508 - Roma 1567). Figlio di un alto funzionario di casa Medici, avviato alla carriera ecclesiastica, si recò giovanissimo a Roma, accolto in casa dello zio materno, il card. Bibbiena. [...] E il card. Giulio de' Medici, che ne aveva grande stima, quando fu eletto pontefice (Clemente VII, 1523) lo chiamò in curia e gli affidò importanti incarichi. Ma alla morte del pontefice (1534), C. abbandonò ...
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Corso d’acqua a carattere torrentizio della Toscana orientale (20 km); nasce presso Badia Prataglia dalla catena dorsale appenninica ed è il più importante affluente casentinese dell’Arno (in cui si getta [...] presso Bibbiena). ...
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Nacque, di famiglia fiorentina, a Lamporecchio nel 1497 o '98 e visse i primi vent'anni nel Casentino e a Firenze. Fu protetto dal cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena suo parente, il quale lo mise al [...] servizio del proprio nipote, Angelo Dovizi, protonotario apostolico. Allontanatosi da questo, il Berni passò segretario di Matteo Giberti, vescovo di Verona e datario di Clemente VII, col quale si trovò ...
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LEONE X papa
Giovanni Battista PICOTTI
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e di Clarice Orsini.
Ebbe a tre anni maestro Agnolo Poliziano, ma [...] maggior parte di queste imprese mancarono mezzi e continuità d'azione. Ebbe consigliere, per lungo tempo quasi onnipotente, il Bibbiena, segretarî il Bembo, il Sadoleto, il Colocci, dei quali il primo pubblicò poi, rifacendole, le epistole scritte in ...
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accasare
v. tr. [der. di casa]. – 1. Far sposare un figlio o una figlia: ha accasato bene le sue due figlie. 2. rifl. a. Metter su casa, prendere domicilio in un luogo: tolse moglie e s’accasò in Bibbiena (Berni); un collega ... lo invita...
commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...